Google e DoubleClick sotto la lente della Commissione Europea?
Dopo Microsoft anche Google entra nel mirino della Commissione. In particolare pare essere in atto un'indagine relativa all'accordo di fusione con DoubleClick
di Andrea Bai pubblicata il 09 Ottobre 2007, alle 08:33 nel canale SoftwareGoogleMicrosoft
Dopo aver concluso il lungo scontro con Microsoft, l'Unione Europea potrebbe presto avere nel mirino un'altra eccellente preda. Si tratta del colosso di Mountain View Google e dell'accordo di acquisizione sottoscritto da quest'ultimo con DoubleClick, realtà di spicco del panorama adv sulla rete.
Secondo quanto si apprende la Commissione Europea è pronta a pubblicare un resoconto relativo alla vicenda in data 26 Ottobre. La notizia, in realtà, non è nulla di inatteso: già nel corso del mese di luglio alcune associazioni dei consumatori avevano espresso le proprie preoccupazioni e perplessità in merito all'accordo.
L'indagine EU sulla vicenda non dovrebbe avere, tuttavia, conseguenze gravi come quanto accaduto con Microsoft. Innanzitutto Google e DoubleClick non hanno ancora perfezionato la fusione e non devono fronteggiare alcuna accusa di operato illegale. Vi è tuttavia la possibilità che la Commissione ponga dei limiti all'espansione e sviluppo di Google all'interno del continente europeo, ma anche se ciò dovesse verificarsi non darebbe luogo ad alcuna sanzione.
Fonte: Arstechnica
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infono tacciata (imho a ragione) di persecuzione nei confronti delle grandi aziende non europee (in particolare quelle americane)
Quoto.
Penalizza le grosse aziende non Europee per lasciar fare i propri comodi a quelle Europee. Con conseguenti prezzi alle stelle e a tutto svantaggio di noi utenti finali.
Penalizza le grosse aziende non Europee per lasciar fare i propri comodi a quelle Europee. Con conseguenti prezzi alle stelle e a tutto svantaggio di noi utenti finali.
Adesso ci spiegate quali sarebbero le "grandi aziende Europee", visto che
non sembra che in tutta Europa ci sia una sola azienda dell'IT (cioè concorrenti
di Google o di Microsoft) con un capitale di anche solo la metà di quello
di Google (o un sesto di quello di Microsoft, se preferite...)
Secondo: @canislupus: e tutte quelle tassucole che ci cacciano su in Europa nei prodotti importati (vedi sul DVI, tanto per citarne uno) non credi che abbiano parte della colpa per i prezzi alti???
manovre della commissione allora, la salerno-informatica-srl ?????
Non ci sono al momento in Europa aziende che possano davvero affermare
di essere in competizione diretta con MS e Google, mentre per quanto
riguarda l'hardware di grandi aziende abbiamo AMD (e basta, stop, punto).
L'IVA è una tassa tipica di tutte le nazioni del mondo, quando leggi i prezzi
in dollari spesso devi considerare che loro non ci aggiungono tasse (perchè
negli USA ogni stato ha tasse differenti) che poi in realtà ci andranno messe,
quindi sono prezzi "iva esclusa".
Per di più occhio che a volte quello che leggete è il "prezzo per 1000 pezzi".
Quindi quando un Intel Q6600 da 260-270 dollari (senza iva e per 1000 pezzi) ti
viene a costare 255 euro in realtà la cosa è giustificata, quando invece
un software che costa $169 in USA AL DETTAGLIO (non per 1000 pezzi) qua da noi viene a costare sui 200 euro
(raramente in superofferta a 180 la versione oem, quella scatolata non la considero o si sale parecchio),
allora le tasse c'entrano pochino (da contare inoltre che il trasporto del software non solo è
più facile perchè meno ingombrante, ma anche meno rischioso).
Vabè, lasciamo perdere. Tanto capisci quello che vuoi tu.
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