Samsung lanciata verso il primo posto tra i produttori di semiconduttori

Samsung lanciata verso il primo posto tra i produttori di semiconduttori

La storica prima posizione di Intel, ai vertici di questa classifica negli ultimi 23 anni, è minacciata dalla crescita di Samsung trainata a sua volta dall'aumento nei prezzi delle memorie

di pubblicata il , alle 09:21 nel canale Mercato
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Samsung si avvicina a soffiare ad Intel la posizione di testa nella classifica dei principali produttori di semiconduttori a livello globale, forte sia della produzione di chip utilizzati all'interno dei propri dispositivi mobile sia del lavoro di produzione di componenti per conto di altri produttori. Si tratterebbe di un importante passaggio di consegne, dopo che Intel ha detenuto questa posizione per gli ultimi 24 anni a partire dal 1993, anno di debutto dei primi processori della famiglia Pentium.

Samsung potrebbe raggiungere questo risultato, espresso in termini di controvalore della produzione, grazie al costante aumento nei prezzi delle memorie che si sta registrando da vari trimestri a questa parte. Le stime di IC Insights prevedono infatti per la fine del secondo trimestre 2017 un dato di vendita di circa 14,4 miliardi di dollari USA per Intel con una cifra di 14,940 miliardi per Samsung. Già nel corso dei primi 3 mesi del 2017 le due aziende hanno totalizzato un dato molto vicino tra di loro, con Samsung giunta a ridosso del dato di vendite di Intel.

La dinamica è destinata ad accentuarsi nel corso del 2017, proprio in virtù dell'aumento di prezzo previsto per le memorie DRAM e NAND. Per le prime le stime parlano di un aumento medio del 39% nel corso dell'anno, con un dato del 25% invece riferito alle soluzioni NAND.

La crescita nelle vendite di semiconduttori porterà, nel corso del 2017, tutte le aziende coinvolte a incrementare le proprie spese in conto capitale per dotarsi di nuova capacità produttiva. Samsung sarà ovviamente allineata a questa dinamica di mercato, con una spesa attesa in incremento dell'11% nel corso del 2017 rispetto a quanto avvenuto nel 2016 per un controvalore di 12,5 miliardi di dollari. Per Intel si prevede una spesa di 12 miliardi di dollari, con a seguire la taiwanese TSMC che si fermerà a 10 miliardi di dollari.

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