In contrazione il mercato PC per il 2009

In contrazione il mercato PC per il 2009

IDC e Gartner, con proporzioni differenti, tratteggiano un 2009 difficoltoso per il mercato PC

di pubblicata il , alle 16:07 nel canale Mercato
 
28 Commenti
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medicina06 Marzo 2009, 17:33 #11
Originariamente inviato da: Stargazer
Che il venditore con la scusa della crisi alza il prezzo e guadagna uguale a prima


No se ci sono altri nella sua stessa situazione costretti a vendere per guadagnare qualcosa, anche se è un bene indispensabile...
share_it06 Marzo 2009, 17:39 #12
Mai sentito parlare di decrescita felice?
medicina06 Marzo 2009, 17:40 #13
Originariamente inviato da: LZar
Insomma, va bene sottolineare la situazione di crisi, ma certe affermazioni andrebbero anche pesate e valutate attentamente, altrimenti si rischia di complicare ulteriormente la situazione.


Quindi riportare entrambe le stime non è sbagliato. Poi eventualmente, se ci sono delle scelte importanti da fare, varrà la pena di andare a consultare in dettaglio questi studi e validarne l'attendibilità...
SwatMaster06 Marzo 2009, 17:42 #14
Originariamente inviato da: rmarango
Non capisco perche' dovremmo fare come gli struzzi...anche perche' ci sono mercati tecnologici che vanno ancora alla grande nonostante la crisi.
Per esempio nel settore p.c. , il mercato e' decisamente in flessione sui desktop mentre per i laptop o notebook mi risulta ci sia ancora una buona tenuta di vendite.


Cosa che non capisco, tra l'altro, visto che con 300€ ti fai un signor desktop.
LZar06 Marzo 2009, 17:52 #15
Originariamente inviato da: medicina
Quindi riportare entrambe le stime non è sbagliato. Poi eventualmente, se ci sono delle scelte importanti da fare, varrà la pena di andare a consultare in dettaglio questi studi e validarne l'attendibilità...


Giustissimo.

Riportare entrambe le stime non è sbagliato. Ma una delle due stime sicuramente lo è (O magari tutte e due )

Il problema è che le "scelte importanti da fare" non sempre vengono fatte da chi ha la capacità di "consultare in dettaglio questi studi e validarne l'attendibilità". Il mercato è grande ed i protagonisti non sono solo le grandi società finanziare che quando decidono dove investire hanno fior di mezzi per prendere una decisione. Ci sono anche i piccoli risparmiatori che magari vendono le azioni di Intel / AMD / NVidia .... per comprarsi altro e poi magari restano fregati.

Comunque sono d'accordo con te che tra non avere informazione e d averne troppa, meglio comunque la seconda opzione.
Nemesis206 Marzo 2009, 18:16 #16
Io intendevo solo dire che, nella realtà che conosco, la sfiducia dettata dal clima generale stà facendo sì che anche chi potrebbe permettersi di investire e crescere, dando lavoro perchè alla fine questo è quello che conta per la ricchezza complessiva della società, non lo fa perchè spaventato.

Certo, và detto che c'è crisi e che c'è difficoltà, ma se non stessimo sempre lì a fustigarci moralmente con un pò di orgoglio e un pò di sacrifici qualcosa per tirarci fuori potremmo farlo. Chi ha stipendo fisso pubblico o stipendio elevato e mette in banca perchè il momento è di crisi, stà nuocendo al mercato... questo nel piccolo quello che volevo dire.

Un pò di speranza, altrimenti domani o ci fuciliamo tutti o facciamo una rivolta.
Stargazer06 Marzo 2009, 19:09 #17
Originariamente inviato da: LZar
CUT
Insomma, va bene sottolineare la situazione di crisi, ma certe affermazioni andrebbero anche pesate e valutate attentamente, altrimenti si rischia di complicare ulteriormente la situazione.

E' la solita tattica della paura solo che se in eccesso è più controproducente che altro
ad esempio i giornali ci vanno pesante nei titoli
http://finanza.repubblica.it/News_D...;codnews=207428
analizzando la frase però ha poco senso dire chi fallirà per primo
l'islanda è già fallita, il messico non è lontano, l'ungheria idem se non erro
risultato la gente poco informata (per no ndire ehm ignorante) ha paura e l'effetto è dirompente
Notturnia06 Marzo 2009, 20:02 #18
si dovrebbe smettere di dire che stiamo morendo tutti.. perchè dirlo ogni giorno non fa altro che peggiorare il tutto..

la crisi c'è perchè ci hanno detto che c'è la crisi.. e fino a che si insisterà sulla cosa non se ne vedrà la fine..

lavoro ci sarebbe se le banche non avessero paura di presare i soldi etc..

ho già assisitito alla liquidazione di 2 ditte e il fallimento di altre 3 in un mese per colpa delle banche che hanno tolto i fidi..

la paura della crisi sta facendo fallire le ditte.. quindi sempre più gente ha meno soldi da spendere.. e questo riduce i consumi.. e fa fallire altre ditte.. etc..

se i giornali e i tg la smettessero per un po' di martellare su questa cosa sarebbe meglio..

per assurdo ho clienti che hanno lavoro ma non hanno i finanziamenti delle banche per comprare la materia prima e stanno andando in cassa integrazione aspettando che gli si dia due soldi per produrre merce venduta...

alex nod06 Marzo 2009, 22:51 #19
"se non parliamo più della peste, nessuno morirà più di peste"- Venezia, 1628

3 anni dopo la popolazione morta era il 35%...

pensate che le enormi masse di denaro in questione o l'inclinazione a investire daparte dei grandi gruppi dipenda dai titoli dei giornali? veramente? secondo voi la general motors, un colosso che ha un fatturato comparabile a una nazione, fallirà perchè i tg sono pessimisti? siete un po troppo ottimisti, ragazzi belli...
medicina06 Marzo 2009, 23:19 #20
Originariamente inviato da: LZar
Il problema è che le "scelte importanti da fare" non sempre vengono fatte da chi ha la capacità di "consultare in dettaglio questi studi e validarne l'attendibilità". Il mercato è grande ed i protagonisti non sono solo le grandi società finanziare che quando decidono dove investire hanno fior di mezzi per prendere una decisione. Ci sono anche i piccoli risparmiatori che magari vendono le azioni di Intel / AMD / NVidia .... per comprarsi altro e poi magari restano fregati.

Comunque sono d'accordo con te che tra non avere informazione e d averne troppa, meglio comunque la seconda opzione.


Io non ho bisogno di andare ad approfondire quegli studi, ma se chi ha qualcosa di cui curarsi prendesse delle decisioni di rilievo solo dopo aver letto due numeri in una notizia così marginale, potrebbe trarre da ciò le conseguenze della sua incompetenza. Bisogna sempre cercare di verificare le informazioni che si ricevono, vale per tutti e per qualsiasi cosa.

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