Autonomy-HP, il Dipartimento di Giustizia USA prepara l'indagine

Autonomy-HP, il Dipartimento di Giustizia USA prepara l'indagine

Pronta a partire l'indagine sulle accuse di frode contabile che HP ha mosso ad Autonomy, dopo aver messo a bilancio una svalutazione di oltre 8 miliardi di dollari a seguito dell'acquisizione condotta nell'agosto del 2011

di pubblicata il , alle 12:24 nel canale Mercato
HP
 

Nella propria relazione di fine anno alla SEC, HP comunica che il Dipartimento di Giustizia USA ha avviato un'indagine sulle accuse di frode contabile mosse ad Autonomy da parte di HP che nel corso del mese di novembre avrebbe individuato alcune pratiche non corrette condotte dalla società inglese e volte a gonfiare a proprio vantaggio il valore dell'operazione di acquisizione avvenuta lo scorso anno. Con la pubblicazione degli ultimi risultati trimestrali HP ha infatti messo a bilancio una svalutazione di 8 miliardi di dollari sul valore della compagnia, acquisita nel corso del mese di agosto 2011 con un'operazione del valore di 11 miliardi di dollari.

Sulla documentazione del Dipartimento di Giustizia si legge: "HP ha fornito una serie di informazioni all'UK Serious Fraud Office, all'US Department of Justice e alla SEC legate a improprie pratiche contabili, mancate informazioni e rappresentazioni fuorvianti da parte di Autonomy avvenute in precedenza ed in connessione con l'acquisizione di Autonomy da parte di HP. Il 21 novembre 2012 i rappresentanti dell'US Department of Justice hanno notificato ad HP di aver aperto un'indagine relativa ad Autonomy. HP sta collaborando con le tre agenzie investigative".

Mike Lynch, CEO di Autonomy al momento dell'acquisizione, ha con fermezza negato le accuse sulla frode contabile e sulle comunicazioni fuorvianti fornite agli azionisti, aprendo inoltre un sito web atto a confutare le tesi sostenute da HP. Lynch sarebbe ora occupato a trattare con i precedenti clienti di Autonomy per organizzare le varie accuse che HP ha sollevato contro la compagnia ed il management. Lynch poggia le proprie posizioni sui differenti standard contabili tra le società statunitensi e le aziende con sede in altre parti del mondo (Autonomy ha sede nel Regno Unito).

Nel dettaglio HP accusa Autonomy di aver rappresentato in maniera fuorviante il fatturato proveniente dalle vendite di hardware a basso margine come vendite software. Nel passato Autonomy avrebbe venduto in perdita sistemi hardware ad alcuni clienti, i quali hanno però acconsentito a commercializzare alcuni prodotti di Autonomy. Queste operazioni sono state contabilizzate come spese di marketing e Lynch sostiene che hanno costituito meno del 2% del fatturato complessivo.

Secondo gli standard IFRS (International Financial Reporting Standards) emessi dall'International Accounting Standards Board, queste pratiche sono abbastanza comuni. Le realtà che operano in conformità degli standard IFRS possono, secondo determinate condizioni, riconoscere queste vendite come fatturato mentre per gli standard GAAP (Generally Accepted Accounting Principles,) di norma usati dalle aziende USA, la vendita deve essere completata prima che possa essere riconosciuta come fatturato.

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