Future Decoded: cloud e big data quale chiave per la crescita in Italia

Future Decoded: cloud e big data quale chiave per la crescita in Italia

Il cloud è al centro dell'offerta Microsoft per gli sviluppatori, chiamati ad aiutare le aziende a sostenere lo sviluppo grazie a servizi sempre più intelligenti e a un utilizzo attento dei big data

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Software
MicrosoftAzure
 

Il cloud è al centro dell'offerta Microsoft per le aziende, e l'edizione 2016 di Future Decoded non ha che confermato questa direzione intrapresa ormai da tempo dall'azienda americana. La capacità cloud di Microsoft continua ad espandersi, grazie anche ad un investimento complessivo di oltre 3 miliardi di dollari fatto per potenziare ed espandere i propri datacenter in Europa.

In totale sono circa 100 i datacenter, in 40 paesi, che Microsoft offre attraverso i propri servizi Azure a testimoniare come il cloud sia una importante opportunità di business per l'azienda ma anche una via preferenziale attraverso la quale e varie attività commerciali e di business presenti nel mondo possono svilupparsi e crescere. Il cloud, nelle intenzioni di Microsoft, deve possedere due requisiti: essere intelligente e permettere l'inclusione.

L'intelligenza si manifesta nella disponibilità di servizi di tipo cognitivo, con i quali i tradizionali tool vengono integrati dalla capacità di sentire, parlare, comprendere e cogliere le esigenze utilizzando modalità di linguaggio naturale. In quest'ottica di notevole interesse si sono rivelate alcune modalità di utilizzo del framework di bot, attraverso il quale gli sviluppatori offrono agli utenti la possibilità di comunicare all'interno della App con un linguaggio naturale di fatto interagendo in modo intelligente con la componente software.

La componente inclusiva dell'approccio cloud di Microsoft punta invece sul rendere disponibili a tutti i servizi cloud a prescindere da componenti strutturali quali la posizione geografica, l'età o il reddito. Da questo lo sviluppo di numerosi datacenter a livello globale che facilitano l'accesso, ma anche la possibilità offerta agli sviluppatori di scegliere la piattaforma di sviluppo di proprio riferimento anche quando non appartiene al classico ecosistema Microsoft.

Cloud accessibile e sistemi che facilitano il lavoro degli sviluppatori, cercando così che la tecnologia possa essere sempre più colta come opportunità e come strumento per la crescita. Tecnologia che, per l'evoluzione degli ultimi anni, si accompagna al tema dei big data cioè della possibilità di raccogliere un elevato numero di informazioni legate ad azioni ordinarie, tanto di business come di vita privata, che una volta elaborate possono diventare strumento di analisi dal valore importante.

Calro Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia, ha condiviso i dati di una ricerca interna fatta su un panel di oltre 300 aziende italiane. Da questa sono emersi dati confortanti circa le positive ricadute su fatturato e marginalità dell'utilizzo dei big data all'interno delle aziende. Quelle più virtuose nell'analisi dei dati generati dalle proprie attività di business riescono a registrare un incremento del fatturato sino al 5% rispetto a quelle di pari ambito che non utilizzano big data per le proprie analisi. In un periodo nel quale il PIL della nazione è a fatica vicino ad un +1% e si rende necessario recuperare quanto perso negli ultimi anni quanto a produzione interna è evidente come una ottimale analisi dei dati interni possa portare ad una crescita virtuosa per molte aziende.

Come i dati vengano raccolti, analizzati e sintetizzati in indicazioni di business chiare e comprensibili è ruolo dell'ecosistema software, all'interno del quale Microsoft si muove supportando gli sviluppatori e le oltre 6.000 startup che sono presenti in Italia e che trovano in questa rivoluzione digitale ampi spazi di opportunità.

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