In Italia il P2P di eMule non cede il passo

In Italia il P2P di eMule non cede il passo

Il download illegale di file musicali in Italia si fa con eMule. Per BitTorrent cifre ancora marginali

di pubblicata il , alle 07:55 nel canale Software
 

In Italia il 51% dei file scaricati illegalmente dalla rete provengono dal network di eMule. Questo è il risultato di uno studio condotto dalla fondazione Luigi Einaudi e riportato da Zeropaid.com.

La particolare classifica vede al secondo posto gli utenti di WinMX con il 25%, quelli di KaZaA al 13% e in coda i più evoluti conoscitori di BitTorrent che però, come fa notare in modo ironico la fonte, sono solo il 2,7%. La percentuale totale di utenti che ha ammesso di aver scaricato illegalmente file musicali è pari al 77%.

La ricerca si spinge oltre e intende confermare, anche se non vi erano grossi dubbi, come il download illegale di musica comporti effettivamente perdite per il mercato. Dallo studio si evince che il 30% di coloro che condividono file in modo illegale ha ridotto la diffusione di supporti come CD e DVD, che essi stessi hanno smesso di comprare. Solo il 6% degli intervistati sostiene che la condivisione di file aumenti la probabilità di acquisto di questi supporti

Il problema del P2P è decisamente attuale e ben noto: varie iniziative hanno cercato di chiudere i differenti network, ne avevamo parlato anche a questo indirizzo. La rete e i forum, inoltre, riportano di altre svariate iniziative, forse riconducibile agli ISP stessi, volte a limitare l'utilizzo dei propri network per il P2P.

102 Commenti
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nMOS06 Giugno 2007, 08:24 #1
non ho capito che misure hanno intenzione di prendere gli ISP; mi occupo di sicurezza e sembra che con l'offuscamento dei protocolli p2p, ora presente sulla maggior parte dei client, i provider non ci possano fare molto, se non aumentando di molto le capacità di calcolo per rompere le chiavi di cifratura

l'unica soluzione efficace è al momento quella di limitare il numero massimo di connessioni contemporanee, ma è a doppio taglio per quegli utenti che ad esempio allestiscono un server personale o usano qualche servizio legale che poggia sul p2p

mi riferisco al nuovo JOOST, che ho provato di recente: non ho ancora approfondito il meccanismo di trasporto e condivisione di risorse che adotta, ma credo che non sia molto diverso da Bittorrent

nelle aziende che si occupano di IT come nella mia la visione è chiara: è inutile questa guerra contro il p2p, bisogna andare a monte e diminuire i prezzi di vendita di cd e dvd

un prezzo ragionevole imho dovrebbe essere sui 5 euro a film/album, magari di più per quelli nuovissimi, ma cmq non oltre i 10 euro, così facendo la gente non è più invogliata a scaricare

e poi non è vero che si danneggia le case discografiche: chi scarica non avrebbe mai comprato, e chi comprava molto molto difficilmente rinuncia ad avere il bel cd/dvd originale

il fatto che è la major sperano sempre di raggranellare qualche miliarduccio IN PIU', NON recuperare i miliarducci persi
Rubberick06 Giugno 2007, 08:33 #2
quoto... e comunque finche' sono filtri ancora ancora si puo' tollerare per quanto sbagliatissimo, ma una cosa come limitare il numero delle connessioni... beh comincia ad essere una cosa pesa...

loro mi vendono la banda e la rete, quello che ci faccio sono affari miei, se succede qualcosa me la vedo con le autorita', ma il provider mi deve permettere di farmi il mio serverino http personale dove possono arrivare anche tutti i miei amici insieme a navigare... non si possono limitare le conn... oppure in ambiente lan dove parecchi pc si connettono sfruttando una conn magari non troppo pesa in termini di banda...

e poi ci sono un sacco di protocolli e sistemi che sfruttano le connessioni in modo del tutto legale... se mi voglio tirare una distro di linux, invece di saturare i 2-3 mirror http che ci sono uso torrent.. con un'idea del genere andrei a lumaca per colpa di un filtro ottuso...

ci ha provato libero e hanno disdetto in massa... la strada non e' quella dei filtri, net freedom

in definitiva se filtrano la rete, chi ora scarica si ritornera' come si faceva prima quando non c'erano le vecchie conn a procurarsi la roba dalla bancarella...

sta roba rompe solo le scatole alle persone che con la rete ci lavorano
Hoolman06 Giugno 2007, 08:35 #3
Io vedo solo vantaggi:

1. A chi piace un artista non c'è p2p che tenga, l'album lo vuole originale.
2. Basta CD spazzatura con una sola canzone orecchiabile (che ti scarichi e fine).
3. Recupero di brani storici e spesso rari da trovare originali.

Gli ISP non possono fare molto, anzi, parliamoci chiaro, la stragrande maggioranza degli utenti ha fatto l'ADSL mica per scaricare la posta...
(IH)Patriota06 Giugno 2007, 08:37 #4
Concordo

negli anni 80 si copiavano le cassettine , avere un player con 2 vani cassetta per copiare i nastri era normale e nessuno si è mai preoccupato di sentirsi un criminale.

