In contrazione il mercato PC per il 2009
IDC e Gartner, con proporzioni differenti, tratteggiano un 2009 difficoltoso per il mercato PC
di Andrea Bai pubblicata il 06 Marzo 2009, alle 16:07 nel canale MercatoIDC e Gartner, con proporzioni differenti, tratteggiano un 2009 difficoltoso per il mercato PC
di Andrea Bai pubblicata il 06 Marzo 2009, alle 16:07 nel canale Mercato
28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNo se ci sono altri nella sua stessa situazione costretti a vendere per guadagnare qualcosa, anche se è un bene indispensabile...
Quindi riportare entrambe le stime non è sbagliato. Poi eventualmente, se ci sono delle scelte importanti da fare, varrà la pena di andare a consultare in dettaglio questi studi e validarne l'attendibilità...
Per esempio nel settore p.c. , il mercato e' decisamente in flessione sui desktop mentre per i laptop o notebook mi risulta ci sia ancora una buona tenuta di vendite.
Cosa che non capisco, tra l'altro, visto che con 300€ ti fai un signor desktop.
Giustissimo.
Riportare entrambe le stime non è sbagliato. Ma una delle due stime sicuramente lo è (O magari tutte e due )
Il problema è che le "scelte importanti da fare" non sempre vengono fatte da chi ha la capacità di "consultare in dettaglio questi studi e validarne l'attendibilità". Il mercato è grande ed i protagonisti non sono solo le grandi società finanziare che quando decidono dove investire hanno fior di mezzi per prendere una decisione. Ci sono anche i piccoli risparmiatori che magari vendono le azioni di Intel / AMD / NVidia .... per comprarsi altro e poi magari restano fregati.
Comunque sono d'accordo con te che tra non avere informazione e d averne troppa, meglio comunque la seconda opzione.
Certo, và detto che c'è crisi e che c'è difficoltà, ma se non stessimo sempre lì a fustigarci moralmente con un pò di orgoglio e un pò di sacrifici qualcosa per tirarci fuori potremmo farlo. Chi ha stipendo fisso pubblico o stipendio elevato e mette in banca perchè il momento è di crisi, stà nuocendo al mercato... questo nel piccolo quello che volevo dire.
Un pò di speranza, altrimenti domani o ci fuciliamo tutti o facciamo una rivolta.
Insomma, va bene sottolineare la situazione di crisi, ma certe affermazioni andrebbero anche pesate e valutate attentamente, altrimenti si rischia di complicare ulteriormente la situazione.
E' la solita tattica della paura solo che se in eccesso è più controproducente che altro
ad esempio i giornali ci vanno pesante nei titoli
http://finanza.repubblica.it/News_D...;codnews=207428
analizzando la frase però ha poco senso dire chi fallirà per primo
l'islanda è già fallita, il messico non è lontano, l'ungheria idem se non erro
risultato la gente poco informata (per no ndire ehm ignorante) ha paura e l'effetto è dirompente
la crisi c'è perchè ci hanno detto che c'è la crisi.. e fino a che si insisterà sulla cosa non se ne vedrà la fine..
lavoro ci sarebbe se le banche non avessero paura di presare i soldi etc..
ho già assisitito alla liquidazione di 2 ditte e il fallimento di altre 3 in un mese per colpa delle banche che hanno tolto i fidi..
la paura della crisi sta facendo fallire le ditte.. quindi sempre più gente ha meno soldi da spendere.. e questo riduce i consumi.. e fa fallire altre ditte.. etc..
se i giornali e i tg la smettessero per un po' di martellare su questa cosa sarebbe meglio..
per assurdo ho clienti che hanno lavoro ma non hanno i finanziamenti delle banche per comprare la materia prima e stanno andando in cassa integrazione aspettando che gli si dia due soldi per produrre merce venduta...
3 anni dopo la popolazione morta era il 35%...
pensate che le enormi masse di denaro in questione o l'inclinazione a investire daparte dei grandi gruppi dipenda dai titoli dei giornali? veramente? secondo voi la general motors, un colosso che ha un fatturato comparabile a una nazione, fallirà perchè i tg sono pessimisti? siete un po troppo ottimisti, ragazzi belli...
Comunque sono d'accordo con te che tra non avere informazione e d averne troppa, meglio comunque la seconda opzione.
Io non ho bisogno di andare ad approfondire quegli studi, ma se chi ha qualcosa di cui curarsi prendesse delle decisioni di rilievo solo dopo aver letto due numeri in una notizia così marginale, potrebbe trarre da ciò le conseguenze della sua incompetenza. Bisogna sempre cercare di verificare le informazioni che si ricevono, vale per tutti e per qualsiasi cosa.
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