La Commissione Europea verso regole chiare e coerenti per l'e-commerce
Dal Commissario per la Tutela dei Consumatori la proposta di una disciplina Europea per gli acquisti online. Obiettivo: un mercato più fluido da approcciare con più fiducia
di Alessio Di Domizio pubblicata il 09 Ottobre 2008, alle 12:40 nel canale MercatoL'Europa vede nell'e-commerce un veicolo per stimolare la creazione di un mercato online realmente, e non solo potenzialmente, transnazionale. Per questo motivo la Commissione ha proposto la stesura di una carta dei diritti dell'acquirente online, che renda più semplice e sicura l'interazione fra utenti e negozi online di altre nazioni europee.
La proposta, di cui dà conto ArsTechnica, prevede l'accesso degli acquirenti a informazioni chiare sui prezzi finali e su tutte le spese addizionali, ma anche un incremento della protezione dei consumatori da disservizi e mancate consegne e una migliore e più coerente disciplina di rimborsi, RMA resi.
Fra le proposte spicca una blacklist di termini contrattuali non corretti e una gray list di condizioni da ritenersi insoddisfacenti se non accompagnate da ulteriori azioni di tutela a carico del rivenditore.
L'obiettivo del provvedimento, nelle intenzioni del Commissario Europeo per la Tutela dei Consumatori Meglena Kuneva, è quello di agevolare la competitività del mercato online, che vede per adesso la netta predominanza di transazioni interne ai vari mercati nazionali.
Non resta che sperare in una rapida emanazione del relativo provvedimento e in un'altrettanto rapida attuazione dello stesso presso le nazioni coinvolte. Parlare di un mercato online europeo, in assenza di regole chiare e condivise, rischia di risultare fuorviante.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infodiciamo un certo equilibrio tra diritti del compratore e cmq non caricare troppo di doveri e difficolta il venditore.
se no si stimola solo un mercato "nero" parallelo
diciamo un certo equilibrio tra diritti del compratore e cmq non caricare troppo di doveri e difficolta il venditore.
se no si stimola solo un mercato "nero" parallelo
già poveri venditori, dopo che hanno venduto è giusto che si dimentichino del compratore
Questo sarebbe già un bel passo in avanti
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