Cisco taglia 6000 posti di lavoro

Cisco taglia 6000 posti di lavoro

L'azienda decide per un'ulteriore misura di riduzione della forza lavoro, la quarta in tre anni. Le prospettive di crescita sono buone, ma alcuni mercati emergenti potrebbero presentare qualche difficoltà

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Mercato
Cisco
 

La scorsa settimana Cisco ha annunciato i risultati del quarto trimestre fiscale 2014, registrando un fatturato di 12,36 miliardi di dollari e un utile netto di 2,25 miliardi di dollari. Fatturato appena in calo e utile piatto rispetto allo stesso trimestre di un anno fa sono risultati comunque superiori alle stime degli analisti che prevedevano un fatturato di 12,14 miliardi di dollari. Se si considera l'intero anno fiscale, Cisco registra un fatturato di 47,14 miliardi di dollari, in calo del 3% rispetto all'anno fiscale 2013 ed un utile per azione di 2,06 dollari, in crescita del 2%.

Parlando con gli analisti, il CEO di Cisco John Chambers ha sottolineato che l'azienda sta crescendo nelle aree più promettenti, come cloud, siucrezza e software. La compagnia continua però a fornteggiare un ambiente ostile nei mercati emergenti e ha avvertito che il business in queste zone potrebbe peggiorare nel corso dei prossimi trimestri.

L'azienda ha però comunicato un piano di riduzione della forza lavoro che prevede il taglio di 6000 posizioni: è solo l'ultima di questo genere di misure, che Cisco ha già adottato negli anni passati con il licenziamento di circa 8 mila persone. Chambers ha definito la misura come "limitata ristrutturazione" e non sono stati forniti ulteriori dettagli su come e quando verranno effettuati i tagli. Il CEO di Cisco ha poi aggiunto che il risparmio derivante dalla riduzione della forza lavoro verrà investito in progetti ad elevato potenziale di crescita, nell'ambito cloud, sicurezza e Internet of Everything.

Per via dell'operazione di ristrutturazione l'azienda si assumerà oneri per 700 milioni di dollari durante l'anno fiscale 2015, 350 milioni dei quali nel corso del primo trimestre dove il fatturato sarà piatto o in leggera crescita, ma con utili in calo. L'affermazione del paradigma di software defined networking, che sempre più aziende stanno abbracciando sfruttando apparati hardware a basso costo, sta rappresentando una sfida considerevole per Cisco che si trova nella situazione di adattarsi mantenendo però margini sufficienti da garantire buoni risultati.

8 Commenti
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alzatapugno18 Agosto 2014, 15:33 #1
beh ormai il mercato dei server è in crisi più o meno accentuata da almeno un paio d'anni...sempre più ambienti business viaggiano su smartphone e con essi vanno a farsi benedire i server, lo storage e il networking tradizionali...anche il cloud in ambito business e corporate viaggia ormai sempre più su smartphone...questo significa tempi sempre più duri per Cisco e colleghi (Brocade e Dell in primis). Appenderemo al chiodo le nostre CCNA
KuWa18 Agosto 2014, 19:39 #2
ma stai delirando? rileggi le cavolate che hai scritto please...
secondo me non hai manco idea di cosa sia il cloud..
massimo79m18 Agosto 2014, 20:26 #3
Originariamente inviato da: alzatapugno
sempre più ambienti business viaggiano su smartphone e con essi vanno a farsi benedire i server, lo storage e il networking tradizionali



si certo, le tue app, il tuo cloud, i tuoi web/ftp/mail li fanno girare su un tablet!
ma per favore!
The Whisperer in Darkness18 Agosto 2014, 21:49 #4
come si fa ad avere una CCNA senza sapere che lo smartphone, il tablet o qualunque altro device, DIPENDE dalla infrastruttura di rete e pertato DIPENDE da chi questa infrastruttura produce, mantiene e sviluppa.

Con la disoccupazione giovanile a livelli record, le qualifiche di alto livello prese in autonomia sono sempre più importanti per distinguere il candidato qualunque da una persona realmente motivata.

Tornando in topic, purtroppo nemmeno Cisco riesce a mantenere tutta la forza lavoro assunta, segno che la crisi non è passeggera ma strutturale. Ritengo che ormai sia inutile illudersi che la causa di questa ondata di licenziamenti siano i mutui subprime e capire che il modello attuale di società sta andando a farsi benedire.
songohan18 Agosto 2014, 22:13 #5
Originariamente inviato da: The Whisperer in Darkness
.... Ritengo che ormai sia inutile illudersi che la causa di questa ondata di licenziamenti siano i mutui subprime e capire che il modello attuale di società sta andando a farsi benedire.


A mio avviso non c'entra nulla il modello di società e bla bla.
Semplicemente, nuovi paesi e nuovi attori si affacciano sul mercato mettendo sul bancone della carne nuovi tagli a prezzi piu vantaggiosi.
C'è bisogno di una riduzione della forza lavoro per evitare guerre e destabilizzazioni.

Giulio.
loop58518 Agosto 2014, 23:04 #6
Originariamente inviato da: songohan
C'è bisogno di una riduzione della forza lavoro per evitare guerre e destabilizzazioni.

Giulio.

E si perchè così facendo si evitano guerre e destabilizzazioni. Se continua così facciamo come nel film "anarchia la notte del giudizio" altro che eviti guerre...
Obelix-it19 Agosto 2014, 10:54 #7
Originariamente inviato da: The Whisperer in Darkness
Tornando in topic, purtroppo nemmeno Cisco riesce a mantenere tutta la forza lavoro assunta, segno che la crisi non è passeggera ma strutturale.

Eh?? Guarda che ha un utile del 18%, segno che e' in salute. Perfino migliore delle preivisioni degli analisti. il problema e' che il mercato non e' piu' guidato dalle aziende, ma (appunto..) dagli analisti, che continuano nell'idiota idea che la crescita continua sia possibile. E oi pirla ,per seguirli, licenziano a tutto spiano, tanto...
Originariamente inviato da: The Whisperer in Darkness
Ritengo che ormai sia inutile illudersi che la causa di questa ondata di licenziamenti siano i mutui subprime e capire che il modello attuale di società sta andando a farsi benedire.

La causa dei licenziamenti e' lo spostamento della societa' dalla produzione alla finanza: quelli della finanza capiscono solo i numeretti sui loro video, se poi la gente perde il lavoro, mica problemi loro, basta guadagnare di piu'.. prova ne e' che Cisco taglia i dipendenti, ma non il costo finale delle apparecchiature (come succede sempre: basta guardare i costi di eppol o nike per accorgersi che potrebbero vendere allo stesso prezzo anche producendo in casa...)


Quando tutti sarano licenziati nel loro paese, vojo vede' chi comprera' i loro prodotti. Il problema ha gia' iniziato a manifestarsi, ma loro (inclusi i nostri, eh...) preferiscono credere che il modello 'crescita continua spostando lavoro all'estero dove costa un cazzo' funzionera' per sempre...

Io lubrifico il FAL e mi son spostato in campagna....
sinadex20 Agosto 2014, 14:50 #8
in pratica al posto del premio di produzione ti licenziano...

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