Sospesa la produzione di terre rare da un produttore cinese

Sospesa la produzione di terre rare da un produttore cinese

Il più grande produttore cinese di terre rare sospende la produzione per un mese, allo scopo di tornare a far salire i prezzi. Intanto Pechino stringe sempre di più il controllo

di pubblicata il , alle 09:46 nel canale Mercato
 

Baotou Steel Rare-Earth, il più grande produttore cinese di terre rare con sede nella regione autonoma della Mongolia Interna, ha deciso di sospendere la produzione per un mese con lo scopo di tornare a far salire i prezzi di quella famiglia di minerali così largamente utilizzati nei dispositivi tecnologici di oggi.

La decisione presa da Baotou Steel non farà altro che alimentare le già esistenti tensioni tra USA ed Europa da un lato e la Cina dall'altro: qualche mese fa, infatti, il governo di Pechino dispose una stretta sulle esportazioni di terre rare, sollevando le proteste del mondo occidentale nonché una reazione della Organizzazione Mondiale del Commercio.

I prezzi per le terre rare sono andati incontro ad una flessione sin dal mese di giugno, sulla scia dell'incertezza della situazione economica di USA ed Europa, spingendo così Baotou Steel a voler bilanciare la domanda e l'offerta. Secondo le informazioni disponibili Baotou Steel è inoltre disposta ad acquistare un quantitativo di terre rare al fine di supportare la crescita dei prezzi, che potranno così tornare a salire in maniera graduale. Stando ai dati divulgati da Lynas Corporation, un produttore australiano di terre rare, il prezzo dell'ossido di neodimio è calato del 34% stabilizzandosi a 157 dollari al chilo, mentre l'ossido di europio è sceso del 35% a 2904 dollari al chilo.

La Cina ospita nei propri territori il 30% dei depositi di terre rare del pianeta, ma la produzione ammonta al 97% della produzione mondiale. Baotou Steel contribuisce al 60% della produzione cinese di terre rare e per questo motivo l'impatto sul mercato conseguente alle misure prese da Baotou Steel sarà piuttosto consistente.

Il governo cinese, come accennato in precedenza, sta da tempo architettando numerose misure per stringere ancor di più il controllo sull'estrazione, sulla vendita e sull'esportazione di terre rare: nel corso del mese di giugno è stato reso noto che Baotou Steel diventerà l'unico estrattore, raffinatore e venditore di terre rare nella regione della Mongolia Interna, con la fusione o la chiusura di altre 35 compagnie di più piccole dimensioni impegnate nella stessa attività. Nei territori cinesi altri importanti depositi di terre rare sono situate nella provincia di Sichuan e nella provincia di Shandong.

Anche altri paesi come USA, Canada, Australia e Russia ospitano depositi di terre rare nei propri territori, ma l'estrazione in queste regioni è stata sospesa nel corso degli anni 90 per via della diffusione sul mercato dei minerali cinesi a prezzo più basso. Le attività in queste regioni stanno ora riprendendo, ma sarà ovviamente necessario qualche tempo prima che questi prodotti arrivino sul mercato.

35 Commenti
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AlexSwitch21 Ottobre 2011, 10:11 #1
Ed ecco il " nuovo petrolio " dell'era digitale....
ciolla200521 Ottobre 2011, 10:59 #2
Un modo come un altro per fare dittatura in un mercato "libero"
fbrbartoli21 Ottobre 2011, 11:20 #3
questa è una delle ragioni, forse la principale, per cui si considera la Cina la nuova potenza mondiale. Praticamente tutte le terre rare stanno in Cina e gli unici due giacimenti americani stanno per esaurirsi. Vorrei ricordare che con le terre rare si produce praticamente tutta l'elettronica e non, che ci sta sotto il naso tutti i santi giorni (e a maggior ragione in ambito militare).
Vedo un futuro cinese... gli Usa, secondo me, si dovranno accontentare del secondo posto... soprattutto dopo aver dimostrato al mondo intero, con l'ennesimo crack finanziaro, che il "sogno americano" è un terno al lotto (quindi sogno rimane).
MaxArt21 Ottobre 2011, 12:03 #4
Originariamente inviato da: fbrbartoli
Praticamente tutte le terre rare stanno in Cina
Ma almeno l'articolo l'hai letto?
"La Cina ospita nei propri territori il 30% dei depositi di terre rare del pianeta, ma la produzione ammonta al 97% della produzione mondiale."
Un conto è la produzione, un altro sono i depositi. Nel mondo ne sono stati cercati pochissimi, ma se la Cina cambia politiche allora ne spunteranno di nuovi altrove - ed è già capitato di recente.
hermanss21 Ottobre 2011, 12:06 #5
Stevejedi21 Ottobre 2011, 12:56 #6
Originariamente inviato da: AlexSwitch
Ed ecco il " nuovo petrolio " dell'era digitale....


