Due colossi farmaceutici interessati all'uso di Apple ResearchKit

Due colossi farmaceutici interessati all'uso di Apple ResearchKit

GlaxoSmithKline e Purdue Pharma stanno pensando di utilizzare il framework opensource di Apple per raccogliere dati per attività di ricerca e sviluppo e test clinici che potrebbero essere usati a scopi commerciali

di pubblicata il , alle 17:02 nel canale Mercato
Apple
 

Due grosse realtà del mondo farmaceutico, GlaxoSmithKline e Purdue Pharma, stanno cercando di implementare il framework ResearchKit di Apple in attività di testing clinico, ricerca e sviluppo. Fino ad ora l'uso di ResearchKit è stato limitato a studi scientifici di stampo non-profit, ma adesso i colossi del farmaco stanno iniziando a comprendere le potenzialità dello strumento e delle sue capacità di raccolta informazioni.

GlaxoSmithKline, per esempio, sta lavorando all'integrazione di ResearchKit in trial clinici che dovrebbero essere avviati nei prossimi mesi, mentre Purdue Pharma dovrebbe integrare il framework in un progetto di ricerca e sviluppo. GlaxoSmithKline e Purdue Pharma sono le prime due, e per ora le uniche, compagnie farmaceutiche che considerano l'impiego di ReseachKit come uno strumento utilizzabile nell'ambito delle attività di ricerca.

"Sappiamo che tutti questi cambiamenti nella tecnologia andranno ad avere un impatto anche sulla sanità, ma non sappiamo esattamente come. Le persone ne parlano da tempo, ma non sono ancora state in grado di immaginarsi come sfruttare questi dati e trarne vantaggio. Vediamo ResarchKit come una pietra miliare molto importante per spingere in avanti queste capacità" ha commentato Larry Pickett Jr, vicepresidente e Chief Information Officer di Purdue Pharma. Attualmente la società avrebbe deciso di usare la piattaforma senza ancor determinare se realizzare un app o quale tipo di dati raccogliere.

ResearchKit è una piattaforma open source annunciata da Apple lo scorso mese di marzo e offre, da un lato, la possibilità per gli utenti di sottoporsi volontariamente a test clinici e, dall'altro, la possibilità a ricercatori e sviluppatori di realizzare app per accedere alle risorse e ai sensori di iPhone e iPad e raccogliere le informazioni e i dati di tutti coloro i quali dovessero decidere di sottoporsi ai test. Se si pensa al volume di oltre 700 milioni di iPhone in circolazione, appare immediatamente evidente come i ricercatori possano potenzialmente accedere ad uno sterminato oceano di informazioni. Secondo una dichiarazione ufficiale rilasciata da Apple, pare che la piattaforma stia ora raccogliendo informazioni da oltre 75 mila partecipanti volontari.

1 Commenti
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randorama10 Luglio 2015, 21:04 #1
oddio... e pensare che la prima volta che giocando a plague, inc mi è apparso la news di "ICure" ho riso come un matto...

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