Andamento stabile nel mercato dei processori x86

I più recenti dati sulle vendite di processori x86 forniti da Mercury Research, riferiti ai primi 3 mesi del 2011, evidenziano un risultato di periodo interessante rispetto ai 12 mesi precedenti, in linea con il comportamento storico del periodo. Dobbiamo evidenziare come il Q1 2011 comprenda 14 settimane contro le 13 abitualmente presenti in questo intervallo di tempo: da questo alcuni dati che devono essere riparametrati per poter venir confrontati con quelli storici.

Le vendite di PC, in termini di fatturato, sono aumentate dell'1,1% rispetto al quarto trimestre 2010; considerando solo 13 settimane, così da poter avere un confronto diretto, otteniamo una contrazione del 6,2% rispetto al trimestre precedente, inferiore al calo storico previsto dell'8,6%. Dinamica simile anche prendendo quale riferimento il numero di processori, cresciuto del 7,2% in termini assoluto e contrattosi dello 0,4% considerando solo 13 settimane nel primo trimestre 2011.

In termini di quote di mercato Intel detiene l'81% del totale, in lieve calo rispetto all'81,2% dello scorso anno; per AMD la quota è pari al 18,2%, con un aumento dello 0,1% rispetto ai 12 mesi precedenti. La parte rimanente è in mano alla taiwanese VIA, sotto l'1%.

Segnaliamo infine come il prezzo medio di vendita dei processori x86 sia cresciuto, dinamica che è stata registrata negli ultimi 7 trimestri di rilevazione; il valore è pari a 101 dollari di prezzo medio a CPU per lotti di 1.000 processori, nuovo record assoluto dal primo trimestre 2008.

Nel corso del primo trimestre 2011 sia Intel che AMD hanno presentato nuove architetture; la prima con le soluzioni Sandy Bridge, benché il bug nel controller SATA 3 Gbps integrato nei chipset compatibili abbia limitato la commercializzazione iniziale di questi processori. Per AMD il periodo è coinciso con il lancio delle soluzioni Fusion destinate a sistemi netbook e notebook entry level, appartenenti alla piattaforma Brazos.