AGCM, sanzioni da 9 milioni di euro per Telecom, Vodafone, Wind, Fastweb, Tiscali

AGCM, sanzioni da 9 milioni di euro per Telecom, Vodafone, Wind, Fastweb, Tiscali

L'Autorità ha irrogato una sanzione di 9 milioni di euro ai cinque operatori telefonici principali italiani, per via di alcune violazioni nelle norme del codice del consumo

di pubblicata il , alle 17:31 nel canale TLC e Mobile
 

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha fatto sapere di aver irrogato sanzioni per un totale di 9 milioni di euro alle principali compagnie telefoniche italiane, citando Telecom, Vodafone, Wind, Fastweb e Tiscali. Le aziende coinvolte sono state accusate di aver "adottato condotte illlecite" in violazione del codice del consumo nell'ambito della commercializzazione a distanza - online, al telefono o fuori dei locali commerciali - di servizi di telefonia fissa e mobile.

Nella fattispecie gli operatori avrebbero aggirato le norme del codice del consumo per l'inizio dell'esecuzione del contratto durante "la pendenza del termine di 14 giorni per esercitare il diritto di recesso" e senza acquisire una richiesta espressa da parte del consumatore. Le norme vigenti in Italia invece prevedono che l'esecuzione del contratto durante il periodo di recesso sia "sottratta alla sfera decisionale delle aziende", ma deve essere stabilita unicamente dal consumatore.

Si tratta di un modus operandi consolidato in Italia secondo l'AGCM, visto che tutti i cinque operatori sanzionati avrebbero eseguito almeno tre condotte illecite in merito ai requisiti informativi e formali fissati dal codice: assenza dell'informativa richiesta, sia online che nelle condizioni del contratto; l'assenza di una condizione in cui viene definito che si possono concludere i contratti online, al telefono o fuori dai locali anche senza autonoma richiesta da parte del cliente; l'assenza nell'informativa dei costi previsti in caso di esercizio del diritto di ripensamento.

Nei confronti di alcuni operatori sono state accertate ulteriori condotte in violazione delle norme "consumer rights": Tiscali ad esempio ha eseguito una "non conformità nelle procedure di teleselling" rispetto a quanto stabilito dal codice del consumo. Wind e Fastweb hanno invece eseguito condotte illegali per non aver fatto decorrere il termine per l'esercizio del diritto di ripensamento dalla proposta di concludere il contratto da parte dei consumatori agli operatori.

5 Commenti
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tallines20 Luglio 2017, 19:18 #1
Interessante come notizia, c'è anche il mio operatore , tanto gli operatori, gira volta sono sempre quelli

Ma poi questi soldi verranno pagati o......entro che data ......?

Scommetto che adesso faranno ricorso al Tar, come hanno fatto per la famosa fatturazione mensile.........che l' Agcom aveva emesso la Delibera di non fatturare a 28 giorni......ma che la fatturazione per i telefoni fissi, doveva rimanere mensile.......
21-5-7320 Luglio 2017, 22:40 #2
Ma l'inutile agcom ha una, almeno vaga, idea dei guadagni di una telco? Ma ci arriva a capire che nove milioni di euro diviso cinque vuol dire meno di due milioni di euro a testa per aziende che fatturano centinaia di milioni? Bho le multe, quelle belle, sono quelle che l'UE commina a Microsoft e Google non queste ridicole pseudo-sanzioni che non servono a nulla.
azi_muth20 Luglio 2017, 23:11 #3
I limiti sanzionatori di Agcom sono previsti nella legge che l'ha istituita. Ne limita l'effetto dissuasivo ma mi sembra eccessivo dire che sia inutile.
Piuttosto sarebbe da domandarsi perché la politica abbia previsto un limite alle sanzioni...e l'abbia mantenuto dal '97
aleardo21 Luglio 2017, 08:05 #4
Se le multe per divieto di sosta fossero di 50 cent. il loro effetto dissuasivo sarebbe pari a zero, visto che costerebbe di più parcheggiare in modo regolare.
giovanni6921 Luglio 2017, 10:39 #5
Le multe comminate da AGCOM dovrebbero essere più 'esemplari' e non meramente punitive come una carezza. Che le mettano sempre come % sul fatturato; devono essere un dissuasivo VERO, non un costo industriale che probabilisticamente la società telco mette a bilancio, punto e basta. Dove sono i risarcimenti per la distorsione di un mercato e quindi per aver manipolato il comportamento dei consumatori? E' una farsa!

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