Intel: 5 miliardi per uno stabilimento in Arizona

Intel: 5 miliardi per uno stabilimento in Arizona

Intel pianifica la costruzione di una nuova fabbrica in Arizona: sarà completata entro il 2013 e si occuperà della produzione a 14 nanometri

di pubblicata il , alle 09:41 nel canale Mercato
Intel
 

Nella giornata di venerdì Intel Corporation ha annunciato nuovi piani di investimento del valore di oltre 5 miliardi di dollari per la costruzione di un nuovo stabilimento di produzione a Chandler, in Arizona. Nonostante l'azienda di Santa Clara stia osservando con attenzione le tecnologie di produzione che prevedono l'impiego di wafer da 450mm, la nuova fabbrica almeno inizialmente impiegherà wafer da 300mm.

I lavori per la nuova fabbrica in Arizona, che verrà chiamata Fab 42, prenderanno il via nella metà dell'anno in corso e saranno ultimati entro il 2013. Il nuovo stabilimento verrà impiegato per la produzione a 14 nanometri. Tra lavori permanenti e le attività di costruzione dello stabilimento, il nuovo progetto permetterà di creare circa 4000 posti di lavoro in Arizona.

Brian Kraznich, senior VP per Intel e direttore responsabile della divisione Manufacturing and Supply Chain, ha commentato: "L'investimento pone le basi per la nostra rete produttiva e la futura crescita. Le attività di questa fabbrica prenderanno il via con un processo che ci permetterà di realizzare transistor da 14nm. Le attività produttive rafforzano il business di Intel e ci permettono di mettere a disposizione di clienti e consumatori tecnologia d'avanguardia ad elevati volumi. La portata dei nosti investimenti nelle attività di produzione ci permette di mantenere la leadership del settore e a guidare l'innovazione".

Tre quarti delle vendite di Intel provengono dai mercati al di fuori di quello statunitense, ma la compagnia di Santa Clara produce un buon 75% dei propri processori sul suolo americano. La costruzione del nuovo stabilimento permetterà ad Intel di incrementare notevolmente la capacità produttiva negli USA.

15 Commenti
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PhoEniX-VooDoo21 Febbraio 2011, 09:52 #1
avete dimenticato di specificare che I lavori prettamente manuali e di particolare intensità fisica saranno portati avanti dal team di progettazione del chipset di SandyBridge
ulk21 Febbraio 2011, 09:59 #2
Ma riconvertire i vecchi impianti con tecnologie obsolete?
Poi 5 miliardi in Arizona non era meglio in India o in Cina?
ulk21 Febbraio 2011, 10:03 #3
Originariamente inviato da: PhoEniX-VooDoo
avete dimenticato di specificare che I lavori prettamente manuali e di particolare intensità fisica saranno portati avanti dal team di progettazione del chipset di SandyBridge


I chipset tra le altre cose sono prodotti con tecnologia molto più scarsa dei processori appunto. Tanto è vero che le heat pipe tendono a coprire più chipset.
PhoEniX-VooDoo21 Febbraio 2011, 10:08 #4
Originariamente inviato da: ulk
I chipset tra le altre cose sono prodotti con tecnologia molto più scarsa dei processori appunto. Tanto è vero che le heat pipe tendono a coprire più chipset.


io intendevo i lavori di costruzione della fabbrica
genesi8621 Febbraio 2011, 10:08 #5
Originariamente inviato da: ulk
Poi 5 miliardi in Arizona non era meglio in India o in Cina?


Decisamente no!
Questi sono produzioni ad altissimo contributo intellettuale (parliamo di stabilimenti che pongono le basi ai 14nm!!!), quindi la forza lavoro più idonea si trova nelle economie avanzate.
Anche in Cina ci sono persone qualificate, ma questi impianti sono il fiore all'occhiello, pertanto restano in "casa" per abbassare il pericolo di possibili fughe di notizie o segreti industriali.

