Otto aziende citate in giudizio per l'uso di tecnologie Bluetooh
Washington Research Foundation ha accusato una serie di aziende di aver prodotto dispositivi con tecnologie bluetooth infrangendo quattro brevetti
di Andrea Bai pubblicata il 30 Marzo 2007, alle 09:15 nel canale MercatoBen otto aziende che operano nel campo dell'elettronica di consumo sono state recentemente aggiunte ad una azione legale portata avanti da Washington Research Foundation in merito all'impiego non autorizzato di tecnologie Bluetooth coperte da brevetto.
Apple, Dell, Logitech, Motorola, Sony, Sony Ericsson, Toshiba e Plantronics vanno così a fare compagnia a Matsushita, Nokia e Samsung, già portate in tribunale lo scorso mese di Dicembre. Secondo le accuse, tutte le aziende citate avrebbero infranto quattro brevetti implementando tecnologie di trasferimento dati senza cavi nei propri prodotti.
In modo particolare l'azione legale portata avanti fa WRF ha nel mirino i prodotti, delle diverse aziende, che fanno uso di un chip realizzato da CSR Plc, la quale sarebbe rea di avere utilizzato le particolari tecnologie Bluetooh senza permesso. Altri produttori di chip, come ad esempio Broadcom che detiene le licenze d'uso dei brevetti, non sono citate nei documenti dell'azione legale. CSR, dal canto suo, ha già dichiarato che l'accusa è priva di merito e ha garantito che difenderà strenuamente i propri prodotti e nel mese di gennaio ha già avviato le procedure legali contro WRF.
Quello che WRF spera di ottenere con questa azione legale è in primis un cospicuo risarcimento monetario e in seconda battuta il blocco delle vendite di quei prodotti realizzati con i chip incriminati.
Fonte: Bloomberg
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoguarda caso solo dopo che la tecnologia "rubata" ha preso per bene piede nel mercato, in maniera positiva...
Forza WRF
Che una delle societa' che produce chip bluetooh ha utilizzato questa teconologia senza autorizzazione (e senza pagare).
E wrf ha citato in giudizio oltre che la societa' che li fabbrica, anche chi li ha comprati senza assicurarsi che siano statie pagate le royalty.
Cmq penso che sia diverso da cose tipo microsoft vs all per il sistema di fat o altro....
cya
Non è questione che le grandissime aziende piene di soldi rubacchino... certo che per loro pagare qualche miliardata di royalty fa ridere. E' preoccupante la tendenza in generale a produrre una tecnologia, lasciarla crescere e diffondersi fino a diventare uno standard senza proferire parola e poi uscire improvvisamente allo scoperto per fare valere i propri brevetti e ricordare a tutti che lo standard ha un padrone. E' successo con mp3 ad esempio, sta succedendo con bluetooth. Il problema è che gli standard non dovrebbero mai avere padrone, nell'informatica. Ma purtroppo la tendenza è esattamente l'oposto. La paura non è per apple, che se anche dovrà pagare sono sicuro che potrà farlo senza troppi problemi, è che questo modo di agire taglia fuori dall'informatica di massa chi non ha le risorse per stare a questi sporchi giochetti, come le comunità di sviluppo del software libero. Se WRF chiedesse a BlueZ le royalty per la scrittura di driver open per BT? Cosa succederebbe?
Il brevtto riguarda il chip non il driver.
per pm vi dico il conto bancario dove versare i soldi
guarda caso solo dopo che la tecnologia "rubata" ha preso per bene piede nel mercato, in maniera positiva...
Quoto, và di moda!
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