One Laptop per Child: iniziano i test sul campo
Il capo del progetto One Laptop per Child ha confermato l'imminente inizio dei test in Nigeria e Thailandia
di Fabio Boneschi pubblicata il 24 Agosto 2006, alle 08:33 nel canale SoftwareNicholas Negroponte, a capo del progetto One Laptop per Child, ha affermato che è ormai imminente la fase di test sul campo per i notebook da $100. Nei mesi di settembre ed ottobre le prime macchine di test verranno inviate in Nigeria e Thailandia e le prove avranno luogo contemporaneamente nei due paesi.
Come riporta ZDNet.com, Negroponte ha smentito le precedenti voci relative ad alcuni ordinativi già richiesti da alcuni paesi; tale fase del progetto è prevista solo al termine dei test previsti nelle prossime settimane. Questa circostanza è decisamente condivisibile: ordini di migliai di portatili effettuati senza visionare nemmeno un campione definitivo sono difficilmente immaginabili.
L'esponente di spicco del MIT ha precisato in tempi recenti che purtroppo quello dei $100 resta un obiettivo a medio termine. I primi sample saranno commercializzati ad un prezzo previsto di $130 che potrebbe anche salire a $140. Il progetto One Laptop per Child ha risolto un problema tecnologico che ne aveva offuscato il possibile successo. Ci riferiamo alle qualità del display e alla facilità di produzione dello stesso componente. Mary Lou Jepsen, chief technology officer di OLPC, ha recentemente dichiarato che è stato individuato un componente che permette un'ottima visione anche in condizioni di luce ambientale sfavorevole e che al contempo può essere prodotto nelle normali linee produttive.
31 Commenti
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solo che penso temano (come poi succederebbe di sicuro) che "qualcuno" li comprerebbe li, per poi rivenderli quà .
Stai sicuro!
Ciao
Lo so, ma almeno se li "beccano" fuori dai confini di quei stati, li possono "requisire" o quanto meno bloccare/arrestare/multare...
Se invece sono il libera circolazione, la cosa diventa molto piu' facilemente bypassabile.
In Italia non credo li venderanno mai...
Forse non risolve il problema ma di certo cambia la situazione, no?
Logico che dati al singolo poi uno ne potrebbe fare quello che vuole... ma non so se in questo caso vengano "ceduti" sotto un qualche tipo di vincolo.
Logico che dati al singolo poi uno ne potrebbe fare quello che vuole... ma non so se in questo caso vengano "ceduti" sotto un qualche tipo di vincolo.
Il problema così è forse pure peggio:
Pensa al preside di una scuola che ne riceve mettiamo 10 dal governo centrale e che li rivende ad un europeo per 700€.
Peggio ancora, pensa al sottoviceministro dell'istruzione che ne dirotta 10000 dei 12000 ordinati per ricavarne 700000 € (per farcisi le meritate vacanze)
Il malaffare è presente dovunque sempre, dove c'è fame ancora più del solito
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