SIGNIS-MS: banda larga nelle missioni africane
Hughes Network Systems Europe fornira' equipaggiamenti e servizi per la comunicazione satellitare alle missioni cattoliche in Africa
di Fabio Boneschi pubblicata il 24 Gennaio 2003, alle 08:37 nel canale Mercato
Hughes Network Systems Europe, il principale fornitore europeo di soluzioni satellitari a banda larga, distribuite con il marchio DIRECWAY, annuncia la fornitura di equipaggiamenti e servizi a SIGNIS Missionary Services, l'organizzazione cattolica non governativa ufficialmente riconosciuta dal Vaticano per la fornitura dei servizi di comunicazione in ogni parte del mondo.
SIGNIS-MS, utilizzando il Network Operations Center (NOC) DIRECWAY, gestito da Hughes Network Systems Europe in Germania, e i terminali satellitari remoti prodotti da Hughes Network Systems, potra' offrire servizi migliori a missionari, ospedali cattolici e altri siti in Africa, attraverso una connessione always-on, a due vie e ad alta velocita' a Internet, con tutte le applicazioni associate: contenuti multimediali progettati in modo specifico per il multicasting, programmi radio in multicasting nelle lingue locali, applicazioni di telemedicina per gli ospedali, formazione a distanza per lo staff e i servizi di comunicazione, e strumenti di e-learning e accesso a Internet per gli studenti delle scuole e delle universita'.
"Il nostro obiettivo e' quello di aiutare il popolo africano attraverso le istituzioni della Chiesa e le missioni", afferma Padre Jean-Paul Guillet, P.M., direttore di SIGNIS. "Le soluzioni a banda larga DIRECWAY di Hughes Network Systems ci consentono di fornire alla gente servizi avanzati di comunicazione per migliorare l�educazione e la sanita', e per accedere a tutte le informazioni presenti sul World Wide Web".
I servizi di SIGNIS-MS verranno offerti alle diocesi, alle comunita' religiose che operano in Africa, agli ospedali e alle universita', e alle organizzazioni non governative che collaborano con la chiesa cattolica.
"La necessita' di servizi avanzati di comunicazione, veloci, affidabili e facilmente espandibili, e' vitale e universale", afferma Roberto Campitelli, Chairman di Hughes Network Systems Europe. "E siamo felici di poter mettere la nostra tecnologia al servizio di una causa umanitaria come quella dei missionari che operano in Africa, consentendogli di servire in modo migliore la gente".
Il programma include una fornitura iniziale di 300 terminali remoti e di canali satellitari, la cui installazione iniziera' nel gennaio del 2003 e verra' completata entro il 2004.
SIGNIS-MS, utilizzando il Network Operations Center (NOC) DIRECWAY, gestito da Hughes Network Systems Europe in Germania, e i terminali satellitari remoti prodotti da Hughes Network Systems, potra' offrire servizi migliori a missionari, ospedali cattolici e altri siti in Africa, attraverso una connessione always-on, a due vie e ad alta velocita' a Internet, con tutte le applicazioni associate: contenuti multimediali progettati in modo specifico per il multicasting, programmi radio in multicasting nelle lingue locali, applicazioni di telemedicina per gli ospedali, formazione a distanza per lo staff e i servizi di comunicazione, e strumenti di e-learning e accesso a Internet per gli studenti delle scuole e delle universita'.
"Il nostro obiettivo e' quello di aiutare il popolo africano attraverso le istituzioni della Chiesa e le missioni", afferma Padre Jean-Paul Guillet, P.M., direttore di SIGNIS. "Le soluzioni a banda larga DIRECWAY di Hughes Network Systems ci consentono di fornire alla gente servizi avanzati di comunicazione per migliorare l�educazione e la sanita', e per accedere a tutte le informazioni presenti sul World Wide Web".
I servizi di SIGNIS-MS verranno offerti alle diocesi, alle comunita' religiose che operano in Africa, agli ospedali e alle universita', e alle organizzazioni non governative che collaborano con la chiesa cattolica.
"La necessita' di servizi avanzati di comunicazione, veloci, affidabili e facilmente espandibili, e' vitale e universale", afferma Roberto Campitelli, Chairman di Hughes Network Systems Europe. "E siamo felici di poter mettere la nostra tecnologia al servizio di una causa umanitaria come quella dei missionari che operano in Africa, consentendogli di servire in modo migliore la gente".
Il programma include una fornitura iniziale di 300 terminali remoti e di canali satellitari, la cui installazione iniziera' nel gennaio del 2003 e verra' completata entro il 2004.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomentre noi siamo qui a scannarci x Nvidia o Ati, per Intel o Amd..
a parole siamo tutti bravi mentre magari ogni tanto sarebbe meglio guardarsi intorno e rendersi conto della realta in cui viviamo...
bravo ALEX-MANN
IO non sono assolutamente cattolico ( cioè non credo nel vaticano e tutte le sue panzanate , e nemmeno in altre religioni) , ma considero assoltamente aprezzabili tutti quei tentativi che mirano a dare un briciolo di dignita ad un popolo al quale abbiamo rubato tutto . ( Non ci pensate da dove viene l' oro , il pertrolio , ecc ,ecc che le multinazionali non intendono pagare ).Io sono un romagnolo doc ,ma legato molto al popolo africano Africano .
Scusatemi , so che questo è un bellissimo sito di tecnologia , ma volevo dire la mia ( articolo 21 della " troppo strapazzata"Costituzione Italiana
Mi sembra quindi che la tua sparata Nikolis sia parecchio fuori luogo.
Non siamo sempre a dire che l'informazione è un bene prezioso, allora questo vale sopratutto per quei posti dove essa è scarsa (e l'Africa e sicuramente uno di questi).
Non credo che portare in quei posti lontani solo del cibo e qualche indumento usato possa modificare lo stato delle cose (almeno a lungo termine), probabilmente servono interventi diversi, il buon funzionamento di scuole e ospedali (cattolici o meno) credo che sia un passo oggligatorio per migliorarne il livello di civiltà presente.
Cque è una bella cosa, almeno anche le missioni, prima costrette ad usare ponti radio ora potranno informarsi ed informarci su quello che accade in africa.
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