Il mercato ICT italiano mostra segnali di ripresa

Il mercato ICT italiano mostra segnali di ripresa

SIRMI pubblica i consueti aggiornamenti sull'andamento del mercato digitale italiano. Il settore ICT ha chiuso il secondo trimestre dell'anno con un +0,8%. Le consegne dei PC desktop e tablet continuano a mostrare segnali di flessione, ottengono risultati migliori Workstation, Thin Client e Server.

di pubblicata il , alle 14:31 nel canale Mercato
AMDIntel
 

SIRMI, società di consulenza e di ricerche di mercato, ha pubblicato i dati sull'andamento del mercato ICT italiano, aggiornati al secondo trimestre del 2016. Il rapporto di SIRMI si apre con un dato incoraggiante, ovvero una crescita complessiva pari al +0,8% (valore totale del comparto IT + TLC) rispetto allo stesso trimestre del 2015 e un'inversione di tendenza al primo trimestre dell'anno. La spesa totale end user è stata quantificata in 13,55 miliardi di euro.

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Andamento mercato ICT in Italia nel secondo trimestre 2016

Entrando più nel merito dei singoli comparti, si evidenziano trend non univoci delle singole componenti del settore informatico. Mentre l'hardware e i servizi di gestione crescono rispettivamente del +1,6% e del +4,1%, software e servizi di sviluppo registrano un calo del -0,2% e -1,5%. Trend contrastanti anche per quanto riguarda il settore telecomunicazioni in cui il mobile cresce del +1,4%, mentre il fisso registra una contrazione pari a -0,8%.

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Andamento del mercato PC Client in Italia nel secondo trimestre 2016

Anche se la crescita complessiva del settore ICT italiano rappresenta un segnale positivo, non mancano alcune criticità, frutto di dinamiche che interessano il nostro Paese ma, più in generale, buona parte dei cosiddetti mercati maturi.

Analizzando, nello specifico, il mercato dei PC client emerge il marcato calo dei desktop (-14,3%) e notebook consumer (-14,7%). Altra tipologia di prodotto in flessione è rappresentato dai tablet (-8,7%), ai quali sempre più utenti preferiscono i dispositivi 2-in-1. A far meglio sono i desktop destinati all'utenza professionale, i PC Workstation e i Thin Client, tutti in crescita con percentuali pari al 2%, 9,1% e 13% rispettivamente. Più contenuto rispetto ai modelli consumer il calo dei notebook professionali (-0,7%). 

Capitolo a parte per i server che hanno prodotto un fatturato totale di 133 milioni di euro. 95,7 milioni di euro sono riconducibili ai server basati sulle tecnologie Intel e AMD, un fatturato incrementato del +15,5% rispetto allo stesso trimestre 2015. La restante parte, 37,3 milioni di euro, è prodotta dai server basati su altre tecnologie (sistemi mainframe, unix e proprietari) che registrano un trend in calo del -7,3% rispetto al Q2 2015.

L'analisi di SIRMI si conclude con un dato relativo al settore storage, caratterizzato da un andamento sostanzialmente piatto rispetto all'analogo trimestre 2015 (-0,01%). Il fatturato complessivo è pari a 109,95 milioni di euro, la componente software è in crescita (+1,6%) mentre quella hardware registra una contrazione del -2,8%.

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