Memorie flash: giù i prezzi e su i volumi nel 2011
Per il prossimo anno prevista un'importante crescita in volumi per le memorie NAND flash, grazie alla buona salute dei mercati tablet e smartphone
di Andrea Bai pubblicata il 30 Novembre 2010, alle 08:52 nel canale MercatoDRAMexchange, realtà specializzata nell'analisi del mercato delle memorie, afferma che nel corso del 2011 i prezzi medi di vendita delle memorie NAND flash saranno destinati ad una flessione del 35% circa, tuttavia compensati da una importante crescita dei volumi che porterà ad un giro di affari, a livello globale, di 21,5 miliardi di dollari con una crescita del 16% rispetto all'anno in corso.
Le tecnologie dei proessi i produzione per le memorie NAND flash vedranno la migrazione dalle classi 4xnm e 3xnm rispettivamente ai processi a 3xnm e 2xnm nel prossimo anno. La produzione complessiva, a livello mondiale, crescerà dai 5,232 milioni di unità equivalenti 16-Gb ai 9,326 milioni, con un balzo del 78,3%.
A spingere in maniera particolare sull'acceleratore saranno due importanti categorie di prodotti: quella dei tablet e quella degli smartphone. I primi dovrebbero totalizzare consegne per 15 milioni di unità entro il 2010, e per il 2011 sono previste consegne oltre i 50 milioni di pezzi. Gli smartphone rappresenteranno invece più di un quarto del mercato dei cellulari nel 2011.
Conseguentemente la crescita della domanda per le memorie NAND flash dovrebbe crescere del 76,5% per quanto concerne l'anno in corso, arrivando a 5,150 milioni di memorie equivalenti 16-Gbit. In virtù della situazione di ripresa globale e, soprattutto, per via della buona salute dei mercati tablet e smartphone, DRAMexchange stima che nel 2011 la domanda potrà crescere dell'80,2% arrivando a 9,263 milioni di memorie 16-Gbit equivalenti.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infotanta offerta e poca domanda--> prezzi che calano;
poca offerta e tanta domanda-->aumentano i prezzi (tipo un'asta, ci si azzuffa per prendersi un oggetto di cui sono disponibili relativamente pochi pezzi);
poca offerta, poca domanda-->diminuiscono i prezzi (i venditori si devono levare quei pezzi dalle scatole e per venderli abbassano i prezzi avendo poca domanda).
Versione mooolto semplificativa delle leggi di mercato, per info vedere Domanda_e_offerta
volumi in aumento->il prezzo può calare di una percentuale
questo perchè compensato dei numeri di vendita
tanta offerta e poca domanda--> prezzi che calano;
poca offerta e tanta domanda-->aumentano i prezzi (tipo un'asta, ci si azzuffa per prendersi un oggetto di cui sono disponibili relativamente pochi pezzi);
poca offerta, poca domanda-->diminuiscono i prezzi (i venditori si devono levare quei pezzi dalle scatole e per venderli abbassano i prezzi avendo poca domanda).
Versione mooolto semplificativa delle leggi di mercato, per info vedere Domanda_e_offerta
Non risponde alla mia domanda, anzi la rafforza.
volumi in aumento->il prezzo può calare di una percentuale
questo perchè compensato dei numeri di vendita
Io direi: aumenta la domanda (il prezzo sale)-> aumentano i volumi di produzione (il prezzo scende). Quindi il prezzo dovrebbe scendere di poco.
Se sono a pieno regime, il prezzo aumenterà di sicuro perchè i macchinari sono tutti utilizzati e non possono produrre + di così.
Mentre se all'aumento della domanda si può far fronte aumentando la produzione rimettendo in funzione i macchinari inutilizzati (e questo è il nostro caso perchè nel periodo precedente o l'azienda ha licenziato e diminuito la produzione, oppure aveva diminuito già di suo la produzione per scarsa domanda)
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