Intel sperimenta il WiFi da 100km

Intel sperimenta il WiFi da 100km

Il colosso di Santa Clara porta avanti un progetto per la diffusione della connettività nei paesi in via di sviluppo

di pubblicata il , alle 16:19 nel canale Mercato
Intel
 

I ricercatori di Intel hanno portato avanti una sperimentazione per la realizzazione di comunicazioni wireless con tecnologia WiFi in grado di coprire distanze sull'ordine dei 100 kilometri. Le comunicazioni su protocollo WiFi tradizionale sono attualmente possibili solo nell'ordine del centinaio di metri, nei casi più fortunati

Certo, parlare di "protocollo Wi-Fi" forse fa un po' sorridere, dal momento che nonostante siano stati utilizzati access-point convenzionali abbinati a particolari antenne modificate per una distribuzione del segnale altamente direzionale (le attuali antenne Wi-Fi sono omnidirezionali), i ricercatori hanno praticato una consistente revisione del software di gestione della comunicazione, eliminando una serie di protocolli e procedure, come ad esempio quelle di handshaking e di collision detection.

L'esperimento è stato condotto instaurando una comunicazione radio tra i laboratori di Intel e gli uffici della Space Science Lab a circa 3 chilometri di distanza. La tecnologia promette comunque una portata di un centinaio di chilometri. Poche sono in realtà le informazioni disponibili in merito al funzionamento preciso della nuova tecnologia. I ricercatori assicurano comunque che il "Wi-Fi ad alta portata" rappresenti una soluzione alternativa e molto meno costosa rispetto alle tecnologie WiMAX (le quali sono regolamentate dai governi per ciò che concerne l'utilizzo della banda di frequenza) e HiperLan (la cui portata effettiva si aggira al massimo sui 20 kilometri)

Si tratta comunque di una ricerca non finalizzata alla commercializzazione in territori e paesi già sviluppati, ma per portare la connettività a quei paesi in via di sviluppo dove le infrastrutture di rete non possono permettere una adeguata diffusione della banda (larga o stretta che sia). A testimonianza di ciò Intel ha già annunciato entro l'anno in corso l'avvio delle sperimentazioni in Uganda.

Fonte: News.com

25 Commenti
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maeco8428 Marzo 2007, 16:20 #1
Questa si che è una notizia interessante!!! Brava Intel...
tarek28 Marzo 2007, 16:21 #2
paesi in via di sviluppo.. come l'italia?
melomanu28 Marzo 2007, 16:37 #3
quoto tarek.. attualmente, a livello tecnologico nel cmapo delle telecomunicazioni, l'italia la si può benissimo considerare un paese in via di sviluppo

e dire che quando sono andato in Giappone, il wi-fi era presente praticamente ovunque, pure nei bagni pubblici
Nockmaar28 Marzo 2007, 16:42 #4
Sara' anche meno costosa di WiMax, ma senza handshaking e collision detection ( e chissa cos' altro ) non si va granche' avanti...
Dominioincontrastato28 Marzo 2007, 16:48 #5
A quel punto facciamo connessioni togliendo il TCP e facciamo solo connessioni UDP
giulioballio28 Marzo 2007, 16:51 #6
Originariamente inviato da: tarek
paesi in via di sviluppo.. come l'italia?


magari ci fossero speranze che l'italia si sviluppi..
iubbo7828 Marzo 2007, 16:56 #7
bè certo...queste sono le cose di cui ha bisogno l'uganda...magari perchè là nessuno si lamenta e la popolazione non ricevere nessun beneficio dalla sperimentazione...
Cybor06928 Marzo 2007, 17:06 #8
Mah...

link di oltre 3 km sono possibili e sono stati gia realizzati anche con l'attuale tecnologia, ovviamente usando antenne direttive tipo yagi o paraboliche.

Qui c'è un espeerimento amatoriale di 8 km
http://www.napoliwireless.net/doku/...id=hack:8kmlink

Ok, nell'articolo si parla di 100km teorici.. mah considerando le frequenze in gioco la portata ottica diventa indispensabile ed a 100 km i problemi sono senza dubbio rilevanti, quindi non capisco l'enfasi del risultato se paragonato agli attuali test condotti anche in campo amatoriale.
cionci28 Marzo 2007, 17:06 #9
Originariamente inviato da: Nockmaar
Sara' anche meno costosa di WiMax, ma senza handshaking e collision detection ( e chissa cos' altro ) non si va granche' avanti...

Chiaro...ma de queste feature eliminate si evince l'uso di questo protocollo: le due antenne dovranno essere in vista (sono direzionali) e non ci sono collisioni in quanto il protocollo è monoutente, ovvero ogni antenna trasmette su frequenze diverse. Quindi non è un sostituto del WiMax.
E' solamente un modo più economico per fare trasmissioni a lunga distanza di una buona quantità di dati, ma di fatto equivalente ad un link dedicato (come i ponti radio o le trasmissioni laser attuali).
Johnny528 Marzo 2007, 17:07 #10
> magari ci fossero speranze che l'italia si sviluppi..

Geniacci, non vi informate proprio mai prima di parlare vero? Sapete dove e' stata sviluppata una delle poche soluzioni WiMax al mondo al momento completa, a standard e commercializzata? In Italia, dalla Siemens, per la precisione a Milano. E dove la si sta vendendo? Sud America, Asia, Africa.

Al momento non e' sviluppo che ci manca, sono le frequenze...

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