In calo le vendite di netbook ma bene quelle di server
Forte contrazione nelle vendite di soluzioni netbook nel corso del 2011, sopravanzate dai tablet. Per Intel lo scenario rimane in ogni caso positivo, forte della crescente domanda per sistemi destinati al cloud computing
di Paolo Corsini pubblicata il 23 Dicembre 2011, alle 17:21 nel canale MercatoIntel
La più recente analisi iSuppli del mercato dei processori, riferita al terzo trimestre 2011, permette di evidenziare alcune interessanti dinamiche che stanno caratterizzando l'operato di Intel, principale produttore mondiale.
Nel terzo trimestre dell'anno in corso Intel ha totalizzato una quota di mercato dell'83,7%, in crescita dell'1,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,8% prendendo quale riferimento lo stesso periodo dello scorso anno. AMD è al secondo posto con il 10,2% del totale, in calo dello 0,3% su base trimestrale e dell'1,2% su quella annuale. Le altre aziende presenti nel settore chiudono il quadro con il 6,1% del totale, in calo sia su base trimestrale sia prendendo il riferimento annuale.
Evidente il declino nelle vendite delle soluzioni netbook, vero e proprio best seller del mercato nel corso degli ultimi anni grazie al costo d'acquisto molto contenuto. Nel corso del 2011 il mercato è previsto totalizzare vendite per 21,4 milioni di pezzi, in calo del 33,5% rispetto ai 32 milioni del 2010. Il trend di contrazione è costante per gli anni a venire: per il 2015 le stime prevedono un volume di vendita che diminuirà sino a 13,4 milioni di unità.
Non sorprende quindi vedere un calo del 32% nel fatturato generato dalle vendite delle soluzioni Atom, sia processori sia chipset a questi abbinati, rispetto allo stesso periodo del 2010. A bilanciare questa contrazione troviamo per Intel le vendite di CPU destinate a sistemi server, largamente utilizzate all'interno di soluzioni destinate al cloud computing.
E' la diffusione di soluzioni mobile, tablet e smartphone in testa, a richiedere elevati investimenti in infrastrutture di cloud computing; le stime a riguardo prevedono un fatturato consumer e enterprise legato al cloud computing che salirà sino a 110 miliardi di dollari nel 2015, contro i 23 miliardi di dollari del 2010.
Intel, pertanto, continuerà secondo iSuppli a sviluppare il proprio business puntando sulle soluzioni server di fascia alta, affiancando a queste le vendite sostenute per sistemi mobile. Quello che resta ancora da valutare è l'impatto sulle vendite generato dalle difficoltà produttive nel settore degli hard disk, fortemente colpito dalle inondazioni verificatesi negli scorsi mesi in Thailandia. Si prevede che nel corso del primo trimestre 2012 le vendite totali saranno pari a 84,2 milioni di PC, in calo rispetto alle iniziali stime di 88 milioni di pezzi.
20 Commenti
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Ci vorrebbero dei netbook x86 a 150 €, oppure autonomie intorno alle 10 ore.
Fatemi un 10" con autonomia di 10+ ore reali, da 1Kg con SSD e sarà mio. Prestazioni si beh necessarie un po' più dell'attuale ma non è, almeno per me, la vera mancanza.
NON INNOVANO volontariamente, hanno decretato la "morte" dei netbook. Si son resi conto che un prodotto di fascia bassa per molti utenti ha sostituito il PC provocandone un emorragia di vendite. Adesso puntano agli ultrabook e faranno sparire i netbook. Buon Natale
NON INNOVANO volontariamente, hanno decretato la "morte" dei netbook. Si son resi conto che un prodotto di fascia bassa per molti utenti ha sostituito il PC provocandone un emorragia di vendite. Adesso puntano agli ultrabook e faranno sparire i netbook. Buon Natale
Speriamo che AMD e VIA si buttino di più su un settore in cui Intel innova poco; se inventassero un emulatore che emula istruzioni x86 su ARM che non perde troppa velocità rispetto all'esecuzione su una CPU fisica (anche un terzo va bene), magari qualcuno è incentivato e magari installa Windows XP (se ha la licenza, ovviamente) su una VM: tanto se non devi andare su Internet (ci vai con Linux) si può alleggerire con n-Lite e basta anche la potenza di un Pentium 2 200 per usare software di base, che magari non esistono per Linux, ma che possono servire per motivi didattici.