Olé, e Terza Guerra Mondiale sia
Pikazul21 Ottobre 2011, 13:12 #7
Non è difficile capire come mai i minerali estratti dalle miniere cinesi costano meno sul mercato, alla fine anche con queste manovre non possono fare più che alzare il prezzo a quanto costerebbe farli estrarre da lavoratori europei/americani.

Lascio a voi la riflessione su se sia più "etico" venderli al pezzo più basso possibile (ben sapendo perchè i prezzi sono così bassi) o se sia più etico far alzare il prezzo fino al punto in cui anche la produzione occidentale diventa competitiva.
AlexSwitch21 Ottobre 2011, 13:29 #8
Originariamente inviato da: Stevejedi
Olé, e Terza Guerra Mondiale sia


Io non ci scherzerei troppo.... Certo, quasi sicuramente non si arriverà ad uno scontro armato, ma gli interessi in gioco sono alti, molto alti!!
Senza questi elementi i processi di miniaturizzazione e produzione dei componenti elettronici usati nella totalità di smatphone, tablet, portatili, Pc, fibre ottiche, etc., sarebbe quasi impossibile...
Ed oggi viviamo nella globalizzazione e integrazione dell'informazione digitale....
Stappern21 Ottobre 2011, 13:34 #9
Originariamente inviato da: fbrbartoli
questa è una delle ragioni, forse la principale, per cui si considera la Cina la nuova potenza mondiale. Praticamente tutte le terre rare stanno in Cina e gli unici due giacimenti americani stanno per esaurirsi. Vorrei ricordare che con le terre rare si produce praticamente tutta l'elettronica e non, che ci sta sotto il naso tutti i santi giorni (e a maggior ragione in ambito militare).
Vedo un futuro cinese... gli Usa, secondo me, si dovranno accontentare del secondo posto... soprattutto dopo aver dimostrato al mondo intero, con l'ennesimo crack finanziaro, che il "sogno americano" è un terno al lotto (quindi sogno rimane).


Originariamente inviato da: Stevejedi
Olé, e Terza Guerra Mondiale sia


Originariamente inviato da: AlexSwitch
Io non ci scherzerei troppo.... Certo, quasi sicuramente non si arriverà ad uno scontro armato, ma gli interessi in gioco sono alti, molto alti!!
Senza questi elementi i processi di miniaturizzazione e produzione dei componenti elettronici usati nella totalità di smatphone, tablet, portatili, Pc, fibre ottiche, etc., sarebbe quasi impossibile...
Ed oggi viviamo nella globalizzazione e integrazione dell'informazione digitale....


Per favore leggete prima di postare,la Cina non ha nessun monopolio,ma visto che costa di meno la prendono tutti li,quando non costerà di meno i paesi cominceranno a scavarsi le terre "rare" in casa e finisce li
Stevejedi21 Ottobre 2011, 13:45 #10
Originariamente inviato da: Stappern
Per favore leggete prima di postare,la Cina non ha nessun monopolio,ma visto che costa di meno la prendono tutti li,quando non costerà di meno i paesi cominceranno a scavarsi le terre "rare" in casa e finisce li


Beh, le risorse sono quelle che sono, per quanto uno si possa accontentare del 3% che ha in casa, prima o poi finiranno... e se si chiudono i rubinetti allora ci si arrabbia.

Vogliamo ricordare i nostri "compagni" dell'Est quando mandavano col contagoccie il metano?

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