Patto obbligato fra Toshiba e Western Digital sul tema hard disk
Nel corso delle ultime ore sono emerse informazioni su una collaborazione e cambio di assets per Toshiba e Western Digital, che porterà le due aziende a una condivisione di brevetti e tecnologie in tema di hard disk
di Alessandro Bordin pubblicata il 01 Marzo 2012, alle 08:51 nel canale MercatoToshibaWestern Digital
Toshiba e Western Digital sono due fra le pochissime aziende rimaste attive nel settore degli hard disk. La situazione generale di questo particolare mercato è abbastanza chiara: per proseguire con lo sviluppo tecnologico, abbinando prezzi competitivi per il prodotto finale, occorrono tecnologie ultra-collaudate, un bel pacchetto di brevetti e linee produttive con un altissimo tasso di efficienza.
Appare quindi altamente improbabile che un nuovo player possa immettersi in questo mercato, motivo per cui le mosse strategiche dei pochi rimasti per mantenere vivo e redditizio questo fondamentale settore appaiono logiche e comprensibili. Negli ultimi anni abbiamo assistito a fusioni, acquisizioni e collaborazioni di aziende fino al giorno prima in concorrenza fra loro, fatto che si ripete in questi giorni con le mosse che andiamo a spiegare.
La situazione però, in questo caso, è differente, come riportato da Forbes. Nel marzo del 2011 Western Digital ha portato scompiglio nel settore, annunciando l'acquisizione di Hitachi Global Storage Technologies, ovviamente non dall'oggi al domani ma con precisi step da attuarsi nel tempo. Visto l'esiguo numero di aziende produttrici di hard disk rimaste, Western Digital dovrà sottostare a rigide regole legate all'antitrust, che prevedono anche lo smantellamento di alcuni centri produttivi e una generale ridistribuzione del proprio potere conseguente all'acquisizione di uno dei maggiori concorrenti.
In parole più chiare possiamo affermare che l'antitrust vuole evitare una posizione dominante di Western Digital, al fine di non schiacciare la concorrenza in seguito all'accordo. La notizia di questi giorni altro non è che il realizzarsi di uno dei dictat dell'antitrust, che si materializza nella cessione a Toshiba, da parte di Western Digital, di centri produttivi e proprietà intellettuali legati ai dischi da 3,5 pollici per il mondo consumer e near-line server.
Di contro Western Digital prenderà possesso di un centro produttivo thailandese di Toshiba, specializzato nella produzione di hard disk da 2,5 pollici. Questo centro è solo parzialmente operativo, in quando porta ancora i segni evidenti delle alluvioni che hanno colpito la zona alla fine dell'anno passato. Accordi su eventuali movimenti di capitali a margine dell'accordo non sono stati resi noti.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVerranno schiacciati dai produttori di memorie.
Verranno schiacciati dai produttori di memorie.
pura eresia quello che dici potrebbe accadere tra 20 anni non certo tra 10
dipende .. vista la velocità con cui stanno prendendo piede le tavolette, il costo delle memorie a stato solido potrebbe iniziare a scendere molto rapidamente
magari tra 10 anni si saprà ancora chi è western digital, ma potrebbe avere un mercato piccolissimo
così come potrebbe entrare nel mercato memorie con un bel colpo di mano su qualche azienda in crisi
gli HD tenderanno a sparire sempre più, questo è sicuro ...
magari in ogni casa avremo dei NAS da 3-4 Tb a quel punto su tutti i pc/telefonini/tavolette e quant'altro di casa basteranno e avanzeranno 50-60Gb di SSD
(o se si passa a Linux anche molto meno)
magari tra 10 anni si saprà ancora chi è western digital, ma potrebbe avere un mercato piccolissimo
così come potrebbe entrare nel mercato memorie con un bel colpo di mano su qualche azienda in crisi
gli HD tenderanno a sparire sempre più, questo è sicuro ...
magari in ogni casa avremo dei NAS da 3-4 Tb a quel punto su tutti i pc/telefonini/tavolette e quant'altro di casa basteranno e avanzeranno 50-60Gb di SSD
(o se si passa a Linux anche molto meno)
Questa non l'ho capita; secondo te perchè Linux dovrebbe occupare meno spazio di un OS per Tablet/smartphone? Quanto credi che occupino iOs e Android?
Comunque, si usano ancora i nastri, figurati quanto dureranno gli HD!
È un panorama che, se guardato "dalla nascita", si sta "irrigidendo" e sta diventando molto più "reazionario" di tanti altri mercati.
È impressionante vedere ridotti a 2-3 competitors mercati che prima ne accettavano una decina senza troppi problemi, e ciò sta avvenendo in quasi tutti i settori.
In campo processori, il duopolio "Intel + AMD" ora è diventato un "quasi monopolio".
L'altro duopolio "Nvidia vs ATI" ormai va avanti fin dalla fine di 3dfx.
Nel campo degli hard disk, negli ultimi anni i competitors si sono decimati.
In campo OS, siamo fermi da anni al "Windows, qualche MAC e Linux per le briciole".
Motori di ricerca? Prima ce n'erano un milione, ora sono rimasti Google, Bing, Yahoo e Baidu a contendersi il 99% del mercato.
La cosa grave è che per gran parte di questi settori, è al momento impossibile poter immaginare l'ingresso di nuovi competitors, pur essendo un mercato ancora in espansione (la gente non ha certo smesso di acquistare hardware e software, anzi).
L'unico modo per apportare "perturbazioni" a questo status quo sembra essere lo sviluppo di tecnologie "parallele" a quelle già esistenti:
Ad esempio ARM, che solo ultimamente ha cominciato ad essere considerata una possibile insidia per Intel (e solo in alcuni campi), oppure gli SSD, dove grazie alla tecnologia relativamente nuova (e appunto, parallela agli hard disk tradizionali) è possibile vedere in competizione tra loro aziende relativamente "piccole".
Un altro caso in campo software sono gli OS per cellulari: con il boom degli Smartphone si sono diffusi diversi OS, ma di certo non sono in competizione con Windows. E anche in questo campo, nel giro di qualche anno, è stata fatta una selezione spietata, e ora stiamo a contare i caduti (Meego, WebOS, Bada, Symbian) mentre la scelta si restringe sempre di più (Apple, Android, WP) e immaginare "un alternativa" costruita "da zero" diventa man mano sempre più difficile.
Per ora, diciamo che ci sta "andando bene", perché le "rivoluzioni tecnologiche" si stanno susseguendo in diversi campi e a breve tempo l'una dall'altra, ma cosa accadrebbe se questa "spinta innovativa" venisse a mancare?
Ad esempio, le auto funzionano da anni utilizzando sostanzialmente lo stesso principio. Il mercato non si sta espandendo nemmeno lontanamente come quello del PC, eppure, per una Skoda che fallisce, c'è una Hyundai che irrompe sul mercato.
Se, per ipotesi, le alternative al "processore basato sul silicio" non dovessero mai trovare applicazioni concrete e dovessimo andare avanti i prossimi 100 anni con processori sostanzialmente "come quelli di adesso" a livello di tecnologie di base, vedremo mai un nuovo competitor affacciarsi sulla scena? Al momento, sembra incredibile...
Bho, solo una grande riflessione comunque :P
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