Fornitura di terre rare in surplus nel 2013 secondo Goldman Sachs
Le terre rare tornano al centro delle discussioni degli analisti, sebbene con toni più ottimistici per il futuro
di Alessandro Bordin pubblicata il 06 Maggio 2011, alle 11:45 nel canale MercatoSi torna a parlare di terre rare, ovvero quel gruppo di 17 elementi della tavola periodica che rivestono un ruolo chiave nella produzione di apparecchiature elettroniche. Supercoduttori, magneti, componenti per veicoli ibridi, batterie e altro ancora contengono al loro interno almeno uno di questi preziosi elementi e, considerando che si tratta di settori in continuo sviluppo, si evince l'importanza strategica a livello economico di chi può vantare sul proprio territorio miniere in grado di produrle.
Il tema è stato recentemente al centro di dibattiti, poiché la fornitura mondiale di terre rare è per il 90% in mano alla Cina. Consapevole di questa supremazia (ne abbiamo parlato in questa notizia), il governo cinese ha da tempo seguito una politica speciale per questo settore, nazionalizzando le miniere private e mettendo un tetto alle esportazioni, garantendosi implicitamente la libertà di fare il bello e il cattivo tempo in fatto di prezzi. Le aziende del mondo occidentale, attive nella produzione di apparecchiature elettroniche, si sono però mosse da tempo per uscire da questa sgradevole situazione di dipendenza.
Secondo Goldman Sachs, come riportato da Engadget, la situazione sembra essersi sbloccata al punto che le previsioni per il 2013 parlano addirittura di un surplus di fornitura, mentre sarà il 2015 l'anno in cui i prezzi potranno tornare a livelli calmierati. Il motivo è presto detto: lo sblocco della situazione è previsto in seguito all'apertura di nuove miniere in altre zone del mondo al di fuori della Cina, dopo specifiche indagini geologiche che hanno dimostrato come queste terre non siano poi così rare.
L'anno in corso quindi, secondo gli analisti, potrebbe essere l'ultimo in cui le terre rare saranno gravate da scarsa disponibilità e prezzi molto elevati. Con l'entrata a regime di nuove miniere, oltre a processi produttivi sempre più efficienti, si assisterà quindi a una sempre maggiore diffusione di terre rare. Sarà quindi interessante seguire l'argomento nei prossimi mesi, anche per eventuali contromosse della Cina.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infovoglio dire non ci voleva un analista per tirare questa conclusione,tutti andavano a prendere le suddette terre in cina per lo stesso motivo per cui ci hanno costruito le loro fabbriche di chip e cose cosi,perchè la manodopera cinese costa di meno PUNTO
quelle terre ci sono d'appertutto solo che fino ad adesso non gli conveniva estrarle,ma ora sono obbligati
hai scoperto l'acqua calda Goldie!
pertanto è costoso estrarli e molto molto molto inquinante. per questo lo si è lasciato fare ai cinesi.
secondo me possono continuare loro. e ogni aumento di prezzo è più che giustificato dal sacrificio ambientale che stanno facendo, o dal costo di eventuali *colossali* opere di bonifica che si renderanno necessarie in futuro.
PS: questi elementi sono molto impiegati nei magneti ad alta efficienza (che si usano nei motori delle nuove auto elettriche o negli alternatori dei mulini eolici) o nell'industria dei semiconduttori (quella dei computer e dell'elettronica, ma soprattutto quella dei pannelli fotovoltaici). altro che tecnologia verde..
pertanto è costoso estrarli e molto molto molto inquinante. per questo lo si è lasciato fare ai cinesi.
secondo me possono continuare loro. e ogni aumento di prezzo è più che giustificato dal sacrificio ambientale che stanno facendo, o dal costo di eventuali *colossali* opere di bonifica che si renderanno necessarie in futuro.
Guarda che esistono metodi estrattivi delle terre rare molto meno inquinanti rispetto a quelli in Cina.
In Cina esiste il problema perchè hanno puntato per anni ed anni sul tenere bassi i costi estrattivi per far fuori la concorrenza estera senza innovare sul processo estrattivo (la manodopera gli costa poco, le autorità chiudono un occhio sull'inquinamento ecc. eec.).
Ma ad esempio quelli di Molycorp intendono usare un processo estrattivo a ciclo chiuso che riutilizza acque, acidi e basi usati nel processo in modo da quasi azzerare la dispersione di essi nell'ambiente naturale.
Certo di loro ci si può fidare
il bello che non valutano altri fattori forse per loro insignificanti come il debito di diversi paesi sviluppati che aumenta e il potere di acquisto che si riduce
Già penso alla soddisfazione di venire a prendere per i fondelli quando sarà il momento di questo surplus
Certo questa è la mia analisi quindi può risultare troppo soggettiva
Questi analisti a forza di valutare solo introiti si prenderanno di quelle mazzate dalle nuove generazioni che sarà proprio divertente analizzare ehehe
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