Inventori e Maker riuniti alla Maker Faire di Roma: ecco le idee più interessanti

Inventori e Maker riuniti alla Maker Faire di Roma: ecco le idee più interessanti

La fiera del Fare è sbarcata in Europa scegliendo Roma come prima sede: ecco le idee e i progetti più interessanti che abbiamo incontrato, compresa la nuova scheda Galileo di Intel, con la quale il colosso statunitense incontra la community dei Maker

di pubblicato il nel canale Scienza e tecnologia
Intel
 

La fiera del Fare

Il Palazzo dei Congressi di Roma ha ospitato nei giorni scorsi la Maker Faire Europe 2013, prima edizione europea dell'evento statunitense decicato ai Maker, termine che in italiano potrebbe trovare la traduzione più vicina al significato originale in Inventori. Maker non è solo una denominazione è uno stile, una filosofia di vita: è guardare il mondo attorno a sé con gli occhi di chi cerca soluzioni ai problemi di tutti giorni, siano essi semplici o complicati. È vedere cose attorno a sé e far scattare la scintilla, inventare. Parte integrante della bellezza di essere un Maker è il piacere alla fine di dire 'l'ho fatto io', I made this.

Il 'Making', il fare, l'inventare, il plasmare la materia e gli oggetti attorno a noi per farne degli strumenti è una parte fondamentale dell'essere umano. La giornata di apertura è stata caratterizzata da diversi interventi, con Riccardo Luna a fare da presentatore e trait d'union tra i diversi relatori che si sono alternati sul palco personaggi: di tutti i tipi, da giovanissimi inventori animati dalla voglia fare qualcosa per il mondo, a giornalisti di grande fama, dagli accademici di diverse università fino a personaggi del calibro dell'inventore di Arduino e il CEO di Intel.Il tutto in uno stile tipico dei TED e con l'intento di risultare molto motivazionali nei confronti della platea.

Joey Hudy è un rappresentate della fascia giovanile dei maker, ma ha già un motto preciso: "Dont' be bored...make something". Joey è noto alle cronache per il simpatico siparietto con il presidente degli USA Bararck Obama, molto interessato al suo cannone a marshmallow. Con i suoi 16 anni Joey ha già diversi progetti al suo attivo e ha voluto dare il suo contributo a tutti i maker presenti alla fiera, soprattutto i più giovani, sottolineando l'importanza di avere un proprio spazio, collaboratori specifici per gli ambiti in cui non si è esperti, una buona dose di materiale a disposizione e infine delle competenze specifiche da saper sviluppare. come ad esempio nel suo caso la capacità di saldare in sutonomia

Mark Frauenfelder, editor-in-chief di MAKE magazine, ha invece sottilineato come il Fare sia anche un'azione sociale, ora è più facile con internet: non solo trovi facilmente chi h provato a fare le stesse cose che tu hai in mente, ma trovi anche materiali che una volta erano inarrivabili o a costi esorbitanti: sensore, LED, tutto a bassa costo. Arduino è uno dei mattoni fondamentali delle invenzioni moderne; è open, trovi una marea di accessori, tutti possono mettersi alla prova con questa piattaforma.

Come vedremo nelle prossime pagine il tema della stampa 3D è stato uno degli argomenti caldi della fiera: non poteva mancare una presentazione legata ad esso. Sul palco è salito Josef Prusa, creatore di alcuni dei più popolari design di RepRap, il progetto open source per la costruzione di Replicating Rapid Prototyper, una stampante 3D che possa produre da sé la maggior parte dei suoi stessi componenti. Prusa è un sostenitore della filosofia open source e ha sottolineato più volte la potenza della collaborazione nell'abbatere il costo delle stampanti 3D da tavolo, portando nelle mani dei maker strumenti prima impensabili a prezzi decisamente accessibili.

 
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