Il mio
netbook Samsung n150 lo pagai 199 euro.In triple boot ho Win Xp,Blackbuntu e Android Ice Cream
Chi ha bisogno di un tablet?
Io no di sicuro!
Io sto ancora usando un eeepc 1000H di più di due anni fa e funge perfettamente al suo scopo (internet, muletto download, divx, cose in mobilità, etc...)
Un notebook normale diventa obsoleto già dopo due anni o anche meno se uno lo usa per fare giochi.
Ovvio che occorreva un pò di riorganizzazione sui prodotti. Basta pensare che nel 2009 la Samsung aveva a listino una decina di modelli diversi, ma in pratica tutti uguali come hardware e che si differenziavano solo sull'estetica e sulla durata della batteria.
Secondo me è sbagliato anche archiviarli. Basta che ogni produttore ne tenga a listino uno o due modelli, magari uno a 10'' e uno a 12'', con discrete caratteristiche e prezzo sempre dai circa 200 ai circa 400.
La loro sparizione sarebbe un pericolo per noi consumatori. Ricordiamoci che prima dell'avvento dell'eeepc se uno voleva una macchinetta leggera e portatile doveva sganciare 2000 euro per un superfigo Sony o di quell'altra marca che non ricordo.
L'eeepc ha dato alla massa la portabilità estrema che prima era privilegio solo di qualche top manager.
Io sto ancora usando un eeepc 1000H di più di due anni fa e funge perfettamente al suo scopo (internet, muletto download, divx, cose in mobilità, etc...)
Un notebook normale diventa obsoleto già dopo due anni o anche meno se uno lo usa per fare giochi.
Ovvio che occorreva un pò di riorganizzazione sui prodotti. Basta pensare che nel 2009 la Samsung aveva a listino una decina di modelli diversi, ma in pratica tutti uguali come hardware e che si differenziavano solo sull'estetica e sulla durata della batteria.
Secondo me è sbagliato anche archiviarli. Basta che ogni produttore ne tenga a listino uno o due modelli, magari uno a 10'' e uno a 12'', con discrete caratteristiche e prezzo sempre dai circa 200 ai circa 400.
La loro sparizione sarebbe un pericolo per noi consumatori. Ricordiamoci che prima dell'avvento dell'eeepc se uno voleva una macchinetta leggera e portatile doveva sganciare 2000 euro per un superfigo Sony o di quell'altra marca che non ricordo.
L'eeepc ha dato alla massa la portabilità estrema che prima era privilegio solo di qualche top manager.
In realtà ci sono ancora buoni margini di espansione: supponiamo che una famiglia voglia regalare un PC da pochi soldi al figlio che non ha pretese computazionali: che cosa fa? Gli regala un netbook.
In teoria gli potrebbe regalare un tablet 7" da 150 € e una tastiera blutooth da 20 €, però non è la stessa cosa, perché il tablet non esegue software per x86, dato che ha una CPU ARM (i tablet x86 sono più costosi).
I pc fissi uno se li teneva 10-15 anni, invece con 150 euro all' anno aggiorni il sistema se ci sono novità sostanziali.
In teoria gli potrebbe regalare un tablet 7" da 150 € e una tastiera blutooth da 20 €, però non è la stessa cosa, perché il tablet non esegue software per x86, dato che ha una CPU ARM (i tablet x86 sono più costosi).
Che puntualmente lo lascia a prendere polvere perchè non ci gira Skyrim..
Per i giochi ci sono le console, sprattutto per i ragazzi giovani.
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