I CEO della tecnologia in pressing su Obama per la riforma dell'intelligence

I CEO della tecnologia in pressing su Obama per la riforma dell'intelligence

L'incontro tra il Presidente USA e gli executive del mondo tecnologico ha avuto come argomento di confronto le attività delle agenzie di intelligence. Sottolineata l'urgenza di una riforma

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Mercato
 

L'incontro che il Presidente Obama ha avuto nel corso della giornata di ieri con un nutrito gruppo di executive del mondo tecnologico è stato lo scenario di un dibattito sulle attività di sorveglianza, sebbene la Casa Bianca avrebbe voluto orientare il discorso sull'iniziativa Healthcare.gov. "Non succederà, stiamo parlando dell'NSA" avrebbe risposto uno degli executive. L'unica novità relativa ad Healthcare.gov è la nomina a responsabile di Kurt DelBene, precedentemente executive Microsoft.

Si tratta di un continuum con i precedenti tentativi di indurre l'amministrazione Obama ad accelerare una riforma dell'intelligence: Yahoo, Google, Apple, Microsoft, Facebook e altre realtà tecnologiche hanno firmato petizioni contro le pratiche dell'NSA e la scorsa settimana una coalizione di realtà tecnologiche ha inviato una lettera aperta alla Casa Bianca chiedendo un cambiamento.

Il Presidente Obama ha tentato di avviare l'incontro con qualche battuta di spirito chiedendo a Reed Hastings, CEO di Netflix, qualche anticipazione sulla seconda stagione del thriller politico House of Cards. Hastings ha prontamente risposto offrendo al Presidente un piccolo cameo.

Ciò che ancora non è stato pubblicamente divulgato è il modo in cui il Presidente Obama abbia risposto ai problemi legati alle attività dell'NSA o cosa sia stato discusso nello specifico. La Casa Bianca ha rilasciato una nota dopo l'incontro affermando di "considerare i loro input così come l'input degli altri stakeholder per la finalizzazione della revisione del programma di intelligence".

Le compagnie coinvolte hanno rilasciato nel frattempo una dichiarazione congiunta: "Abbiamo apprezzato l'opportunità di condividere direttamente con il Presidente i nostri principi sulle attività di sorveglianza del governo, che abbiamo pubblicato la scorsa settimana, e lo abbiamo spinto a muoversi con decisione sulla riforma". Entro la fine dell'anno l'amministrazione Obama, in collaborazione con un gruppo esterno, avrà concluso le indagini sulle modalità in cui l'NSA e altre agenzie di intelligence potranno essere riformate senza minare gli interessi della sicurezza nazionale.

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