GoPro abbandona il mercato dei droni: difficoltà a fare utili

GoPro abbandona il mercato dei droni: difficoltà a fare utili

Karma sarà l'ultimo drone della compagnia, venduto fino ad esaurimento scorte. La società ha inoltre annunciato un piano di taglio del personale per ridurre i costi operativi

di pubblicata il , alle 11:41 nel canale Mercato
KarmaGoPro
 

GoPro atterra e non decolla più: la società ha annunciato nel corso della giornata di ieri l'uscita dal mercato dei droni, ammettendo la difficoltà di riuscire a generare utile in un mercato "estremamente competitivo". La decisione è stata ufficializzata e resa pubblica durante la presentazione del rendiconto trimestrale nel corso della giornata di ieri, con la società che ha registrato un fatturato di 340 milioni di dollari durante il trimestre di fine anno, quello delle festività natalizie: un risultato sensibilmente inferiore alla previsione, già molto cauta, di 470 milioni di dollari e che rappresenta il peggior ultimo trimestre di GoPro da quando la società si è quotata in borsa nel 2014.

Karma sarà l'ultimo drone ad essere prodotto e venduto dalla società: presentato per la prima volta nel corso del 2016 e proposto ad un prezzo di 799 dollari, si è dimostrato in un secondo momento un prodotto incompleto e costoso, e poco dopo la messa in commercio è stato oggetto di una campagna di richiamo per alcuni problemi di perdita di potenza.

GoPro ha dichiarato che nonostante Karma sia riuscito a raggiungere il secondo posto nel mercato tra i dispositivi della sua fascia di prezzo, i margini sono risicati in un mercato estremamente competitivo. In altre parole: se ne vendono pochi e sui pochi venduti si guadagna poco. La società ha inoltre osservato che le nuove regolamentazioni in Europa e in USA avranno l'effetto di ridurre ulteriormente il total addressable market. "Questi fattori rendono il mercato aereo insostenibile, e GoPro uscirà da questo mercato dopo aver esaurito le scorte di Karma. GoPro continuerà a fornire servizio e supporto ai clienti Karma" ha dichiarato la società.

Il CEO Nicholas Woodman, il cui salario è stato ridotto ad 1 dollaro, ha dicharato che GoPro è impegnata a rivitalizzare il suo giro d'affari nel corso del 2018 e che la roadmap hardware e software assieme ad una riduzione dei costi operativi potrà consentire alla società di tornare all'utile e alla crescita nella seconda metà dell'anno. Per "riduzione dei costi operativi" si intende, come spesso accade in questo frangente, un taglio della forza lavoro attorno alle 300 unità: la società ha infatti dichiarato che il numero totale di dipendenti passerà dagli attuali 1254 a meno di mille, per un costo di ristrutturazione che si aggirerà sui 10 milioni di dollari.

La notizia dei licenziamenti era attesa e già circolata come indiscrezione la scorsa settimana. Si tratta della quarta misura di taglio del personale che la società effettua dal 2016. Infine nella speranza di spingere le vendite dell'action cam Hero 6 Black, GoPro ha annunciato un taglio di prezzo da 499 a 399 dollari.

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