Israele, quasi 300 milioni di dollari a Intel in cambio di occupazione
Il governo israeliano finanzierà parte dell'espansione di Intel sul proprio territorio nazionale, chiedendo in cambio posti di lavoro
di Alessandro Bordin pubblicata il 27 Luglio 2011, alle 15:50 nel canale MercatoIntel
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopoi accendi la tv e vedi i casini nella striscia di gaza, pazzesco
In ambito tecnologico e di capitale umano fanno regolarmente degli investimenti pazzeschi, con risultati ottimi (si pensi solo a kinect che è stato progettato lì..
Beh insomma, proprio luogo comune non è. Di sicuro hanno rapporti molto stretti.
uhm
molti di quanti hanno scritto non hanno la minima idea di geopolitica (non parlo neanche della storia...).Dunque, gli USA finanziano DIRETTAMENTE Israele con oltre 4 miliardi di dollari l'anno "donati" dal Congresso. Inoltre, Israele fruisce di forniture di armamenti, di know-how tecnologico e militare, di rapporti privilegiati con enti e aziende americane e non, di protocolli "facilitati", anche con la UE (nella quale è membro de facto, fruendo dei realtivi benefici ma senza i correlativi obblighi), ecc. ecc.
E', per molti versi, un "primus inter pares", altro che 52° stato USA. Quindi dia 300 milioni di dollari ad un'impresa statunitense ci sta, visto che i contribuenti USA versano in un modo o nell'altro cifre di almeno 20-25 volte superiori, ogni anno, ad Israele (così drogando la sua industria e la sua economia, in qualche modo).
Quanto poi alla "zona di guerra", mi viene da ridere (evidentemente, la propaganda che vuole spacciare Israele come uno stato perennemente sotto attacco ha fatto breccia). Gaza è zona di guerra, territorio privilegiato per sperimentare su essere umani i nuovi giocattoli bellici elaborati dall'industria di guerra più creativa al mondo (parlare con i medici NORVEGESI presenti a Gaza durante "piombo fuso" per ragguagli in merito).
La West-Bank, è pure zona di guerra: territorio nominalmente palestinese, ma di fatto invaso da coloni illegali, insediamenti illegali, posti di blocco e di controllo, caserme, campi di detenzione, ecc. ecc. (di fatto, un bantustan sotto il controllo di Israele).
Israele invece non è affatto "zona di guerra".
Infine, vorrei rammentare che gli israeliani sono primi al mondo in fatto di spionaggio e guerra informatica, mettere le mani sui processori Intel potrebbe avere risvolti "interessanti", dal punto di vista del controllo e dello spionaggio.
in italia se dici di aprire una fonderia per wafer di silicio arrivano i no-tav, cancellano la scritta tav col bianchetto sui cartelloni e ci scrivono intel
e poi giù botte con i poliziotti che paghiamo noi... e io pago.... come diceva il conte de curtis
li progettano loro, più metterci le mani di così non so
ci potrebbe essere addirittura un microcode segreto che gli fa fare quello che vogliono
Detto questo...A me non tange, non sono un antisionista... Ma questo è...
I francesi sono rimasti fornendo armi e tecnologia (bellica e atomica) finchè gli ha fatto comodo (almeno fino alla guerra dei sei giorni), ma gli inglesi hanno rimediato figuracce una dietro l'altra, non ultima la ridicola posizione sul celebre piano Regatta...
A sentir certi commenti sembra quasi che Israele fosse un protettorato americano, quando invece nella storia di Israele ci sono stati scontri anche pesanti con gli USA, che spesso nei momenti chiave si sono chiamati fuori e hanno di fatto abbandonato lo stato ebraico...
Gli USA hanno sempre fatto i loro interessi finanziando o vendendo armamenti a chi gli faceva comodo, arabo (es Giordania) o ebreo che fosse...
Poi se vogliamo andare a ravanare nella contro informazione possiamo trovare tutto e il contrario di tutto su disinformazione.it o negli articoli di Maurizio Blondet
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