La gente registrava le canzoni [U]senza comprarle[/U] dalla radio e dai videoregistratori VHS (o direttamente dai CD visto che una volta si potevano affittare ) l' unica cosa che è cambiata è la qualita' e la velocita' di approvigionamento (prima serviva un amico con il nastro originale) anche se dall'altra parte ora serve un PC (che è piu' costoso di un registratore) ed una connessione ad Internet.

Le Major vogliono la botte piena moglie ubriaca e piu' spingono contro la pirateria piu' la gente si affanna a scaricare anche roba che non gli serve , ormai se vuoi una canzone fai prima a scaricarti tutta la discografia

Ciauz
Pat
int main ()06 Giugno 2007, 08:37 #5
ma ke vojono fare sti 4 sfigati!!!! noi popolo di internet nn permettiamo qa nessuno d ostacolarci!!! internet è il primo vero mondo libero ke io abbia mai visto e vissuto e guai a ki lo tocca!!! e nn poxono proprio nulla per fermarci!!!
tarek06 Giugno 2007, 08:41 #6

MA per favore..

il problema è un'altro... sono danneggiati gli artisti? la risosta è no! la maggior parte delle loro entrate deriva dai costosissimi concerti, e il p2p non fa che fargli pubblicità. Che la siae ci perda può darsi ma non mi raccontino che elton john fa la fame..
a questo punto a che serve la siae?
Wee-Max06 Giugno 2007, 08:44 #7
Originariamente inviato da: Hoolman
Io vedo solo vantaggi:

1. A chi piace un artista non c'è p2p che tenga, l'album lo vuole originale.
2. Basta CD spazzatura con una sola canzone orecchiabile (che ti scarichi e fine).
3. Recupero di brani storici e spesso rari da trovare originali.

Gli ISP non possono fare molto, anzi, parliamoci chiaro, la stragrande maggioranza degli utenti ha fatto l'ADSL mica per scaricare la posta...


quoto...non c'è santo che tenga...20.000lire all'epoca andavano abbastanza bene come prezzo per un disco appena uscito...adesso un album costa 21 euro, che, secondo questi signori della discografia e della siae dovremmo spendere al BUIO...magari buttandoli via...

in più si mettono in tasca una percentuale su tutti i cd/dvd vergini che compriamo, anche se ci mettiamo roba nostra senza infrangere copyright e cazzi e mazzi vari...

la soluzione c'è...basta abbassare i prezzi.
Gerardo Emanuele Giorgio06 Giugno 2007, 08:44 #8
convengo con nMOS.
Quando vado alla feltrinelli per comprare qualche libro mi fermo a guardare gli stand dei cd e dvd. La merce sta a prendere polvere con prezzi che arrivano anche a 40 euro. Le persone si soffermano solo negli stand delle offerte a 5-10 euro max ma spesso ci trovi cose che ledono la dignità umana... Lo stesso vale per i libri, e non mi pare che ci sia una grande attività di pirateria alle spalle... non voglio nemmeno immaginare a quanto sarà venduto il settimo di Harry Potter la prima settimana. Cosi come quando uscì "Vivere per raccontarla" di Garcia Marquez, marcato a 30 euro in edizione "lusso" (e badate bene si trovava solo quella, poi dopo un mese iniziarono ad uscire le versioni "economiche" a circa la metà.

Sono solo scuse per giustificare aumenti ai prezzi. I cd li compro in offerta a 5 euro, i libri in versione supereconomica. Non fa niente se aspetto un po, che muoiano pure di fame visto che speculano sulle persone e sugli artisti.
piefab06 Giugno 2007, 08:49 #9
Se i cantanti famosi navigano nell'oro guadagnando anche 20 milioni di euro all'anno ad appena 20 anni e noi comuni mortali fatichiamo a arrivare a fine mese, forse c'è qualcosa da rivedere.
Che abbassino i prezzi dei CD musicali e vedrete come diminuiranno i casi di download illegale.
lucio6806 Giugno 2007, 09:03 #10
Una questione che non si risolverà anche perché lo scontro tra due fazioni che stanno esattamente all'opposto è regolata da persone (i nostri carissimi parlamentari) la cui ignoranza in materia è imbarazzante.
E' notizia di qualche giorno fa quella di una sorta di tariffa flat che autorizzi a scaricare quello che si vuole dalla rete che i giapponesi starebbero per istituire.
Penso che molti sarebbero disposti a pagare un piccolo abbonamento per poter scaricare liberamente dalla rete anche i contenuti protetti. Credo anche che SIAE et similia alla fine guadagnerebbero anche di più rispetto a quanto incamerano tramite la vendita di cd e dvd originali.

Purtroppo però credo che la "battaglia" tra i difensori della legalità (le major che tramite governi più o meno coinvolti infrangono qualsiasi norma esistente a tutela della privacy per scoprire i nomi degli attentatori alla cultura e alla creatività e coloro che, a torto o a ragione, ritengono che qualsiasi significato possa essere espresso tramite una manciata di bytes debba poter circolare liberamente nella rete ed essere fruibile altrettanto liberamente da chiunque.

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