Il mercato dei PC perde oltre il 10% nei primi 3 mesi del 2013
Spostamento della domanda verso tablet e smartphone, difficoltà economiche internazionali e successo non pari alle aspettative per Windows 8. Queste le dinamiche che hanno portato le vendite dei PC al più netto calo trimestrale da molti anni a questa parte, forte soprattutto nel settore consumer
di Paolo Corsini pubblicata il 11 Aprile 2013, alle 12:31 nel canale MercatoWindowsMicrosoft
Tanto IDC come Gartner hanno pubblicato, nella giornata di ieri, il resoconto nell'andamento delle vendite di sistemi PC registrato nel corso dei primi 3 mesi del 2013. I dati sono tutt'altro che incoraggianti, in quanto per entrambe il calo registrato rispetto allo stesso periodo dell'anno 2012 è superiore al 10%. IDC si posiziona su un -13,9% mentre Gartner un calo dell'11,2%. I due istituti di ricerca avevano fornito stime di un calo trimestrale, più contenuto rispetto a quanto poi effettivamente registrato nel periodo.
La dinamica di mercato è, a livello macroeconomico, molto chiara: smartphone e tablet hanno eroso parte del mercato dei PC andando a colpire duramente sulle soluzioni netbook, i PC di più ridotte dimensioni che negli ultimi anni hanno generato notevoli volumi di vendita complessivi. Le vendite di PC tradizionali hanno potuto solo in parte colmare l'uscita di scena dei netbook, a motivo del crescente interesse da parte dei consumatori verso soluzioni mobile quali i tablet che del resto nel corso di tutto il 2012 hanno visto le vendite impennarsi.
I produttori di personal computer hanno cercato di intervenire contro questa tendenza di mercato usando varie strategie. La prima è la diffusione di sistemi di più ridotte dimensioni e peso, con gli Ultrabook a rappresentare la principale manifestazione. Si tratta di modelli sicuramente appetibili e interessanti che soffrono però di un costo medio ancora troppo elevato per essere appetibile al vasto pubblico.
La seconda è basata sul sistema operativo Windows 8, non ancora in grado di trainare le vendite così come inizialmente atteso in quanto percepito dagli utenti come una proposta ancora troppo complessa rispetto alla apparente superiore semplicità di Windows 7. Non dobbiamo inoltre dimenticare come quest'ultimo sistema operativo abbia avuto una diffusione molto elevata e un feedback di generale soddisfazione da parte degli utenti, al contrario di quanto avvenuto in precedenza con Windows Vista dal quale più o meno tutti gli utenti si sono rapidamente allontanati. La solidità di Windows 7, detto in altro modo, non spinge i consumatori verso un aggiornamento del sistema a Windows 8.
La terza, non meno importante, è legata al complesso e difficile andamento economico internazionale con alcune regioni che vedono le spese dei consumatori in generale contrazione. Molti di questi hanno a disposizione un budget da dedicare ad acquisti tecnologici e preferiscono rivolgersi a smartphone oppure tablet, continuando a mantenere il proprio PC per il quale viene a mancare una forte spinta verso l'aggiornamento.
Gartner evidenzia un dato interessante: è la domanda di sistemi PC per il mercato consumer ad essere calata sensibilmente ma questa dinamica non si è verificata nel mercato delle soluzioni professionali, che invece crescono con tasso positivo spinte dalla domanda di nuovi sistemi nelle aziende. Non dobbiamo tuttavia dimenticare come negli ultimi anni sia stato proprio il settore professionale quello che ha maggiormente impattato in negativo sulle vendite di PC, complice la crisi economica internazionale che ha limitato i budget delle aziende per spese nel settore IT.
38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPercio e' naturale che gli acquisti in tempo di crisi non si rivolgano all'aggiornamento di pc o portatile che sia, dal momento che fa tutto quello che serve, e che cambiarlo costerebbe un bel po, ma magari a prodotti che consentono cose diverse (tablet con touchscreen, ad esempio), e che costano anche di meno di un pc.
Ecco tutto. Si svegliassero ad introdurre innovazione (basti pensare Intel che ancora non supporta usb3 nativamente su tutti i suoi chipset) poi forse venderanno.
Discorso analogo per le schede video
veramente viene supportato nativamente da tutti i chipset della generazione attuale sia desktop che notebook
Molti comprano tablet perchè sono più maneggevoli di un pc e più rapidi, non si incasinano facilmente (anche se questo è spesso colpa dell'utente), non richiedono antivirus, insomma hanno molti vantaggi e non ultimo, "fanno figo".
Se a parità di prezzo chiedessero alla gente se preferiscono un netbook da 10" o un tablet da 10" (tanto per rimanere sulle stesse dimensioni di display) otterrebbero una percentuale molto alta di tablet, nonostante il pc sia più flessibile ma per le ragioni suddette la scelta è ovvia.
Insomma è chiaro che se tutti usano il pc solo per andare su FB, leggere la posta e visitare 4 siti un tablet è ottimo, il pc invece serve a chi lavora
Forse si tratta di tirar fuori innovazioni, a livello sw soprattutto, che possano spingere la massa all'acquisto di un PC desktop/mobile più potente per sostituire quello "vecchio".
Quello che hanno fatto negli ultimi anni è affiancargli lo smartphone ed il tablet con il quale oggi svolgono molte delle funzioni che un tempo richiedevano il PC.
Che sia l'inizio della fine dell'Impero "Wintel" che ha dominato per anni?
Che sia l'inizio della fine dell'Impero "Wintel" che ha dominato per anni?
Piu' che wintel, windows. Intel continua a rimanere il leader indiscusso nel settore CPU desktop e mobile.
Non nel settore dei tablet e degli smartphone. Presto questi supereranno di numero i PC.
Io non considererei ancora morto il pc (desktop e notebook) tradizionale. Tutta la parte professionale continuera' a usare il pc. Senza contare gli utenti retrogradi e talebani (tipo il sottoscritto) che dei "device" continuera' a considerarli solo per lo svago o poco piu'.
I gadget "sfiziosi" magari da sfoggiare in pubblico, quali sono i tablet al momento però, da che mondo è mondo si sa che resistono alle crisi economiche. Non è difficile immaginare che chi non vuole acquistare il PC nuovo perché quello vecchio funziona e non gli va di spenderci sopra, "stranamente" abbia i soldi per un nuovo tablet.
Vedremo una volta scaduto l'effetto novità/moda. Non è che di punto in bianco la gente abbia acquisito necessità di informatica mobile. Per quello c'erano già i notebook/netbook.
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