La banda larga in tutta Italia entro il 2011
Il Governo ha recentemente varato alcune iniziative per promuovere la difusione della banda larga nel nostro paese e promette la capillarità del servizio entro il 2001. Obiettivi simili annunciati anche da Telecom Italia mentre altre soluzioni wireless promettono soluzioni più rapide
di Fabio Boneschi pubblicata il 12 Gennaio 2007, alle 17:26 nel canale SoftwareL'accesso alla banda larga è un cruccio di lunga data per l'utenza italiana. Il nostro Paese è stato in alcuni casi in ritardo rispetto all'adozione di particolari profili commerciali, i costi sono stati più volte contestati perchè troppo alti e alcune anomalie legate a questioni del passato non possono certo rassenerare la situazione.
Negli ultimi tempi però qualcosa si è mosso, ci riferiamo alle iniziative dell'attuale Governo che ha promesso un profondo impegno sul fronte dello sviluppo della banda larga. Il Comitato per la diffusione della banda larga sul territorio nazionale intende risolvere il problema italiano entro il 2011: entro tale data il territtorio del nostro Pese dovrebbe essere capillarmente raggiunto dalle necessarie infrastrutture di rete.
L'iniziativa del Governo pare essere volta a creare un organo capace di coordinare le varie iniziative armonizzando e ottimizzando l'utilizzo degli ingenti investimenti.
In merito alla delicata faccenda è intervenuta anche Telecom Italia che, per voce del propio Amministratore Delegato Riccardo Ruggiero, ha dichiarato interessanti obiettivi.
Stando a quanto dichiarato da Telecom Italia attualmente solo il 34% delle linee telefoniche italiane è raggiunto dalla banda larga, ma tale cifra è destinata a raggiungere il 50% entro il 2007 e il 70% entro il 2010. Interessante anche osservare che Telecom Italia prevede per tali utenti un tipo di servizio decisamente buono: una velocità in download di ben 20 Mbps.
Le dichiarazioni di Ruggiero sono state raccolte in occasione di un incontro organizzato per promuovere un accordo siglato tra Telecom Italia e la Regione Valle d'Aosta: il territtorio montuoso sarà coperto al 96% dalla banda larga entro due anni.
Le dichiarazioni di intenti, le iniziative istituzionali e private in merito al delicato argomento della banda larga e del digital divide sono decisamente altisonanti, ma l'utenza spera che tali intenzioni non rimangano tali e si concretizzino quanto prima. Le motivazioni addotte dal Governo e anche da Telecom Italia in merito all'importanza dell'accesso alla rete sono indubbiamente condivisibili e, per altro, ben note all'utenza da parecchio tempo.
Nel frattempo varie iniziative volte a colmare il problema del digital divide sono state avviate da diverse realtà sia pubbliche che private. Il più delle volte si sono realizzati, o sono in fase di costruzione, infrastrutture wireless che intendono sopperire alle mancanze tecniche della rete telefonica italiana.
In alcune aree sono state le amministrazioni comunali a promuovere le iniziative, in altre le Province o le Comunità Montane che hanno realizzato progetti in zone maggiormente estese. Per tali installazioni sono generalmente utilizzate tecnologie di tipo Hyperlan e solo in minima parte wi-fi.
Le reti sono spesso state realizzate sfruttando fondi comunitari poichè i costi in giochi non sono certo risibili. Queste soluzioni tendono sicuramente a risolvere il problema a medio periodo anche se la parcellizzazione e la realizzazione di tante iniziative simili da parte di enti differenti può avere come effetto negativo la dispersione di risorse. L'iniziativa del Governo e del Comitato per la diffusione della banda larga sul territorio nazionale, si presume, intendono proprio evitare questa situazione.
Non sono però solo gli enti locali a muoversi in questo delicato settore. Anche alcuni operatori storicamente legati alla connettività ADSL hanno deciso di "fare il grande passo" abbandonando il rame e la rete telefonica. La scelta è forse per certi versi obbligata e permette in primo luogo di svincolarsi dal gestore della rete telefonica stessa per fornire agli utenti i propri servizi dati.
NGI, un nome sicuramente non nuovo a chi si occupa da tempo di ADSL o gaming online, ad esempio ha da poco varato il progetto EOLO (il progetto è attualmente in beta test e per accedere al sito utilizzare user: eolo pwd: eolo.ngi) che si prefigge di fornire connettività a larga banda inizialmente nelle aree delle province di Varese, Como e Verbania.
Gli utenti di queste aree potranno a breve accedere a internet utilizzando le tecnologie Hyperlan 2 che si concretizzano in una parabola da 20 centimetri di diametro orientata verso appositi ripetitori. Dalla parabola fuoriesce un classico cavo di rete intestato con connettore RJ45 da inserire nel proprio router casalingo: il modem telefonico o il doppino non saranno più necessari.
In merito a questo specifico progetto abbiamo in programma delle prove sul campo e un approfondimento dettagliato che sarà online nelle prossime settimane.
109 Commenti
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Certo se la Telecom si impegnasse ad offrire un servizio più decente... Mi sa che appena torno a vivere in Italia perdono un cliente.
MA BASTA MONOPOLIUO TELECOZ
Voglio pagare di meno per l'adsl, ma meno di 35 al mese non posso perchè telecoz non molla l'ultimo miglio.
Una notizia bomba, han fondato fastweb
E fa entrambe le cose
Infatti.
Ci sono interi quartieri qui a Roma che non sono raggiunti dall'ADSL, mentre posso citarti svariati paesini del Lazio con l'ADSL, va bene non lasciare fuori i comuni più piccoli ma vogliamo ricordarci anche di noi poveri cristi di periferia????
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