La crisi economica crea opportunità per l'open source, parola di Red Hat
Dal restringersi dei budget per l'infrastruttura informatica deriva un'occasione di espansione per il software open source: è il parere di Jim Whitehurst, CEO di Red Hat.
di Alessio Di Domizio pubblicata il 22 Ottobre 2008, alle 11:16 nel canale SoftwareCon l'intensificarsi della crisi economica è prevedibile una contrazione dei budget che le aziende allocheranno sui vari capitoli di spesa: tra questi quello destinato all'infrastruttura informatica non fa eccezione.
Il parere di Kim Whitehurst, CEO di Red Hat, raccolto da Computerwold Australia, è che l'open source possa trarre grande beneficio dalla maggior attenzione per i costi dell'infrastruttura IT che la crisi economica renderà indispensabile.
Tra i software proprietari che potrebbero fare spazio ad equivalenti open source, Whitehurst cita WebLogic e WebSphere, che molti clienti di Red Hat sarebbero interessati a rimpiazzare con soluzioni open source analoghe come JBoss.
Red Hat si prepara dunque a raccogliere a capitalizzare la maggior attenzione delle aziende al rapporto fra funzionalità e costi, forte di una piattaforma che ha già ottenuto ampi consensi in settori strategici come quello militare e di un peso importante nello sviluppo del kernel Linux.
28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonon capisco cosa intendi
Io penso che le eventuali spese per modificare un'intera struttura IT (con migrazione e sincronizzazioni) e con relativo nuovo addestramento del personale non siano poche...
nel piccolo già si è visto anche da noi, ho notato che parecchi uffici / picccole aziende hanno preferito openoffice ad office, al fine di risparmiare cifre anche considerevoli (670€ * numero_licenza), nel caso non sia necessario operazioni particolari ma semplice gestione dell'ufficio.
questo movimento è destinato ad espandersi secondo me,
Assolutamente no, io qui leggo:
[I]
Red Hat si prepara dunque a raccogliere a capitalizzare la maggior attenzione delle aziende al [U]rapporto fra funzionalità e costi[/U], forte di una piattaforma che ha già ottenuto ampi consensi in settori strategici come quello militare e di un peso importante nello sviluppo del kernel Linux. [/I]
e cioè ti offro un prodotto simile (open source o no questo poi dipende da altre cose) ma ad prezzo minore.
Credo vogliano far passare proprio quel messaggio, perché fa buona pubblicità.
Credo voglia sottolineare che "gratis" (free software) e "open source" sono concetti diversi. Anche se, come spesso capita, puoi scaricare e utilizzare gratuitamente un programma open source.
Puo essere che qualcuno per risparmiare passi a delle distribuzioni Linux, ma alle versioni gratuite (ad esempio CentOS invece di REHL) e in questo caso ci rimettono anche loro.
potrebbe esserlo su quello delle piccole, ma vorrebbe dire rinunciare ad alcuni tool e sperare che ci siano in ambiente unix.
secondo me lunico dove si potrebbe attecchire è l'ambiente home, ma li o la gente pirata il windows, oppure con unix non ci si gioca, forse giusto in quei secondi pc di casa che fanno solo da internet point dove si pare la release linux e si pare firefox
Se poi vogliamo fare un discorso puramente venale, i programmi inclusi in una qualsiasi distribuzione li hai compresi nel prezzo, e ne hai una montagna. Se ci trovi tutto quello che ti serve non ti dovrai preoccupare di licenze/costi/formati di file (inteso che hai sempre la possibilità di mescolare vecchie e nuove versioni di programmi senza spese aggiuntive, pensa solo ad avere due versioni diverse installate nello stesso pc - coi programmi venduti su licenza dovresti pagarne due!)
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".