AGCM, sanzioni da 9 milioni di euro per Telecom, Vodafone, Wind, Fastweb, Tiscali
L'Autorità ha irrogato una sanzione di 9 milioni di euro ai cinque operatori telefonici principali italiani, per via di alcune violazioni nelle norme del codice del consumo
di Nino Grasso pubblicata il 20 Luglio 2017, alle 17:31 nel canale TLC e MobileL'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha fatto sapere di aver irrogato sanzioni per un totale di 9 milioni di euro alle principali compagnie telefoniche italiane, citando Telecom, Vodafone, Wind, Fastweb e Tiscali. Le aziende coinvolte sono state accusate di aver "adottato condotte illlecite" in violazione del codice del consumo nell'ambito della commercializzazione a distanza - online, al telefono o fuori dei locali commerciali - di servizi di telefonia fissa e mobile.
Nella fattispecie gli operatori avrebbero aggirato le norme del codice del consumo per l'inizio dell'esecuzione del contratto durante "la pendenza del termine di 14 giorni per esercitare il diritto di recesso" e senza acquisire una richiesta espressa da parte del consumatore. Le norme vigenti in Italia invece prevedono che l'esecuzione del contratto durante il periodo di recesso sia "sottratta alla sfera decisionale delle aziende", ma deve essere stabilita unicamente dal consumatore.
Si tratta di un modus operandi consolidato in Italia secondo l'AGCM, visto che tutti i cinque operatori sanzionati avrebbero eseguito almeno tre condotte illecite in merito ai requisiti informativi e formali fissati dal codice: assenza dell'informativa richiesta, sia online che nelle condizioni del contratto; l'assenza di una condizione in cui viene definito che si possono concludere i contratti online, al telefono o fuori dai locali anche senza autonoma richiesta da parte del cliente; l'assenza nell'informativa dei costi previsti in caso di esercizio del diritto di ripensamento.
Nei confronti di alcuni operatori sono state accertate ulteriori condotte in violazione delle norme "consumer rights": Tiscali ad esempio ha eseguito una "non conformità nelle procedure di teleselling" rispetto a quanto stabilito dal codice del consumo. Wind e Fastweb hanno invece eseguito condotte illegali per non aver fatto decorrere il termine per l'esercizio del diritto di ripensamento dalla proposta di concludere il contratto da parte dei consumatori agli operatori.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa poi questi soldi verranno pagati o......entro che data ......?
Scommetto che adesso faranno ricorso al Tar, come hanno fatto per la famosa fatturazione mensile.........che l' Agcom aveva emesso la Delibera di non fatturare a 28 giorni......ma che la fatturazione per i telefoni fissi, doveva rimanere mensile.......
Piuttosto sarebbe da domandarsi perché la politica abbia previsto un limite alle sanzioni...e l'abbia mantenuto dal '97
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