Gratuita, wireless e pulita, sarà così la Wi-Fi pubblica USA?
Avanzata negli USA una proposta di legge per la realizzazione di una rete wireless, capillare e gratuita e libera da contenuti osceni che avvicini alla banda larga anche gli utenti disagiati
di Andrea Bai pubblicata il 23 Aprile 2008, alle 17:40 nel canale SoftwareAnna G. Eshoo, esponente Democratica del Congresso degli Stati Uniti d'America ha avanzato una proposta di legge per la diffusione di connettività wireless, a banda larga, gratuita e libera da contenuti per adulti e, più in genere, di contenuti che possano offendere la sensibilità degli utenti più giovani.
La proposta, attualmente conosciuta con il nome di Wireless Internet Nationwide for Families Act, è piuttosto articolata e prevede l'apertura di un'asta per l'assegnazione della banda di frequenze radio comprese tra i 2155MHz e i 2175MHz affinché vengano impiegate per la realizzazione di un network su base nazionale.
Particolari sono i requisiti che il vincitore dell'asta dovrà saper soddisfare: è infatti richiesta, entro dieci anni, la realizzazione di una rete completa che copra almeno il 95% del Paese e per la quale vengano garantiti l'accesso gratuito e la totale assenza di contenuti osceni.
La Eshoo ha commentato: "Il costo dei servizi a banda larga è una barriera per troppe famiglie che desiderano poter sfruttare questa tecnologia, con più di 100 milioni di Americani senza banda larga nella propria casa. [...] Il risultato dell'asta per l'assegnazione della banda dei 700MHz ha amareggiato coloro i quali hanno confidato nell'ascesa di un nuovo provider: il 70% dello spettro messo in palio è ora nelle mani di due soli fornitori di servizi (AT&T e Verizon). Le richieste che abbiamo proposto per la nuova asta, che è aperta a tutti, mi auguro vadano ad incoraggiare la partecipazione di realtà completamente nuove".
L'iniziativa è sicuramente apprezzabile anche se i requisiti di "gratuità", "capillarità" e "castità" paiono non essere elementi in grado di poter collimare tra loro in un'unica realtà e proprio per questo motivo sarà interessante vedere quale provider si mostrerà interessato all'asta. In realtà nel corso degli anni passati una iniziativa simile è stata timidamente portata avanti da M2Z Networks, la quale si è offerta di utilizzare gli spazi liberi di spettro radio per fornire servizi gratuiti e "per famiglie", ma è caduta nel dimenticatoio circa due anni fa.
54 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa perchè non indicizzano per convenzione tutti i siti per adulti come .xxx ad esempio??
Per i provider mettere a disposizione un canale "pulito" sarebbe semplice ed efficace!
Certo poi il P2P è più problematico.. ma di sicuro il probema si riduce abbastanza no?
Se potessi vedere gli atti che compiono certi adolescenti esaltati da queste cose capiresti dove sta il problema nel mettere i giovanissimi di fronte al porno senza alcuna discriminaznione...
io nn riesco a capire a che servono realmente i siti porno..e poi addirittura centinaia e centinai di migliaia di siti
chi mi spiega nello specifico ?
io nn riesco a capire a che servono realmente i siti porno..e poi addirittura centinaia e centinai di migliaia di siti
chi mi spiega nello specifico ?
A far soldi, per chi ce li ha...
Ma perchè non indicizzano per convenzione tutti i siti per adulti come .xxx ad esempio??
Per i provider mettere a disposizione un canale "pulito" sarebbe semplice ed efficace!
Certo poi il P2P è più problematico.. ma di sicuro il probema si riduce abbastanza no?
si, ma questo va bene per un paese.. ma può non sottoscrivere la cosa un altro...
per il P2P... beh.. è ovvio.. qui si va proprio a cercare la rogna.
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