TIM e il costo delle chiamate in aumento: nuova stroncatura dell'AGCOM

TIM e il costo delle chiamate in aumento: nuova stroncatura dell'AGCOM

Ancora una nuova bocciatura da parte dell'AGCOM per quanto riguarda i tentativi di TIM di aumentare la tariffazione delle chiamate, che fanno parte del Servizio Universale

di pubblicata il , alle 15:05 nel canale TLC e Mobile
TIM
 

Lo scorso aprile AGCOM presentava una poco simpatica diffida a TIM per via del raddoppio dei costi delle chiamate. Il traffico telefonico fa parte del cosiddetto Servizio Universale che in Italia viene offerto solo ed esclusivamente da TIM che, in seguito alla diffida da parte dell'Autorità, ha rivisto i suoi piani sospendendo qualche settimana più tardi la rimodulazione dei costi. L'AGCOM ha pubblicato un nuovo documento in cui informa che ha respinto anche nuove proposte di tariffazione di TIM.

Rimane "conforme agli obblighi vigenti" la tariffazione a consumo attualmente prevista dall'offerta Voce, con la quale il cliente paga 19 euro al mese per il canone di accesso al servizio e 10 centesimi al minuto per le telefonate verso fisso e mobile senza scatto alla risposta. Ad aprile TIM puntava a raddoppiare la tariffazione al minuto, portandola da 10 a 20 centesimi al minuto, non riuscendoci. Nel frattempo l'AGCOM ha anche varato una nuova procedura per l'applicazione di ulteriori incrementi sulle tariffe.

La nuova procedura sottrae, secondo l'Autorità, i servizi soggetti agli obblighi di Servizio Universale (come le telefonate da postazione fissa, pubblica o l'accesso alla rete) a modifiche unilaterali che non siano state precedentemente vagliate dall'Autorità stessa. Insomma, TIM non potrà fare di testa propria e per l'applicazione di nuove eventuali tariffe sarà obbligatorio il parere dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che dovrà accettare la proposta prima che venga attivata.

In più le nuove modifiche alla tariffazione non potranno essere presentate all'Autorità prima che sia trascorso un anno dall'ultima modifica dei prezzi. Fino al prossimo 1 aprile 2017, quindi, TIM non potrà proporre ulteriori rimodulazioni, e in seguito dovrà farlo solo sotto stretta supervisione da parte di AGCOM. L'ultima parola spetterà all'Autorità, che dovrà valutare la correttezza dei nuovi prezzi sulla base delle solite tre condizioni necessarie: disponibilità, convenienza e accessibilità per gli utenti.

3 Commenti
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cata8109 Dicembre 2016, 15:15 #1
vista le recidiva, non sarebbe meglio una molta in % progressiva del fatturato? arrivati al 5-6% prima di tentare altre furbetterie ci penserebbero bene.
medicina09 Dicembre 2016, 17:37 #2
Rimane "conforme agli obblighi vigenti" la tariffazione a consumo attualmente prevista dall'offerta Voce, con la quale il cliente paga 19 euro al mese per il canone di accesso al servizio e 10 centesimi al minuto per le telefonate verso fisso e mobile senza scatto alla risposta.


Ovvero quella modifica che ha portato alla mancata differenziazione fra telefonate urbane (molto più economiche di adesso) e interurbane, incrementando notevolmente i costi telefonici per le famiglie ancora rimaste con il vecchio canone telecom e che chiamano soprattutto utenze all'interno della stessa città.
oxidized09 Dicembre 2016, 23:52 #3
Che glielo lasciassero fare, così danno un pretesto ai molti (incluso io) che vogliono cambiare operatore senza pagare un centesimo

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