Distribuzione non autorizzata: una sentenza si oppone alla RIAA

Distribuzione non autorizzata: una sentenza si oppone alla RIAA

La decisione di un giudice americano: salvare brani e video nella cartella condivisa non rappresenta una violazione del Digital Millennium Copyright Act

di pubblicata il , alle 15:54 nel canale Software
 
25 Commenti
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Yoio01 Maggio 2008, 01:22 #11
Il filesharing non mi dice molto, ma sono convinto che se vendessero il paccone da due o tre CD o Videogiochi (comprensivo di sconto comitiva) sarei lì a far la fila per fare a metà coi miei amici e prenderci tutti il nostro bel originale... Spendere per dire 14€ in due e avere due CD anzichè uno (7€ a testa) è meglio che uno solo ne spenda 10€ (che tanto poi non spende), voglio dire ci guadagna sia chi compra che chi vende (avrà si e no 1€ in più di costi di produzione), ma no! Tu non puoi nemmeno prestare il CD/DVD comprato... va bene far soldi, ma questo atteggiamento è schifosamente lucrativo.

E poi chi si permette di andare a guardare cosa metto io nella mia cartella condivisa?? Tra un po' ci verranno a dire che il volume delle casse troppo alte è violazione del copyright perchè gli altri che non hanno comprato sentono?? Quando uno legge un libro in pubblico stà violando la legge perchè Jerry Potter lo devi pagà per leggerlo...

Dovremmo istituire una sorta di Biblioteca della musica, del cinema e dei videogames, perchè queste ormai sono entrate a far parte del background culturale della gente ed è giusto che la cultura sia di tutti
floc01 Maggio 2008, 12:46 #12
le stesse polemiche... ancora non hanno capito che devono mettere tasse sulla connettivita' e ci guadagnerebbero uguale. No loro devono esagerare... Devono mantenere vivo un sistema ormai obsoleto... Fatti loro, qdo si stuferanno di prendere scoppole scenderanno a patti
dragotic02 Maggio 2008, 00:54 #13
Ma si, facciamo tutte bibioteche.....ma non solo dei film e dei videogiochi e della musica, ma anche del pane, del latte, delle bistecche, dei pantaloni, delle scarpe, delle moto....

Tutto gratis per tutti.....

Ma riuscite a realizzare che son tutte imprese con gente che lavora??Vi sembra giusto che chi produce scooter ha diritto a guadagnare e chi produce un album musicale no, perchè fa parte della cultura ???

Denun02 Maggio 2008, 03:25 #14
dragotic e' vero, ma e' anche vero che ultimamente si sta dando la caccia alla streghe.

giustamente se io acquisto un qualche cosa, devo averlo in licenza d'uso come voglio e non solo come dicono loro. Se io compro un pezzo di pane avro il diritto di sbriciolarlo tutto e portarlo in giro come pan grattato? allora se io compro un cd avro il sacrosanto diritto di sentirmelo con i mezzi piu' adeguati? ...o visto che ho comprato 300 dischi in vinile e non esiste piu' il mangiadischi portabile dovro' ricomperarli di nuovo per sentirmeli con l'mp3 portatile? I DIRITTI SON GIA STATI PAGATI!!!

Condividere, anche qui c'e' condivisione e condivisione.
Se e' a scopo di lucro, ok tutti d'accordo (lucro e' anche sharing in cambio di altro materiale).
Ma se compro un film avro' il diritto di farlo vedere anche a mia moglie o no? che faccio me lo vedo da solo?
Ora se mia moglie e' lontana o vicina penso che veramente poco conti, le tecnologie cambiano, i tempi cambiano, anche un mio amico quando e' fuori per lavoro si vede un film (lo stesso) con i figli in sharing, e' un modo per stargli vicino. vuoi arrestare anche lui?

Il costo.
sempre quello poi viene fuori, e' vero che ci sono industrie, persone e bla bla bla.
Ma la verita' e' che il tecnico piglia 2 lire, l'attoronto prende migliardi, il produttore incalcolabili.
Allora sappiamo benissimo che un DVD da 20 Euro potrebbe costare realmente 9 Euro e l'industria camperebbe lo stesso.
Ci guadagnerebbe un pochino di meno il produttore e l'attore ma non e' che vanno a remissione, questo e' come le assicurazione delle auto, proprio perche si fan forza delle leggi tutelatrici che non si preoccupano di abbassare i prezzi. ....altrimenti, potrebbe essere, che la pirateria sarebbe anche meno diffusa.
alexione02 Maggio 2008, 10:08 #15

P2P

ma che state a di, se acquisto un cd musicale , e voglio dico voglio,condividerlo in un qualunque programma destinato al P2P, che cazzo di Copyright avrei violato ???
alexione02 Maggio 2008, 10:12 #16

P2P

ma che state a di,se acquisto un cd musicale , e voglio dico voglio,condividerlo in un qualunque programma destinato al P2P, che cazzo di Copyright avrei violato ???
xcdegasp02 Maggio 2008, 11:06 #17
l'esempio delle torta è ottimo, perchè il commesso che te l'ha venduta sotto marchio P&P appartenente al "Industrie Pasticcerie Internazionali Associate" ti ha messo l'obbligo che la puoi consumare solamente tu acquirente, non la puoi regalare e non puoi ricavarne la ricetta d'origine ma men che meno modificarla senza il consenso del produttore e del pasticeccere che l'ha guarnita.

arrivi a casa e coem detto, l'appoggi sul davanzale..
manca una fetta e scatta la denuncia eseguita da terzi contro questo acquirente sul presupposto che non sia stato lui a consumare effettivamente la fetta mancante ma un qualsiasi passante perchè la torta non era adeguamente protetta.