Tieni presente poi, che nella produzioni di beni ad alta tecnologia, il costo della forza lavoro impatta in minima parte, mentre diventano importantissimi altri fattori, come le infrastrutture del paese, la presenza di distretti industriali, il regime fiscale, il costo dell'energia e la presenza di altri stakeholder.
ARARARARARARA21 Febbraio 2011, 10:09 #6
Originariamente inviato da: ulk
Ma riconvertire i vecchi impianti con tecnologie obsolete?
Poi 5 miliardi in Arizona non era meglio in India o in Cina?


no, non era meglio, per una volta hanno pensato anche alla loro nazione e non solo al vil denaro. Se anche fiat facesse gli stessi ragionamenti anche l'italia starebbe un po' meglio!
genesi8621 Febbraio 2011, 10:11 #7
Originariamente inviato da: ARARARARARARA
no, non era meglio, per una volta hanno pensato anche alla loro nazione e non solo al vil denaro. Se anche fiat facesse gli stessi ragionamenti anche l'italia starebbe un po' meglio!


in verità sono rimasti negli state proprio perchè hanno pensato al denato, come è ovvio che sia poi, non di certo per fare un piacere ad un migliaio di nuovi assunti americani.
ARARARARARARA21 Febbraio 2011, 10:15 #8
Originariamente inviato da: genesi86
in verità sono rimasti negli state proprio perchè hanno pensato al denato, come è ovvio che sia poi, non di certo per fare un piacere ad un migliaio di nuovi assunti americani.


bhè ben vengano 4000 posti di lavoro nuovi, per altro molti saranno ad alta specializzazione, quindi più posti per i laureati!
Gualmiro21 Febbraio 2011, 10:46 #9
Originariamente inviato da: genesi86
Decisamente no!
Questi sono produzioni ad altissimo contributo intellettuale (parliamo di stabilimenti che pongono le basi ai 14nm!!!), quindi la forza lavoro più idonea si trova nelle economie avanzate.
Anche in Cina ci sono persone qualificate, ma questi impianti sono il fiore all'occhiello, pertanto restano in "casa" per abbassare il pericolo di possibili fughe di notizie o segreti industriali.

Tieni presente poi, che nella produzioni di beni ad alta tecnologia, il costo della forza lavoro impatta in minima parte, mentre diventano importantissimi altri fattori, come le infrastrutture del paese, la presenza di distretti industriali, il regime fiscale, il costo dell'energia e la presenza di altri stakeholder.


Daccordissimo.
Mettiamoci inoltre che, al di là dell'operaio specializzato che per ovvie ragioni costa meno, anche in Oriente la fase progettuale di tutti questi prodotti è sostanzialmente in mano ad occidentali e giapponesi, ed anche qualora non lo fosse il costo per accaparrarsi determinati signori cinesi od indiani non è assolutamente inferiore a quello che si deve sostenere per uno statunitense od un europeo.

Per di più molti tra i vari politici del lavoro, dell'industria per arrivare fino al Department of State negli Stati Uniti non vedono di buon occhio la delocalizzazione selvaggia di produzioni ad altissimo valore aggiunto e per le quali servono competenze così avanzate.
Portare così tanto know-how in Cina piuttosto che in altri siti orientali è di rilevanza anche politica oltre che economica (o almeno c'è chi pensa sia così, io un'idea precisa ancora non ce l'ho), c'è anche questo da considerare.
Micene.121 Febbraio 2011, 11:24 #10
Originariamente inviato da: ulk
Ma riconvertire i vecchi impianti con tecnologie obsolete?
Poi 5 miliardi in Arizona non era meglio in India o in Cina?


si ma infatti ultimamente intel si è lamentata che investe negli usa pagando parecchie tasse (e contribuendo al mondo dell'occupazione usa) quando invece potrebbe investire in altri paesi pagando molto di meno

ora non so se potrebbe costruire questa fabbrica anche in altri paesi ma non vedo alcuna differenza tra gli ingegneri sudcoreani (per dire) e quelli usa (anzi meglio sud corea paghi molto meno la manodopera)

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