Fornitura di terre rare in surplus nel 2013 secondo Goldman Sachs

Fornitura di terre rare in surplus nel 2013  secondo Goldman Sachs

Le terre rare tornano al centro delle discussioni degli analisti, sebbene con toni più ottimistici per il futuro

di pubblicata il , alle 11:45 nel canale Mercato
 

Si torna a parlare di terre rare, ovvero quel gruppo di 17 elementi della tavola periodica che rivestono un ruolo chiave nella produzione di apparecchiature elettroniche. Supercoduttori, magneti, componenti per veicoli ibridi, batterie e altro ancora contengono al loro interno almeno uno di questi preziosi elementi e, considerando che si tratta di settori in continuo sviluppo, si evince l'importanza strategica a livello economico di chi può vantare sul proprio territorio miniere in grado di produrle.

Terre rare

Il tema è stato recentemente al centro di dibattiti, poiché la fornitura mondiale di terre rare è per il 90% in mano alla Cina. Consapevole di questa supremazia (ne abbiamo parlato in questa notizia), il governo cinese ha da tempo seguito una politica speciale per questo settore, nazionalizzando le miniere private e mettendo un tetto alle esportazioni, garantendosi implicitamente la libertà di fare il bello e il cattivo tempo in fatto di prezzi. Le aziende del mondo occidentale, attive nella produzione di apparecchiature elettroniche, si sono però mosse da tempo per uscire da questa sgradevole situazione di dipendenza.

Secondo Goldman Sachs, come riportato da Engadget, la situazione sembra essersi sbloccata al punto che le previsioni per il 2013 parlano addirittura di un surplus di fornitura, mentre sarà il 2015 l'anno in cui i prezzi potranno tornare a livelli calmierati. Il motivo è presto detto: lo sblocco della situazione è previsto in seguito all'apertura di nuove miniere in altre zone del mondo al di fuori della Cina, dopo specifiche indagini geologiche che hanno dimostrato come queste terre non siano poi così rare.

L'anno in corso quindi, secondo gli analisti, potrebbe essere l'ultimo in cui le terre rare saranno gravate da scarsa disponibilità e prezzi molto elevati. Con l'entrata a regime di nuove miniere, oltre a processi produttivi sempre più efficienti, si assisterà quindi a una sempre maggiore diffusione di terre rare. Sarà quindi interessante seguire l'argomento nei prossimi mesi, anche per eventuali contromosse della Cina.

9 Commenti
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fdl8806 Maggio 2011, 12:08 #1
evidentemente hanno tirato troppo la corda ed ora ne pagheranno le conseguenze...d'altronde la cina non è l'opec (che comunque sta bene attenta a non tirare troppo la corda)
imayoda06 Maggio 2011, 13:30 #2
heheh.. certo.. goldman sachs.. gli stessi che nel 2008 furono salvati dal abisso delle loro malefatte.. sì sì
piererentolo06 Maggio 2011, 13:44 #3
Fossi nella Cina dopo questa notizia farei un bel x100 ai prezzi, in modo da guadagnare bene quest'anno
Stappern06 Maggio 2011, 14:23 #4
ancora che le chiamano terre rare

voglio dire non ci voleva un analista per tirare questa conclusione,tutti andavano a prendere le suddette terre in cina per lo stesso motivo per cui ci hanno costruito le loro fabbriche di chip e cose cosi,perchè la manodopera cinese costa di meno PUNTO

quelle terre ci sono d'appertutto solo che fino ad adesso non gli conveniva estrarle,ma ora sono obbligati

hai scoperto l'acqua calda Goldie!
v1nline06 Maggio 2011, 15:09 #5
non sono elementi rari, ma rarefatti. infatti non sono presenti in giacimenti concentrati facili da sfruttare ma sono sparpagliati dovunque.
pertanto è costoso estrarli e molto molto molto inquinante. per questo lo si è lasciato fare ai cinesi.
secondo me possono continuare loro. e ogni aumento di prezzo è più che giustificato dal sacrificio ambientale che stanno facendo, o dal costo di eventuali *colossali* opere di bonifica che si renderanno necessarie in futuro.

PS: questi elementi sono molto impiegati nei magneti ad alta efficienza (che si usano nei motori delle nuove auto elettriche o negli alternatori dei mulini eolici) o nell'industria dei semiconduttori (quella dei computer e dell'elettronica, ma soprattutto quella dei pannelli fotovoltaici). altro che tecnologia verde..
freeeak06 Maggio 2011, 16:04 #6
ma goldman vuole far abbassare i prezzi per comprare poi?
Fabrix777707 Maggio 2011, 01:24 #7
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LMCH07 Maggio 2011, 05:20 #8
Originariamente inviato da: v1nline
non sono elementi rari, ma rarefatti. infatti non sono presenti in giacimenti concentrati facili da sfruttare ma sono sparpagliati dovunque.
pertanto è costoso estrarli e molto molto molto inquinante. per questo lo si è lasciato fare ai cinesi.
secondo me possono continuare loro. e ogni aumento di prezzo è più che giustificato dal sacrificio ambientale che stanno facendo, o dal costo di eventuali *colossali* opere di bonifica che si renderanno necessarie in futuro.


Guarda che esistono metodi estrattivi delle terre rare molto meno inquinanti rispetto a quelli in Cina.

In Cina esiste il problema perchè hanno puntato per anni ed anni sul tenere bassi i costi estrattivi per far fuori la concorrenza estera senza innovare sul processo estrattivo (la manodopera gli costa poco, le autorità chiudono un occhio sull'inquinamento ecc. eec.).

Ma ad esempio quelli di Molycorp intendono usare un processo estrattivo a ciclo chiuso che riutilizza acque, acidi e basi usati nel processo in modo da quasi azzerare la dispersione di essi nell'ambiente naturale.
Stargazer08 Maggio 2011, 19:54 #9
Originariamente inviato da: imayoda
heheh.. certo.. goldman sachs.. gli stessi che nel 2008 furono salvati dal abisso delle loro malefatte.. sì sì

Certo di loro ci si può fidare
il bello che non valutano altri fattori forse per loro insignificanti come il debito di diversi paesi sviluppati che aumenta e il potere di acquisto che si riduce

Già penso alla soddisfazione di venire a prendere per i fondelli quando sarà il momento di questo surplus

Certo questa è la mia analisi quindi può risultare troppo soggettiva

Questi analisti a forza di valutare solo introiti si prenderanno di quelle mazzate dalle nuove generazioni che sarà proprio divertente analizzare ehehe

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