Il giudice in tribunale da ragione all'acquirente inquanto non è dimostrabile che la fetta mancante dalla torta acquistata sia stata prelevata da terzi si sa' solo che la torta era sul davanzale.

C'è da aggiungere che "Industrie Pasticcerie Internazionali Associate" sono riuscite a ottenere una tassazione su, zucchero, farina, uova, lievito, panna, latte, burro/olio/margarina, colla di pesce, coloranti, vanillina, rhum, con dicitura "equo compenso"..
visto che tali ingredienti consentirebbero di riprodurre la torta legalmente acquistata si impone un risarcimento per i mancanti introiti.
Yoio02 Maggio 2008, 18:53 #18
Infatti adesso da quando esistono le biblioteche pubbliche tutti gli scrittori e gli editori sono poveri e muoiono di fame... Casomai vuol dire che la politica di Sharing applicata alla cultura, così come ad altri ambiti, abbassa il consumismo e migliora la vita di tutti.
Se un mio libro finisce in biblioteca finisse in biblioteca e perciò ne vendo 200 anzichè 300, ma lo leggono 600 (che poi spargono la voce, se gli piace), sono contento lo stesso. Idem con patate per giochi, musica etc. Cosa c'entri poi il pane e la pasta non lo so visto che quello non lo puoi mica restituire...

Per inciso sono anche per il car sharing quindi che siano scooter o album non cambia per me...
+Benito+02 Maggio 2008, 23:05 #19
dragotic, c'è un errore nel tuo ragionamento: il mondo della musica e del cinema è un mondo estremamente ricco che si scontra con un mondo abbastanza povero che però lo sostiene. Il problema degli artisti non sono gli acquirenti, perchè dare addosso a chi ti da da mangiare è demenziale, ma il sistema stesso della musica che è fatto con il fondoschiena. Che motivo hanno di esistere le case discografiche che fanno il bello e il cattivo tempo e danno miliardi ad un nero che fa "yo yo" (non me ne vogliano i neri che fanno yo yo, mi fanno cagare e non li reputo artisti ma pezzenti, ma evidentemente c'è chi non la pensa come me) e nemmeno una lira a chi magari si fa il culo mesi e mesi per fare un album inventando testi e musiche di rara bellezza. Che non scarichino la responsabilità della lobby nel loro ambiente sulle necessità sussistenziali di chi gli da da mangiare. Ci sono colpe, come dicevo, anche da parte nostra; bene, un approccio serio al problema prevederebbe innanzi tutto piena libertà di girarsi la musica come si vuole a uno che ti compra il cd, invece non potresti nemmeno fartene quante copie vuoi per te e addirittura si inventano dei metodi anti copia (vale per tanti generi, non solo musicale, su supporto digitale). Fatto questo, definire una soglia, per esempio un rapporto brani acquistati/brani scaricati tale per cui se io ho un budget di 100€ l'anno per la musica, se mi prendono che ho 70 discografie complete e zero pagate allora è giusto che un minimo di multa me la diano, ma diversamente se ho già speso i miei 100€, non faccio danno a nessuno scaricando dei brani perchè tanto non li avrei comprati comunque. Anche le multe devono essere sensate: gli artisti, soprattutto quelli famosi, guadagnano grazie, appunto, alla fama; se di colpo bloccassimo il p2p, la loro fama si dimezzerebbe con conseguente dimezzamento dell'interesse nei loro confronti e quindi dei dindi che gli girano attorno. Vogliamo far finta che tutto il mercato dei telefoni multimediali, lettori mp3 audio e video non sia in alcun modo influenzato dall'eventuale stangata sul p2p? Facciamo pure finta che sia così ma tutti sappiamo che semplicemente quel mercato fallirebbe.
Hai presente di che boom di richiesta ha causato la necessità di spazio di memorizzazione al mercato delle memorie solide? Anche questi sarebbero contenti della "chiusura" del p2p.

Tornando al discorso multe: partiamo con il presupposto che una sanzione in €/brano non è applicabile per buonsenso. Un buon metodo sarebbe quello di applicare una sanzione a scaglioni, per esempio 10€ fino a 50 brani, 50€ fino a 500 brani, 100€ fino a 1000 brani, e quei soldi, che ripeto sono già di più di quanto avresti comunque speso, DEVONO ANDARE DIRETTAMENTE AGLI ARTISTI CHE HAI SCARICATO se no non ha senso. Stangare 1€ a brano che si scarica 20 album significa supporre che chi ha fatto quegli album ha avuto un danno pari ad una vendita completa e totale della sua produzione, che è uno scenario assurdo e presuntuoso.
Therinai03 Maggio 2008, 00:25 #20
a prescindere dalle leggi in vigore e dalle loro interpretazioni, a prescindere da i nostri personali pareri sulla questione p2p/copyright: se compri qualcosa per uso personale per quale motivo devi condividerla??? L'esempio della torta è proprio lampante: compri una torta che per legge puoi mangiare solo tu e dove la metti? Sul davanzale? E ma allora sei mezzo scemo per la tua metà migliore Con tutte le cartelle che hai nel pc questi benedetti files protetti da copyright te li devi proprio mettere nella cartella condivisa del programma p2p?
Come se presti la macchina ad un tuo amico che ti ha chiesto un favore e poi scopri che la macchina non la usa lui perchè là prestata a qualcun'altro

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