Stop al monopolio SIAE? Ipotesi probabile, secondo indicazioni UE
In arrivo una proposta UE per garantire più liberismo nella scelta degli enti a cui affidare i proventi e la gestione, in generale, del diritto d'autore. Una conseguenza potrebbe essere l'addio al monopolio SIAE in Italia
di Alessandro Bordin pubblicata il 09 Ottobre 2012, alle 11:42 nel canale MercatoLa notizia, apparsa su "La legge per tutti", è di quelle che meritano una certa attenzione, anche in considerazione delle molteplici conseguenze che potrebbero verificarsi in caso di conferma. La Commissione Europea, in base a fonti sicuramente attendibili (confermate anche da Giorgio Assuma, ex presidente SIAE), è in procinto di presentare una proposta per garantire una maggiore libertà e trasparenza nella gestione del diritto d'autore.
Fin qui sembra qualcosa di ovvio e lecito. Se non fosse che la proposta, sempre secondo le fonti, indichi anche la completa libertà del singolo nel scegliere l'ente a cui affidare i propri diritti, introiti e modalità di gestione delle proprie opere. In Italia però esiste un solo ente, la SIAE, il cui monopolio ha radici granitiche dategli dalla legge.
Trattandosi però di un monopolio, in diretto contrasto con la proposta in arrivo, sono in molti a credere che la SIAE, intesa come organo unico, sia destinata ad essere affiancata da proposte concorrenti. I tempi non saranno brevissimi ma è chiaro che la notizia ha creato moltissimo entusiasmo negli iscritti SIAE (forzatamente iscritti, aggiungiamo), molti dei quali non possono essere considerati propriamente appagati per il lavoro svolto dall'ente nei propri confronti.
Già in passato la UE ha sempre usato il pugno duro contro posizioni marcatamente monopolistiche. Le parti in gioco, nel caso del diritto d'autore, sono veramente molte e di grande peso, ma si tratta di elementi su cui la UE ha dimostrato di saper passare sopra senza particolari problemi (vedi sentenze conto Microsoft e via dicendo). Non resta quindi che attendere, per capire se e in che modo verrà presentata la proposta, nonché con quali modalità verrà eventualmente recepita dai singoli stati membri.
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTemo anch'io che per i non artisti e non scaricatori sarà un palo ove non batte il sole
Oppure si formeranno una SIAE A e una SIAE B con il doppio degli sprechi
la siae è buono solo di intascarsi i soldi, e poi è in debito di qualche milione, e mi chiedo come sia possibile
la siae è buono solo di intascarsi i soldi, e poi è in debito di qualche milione, e mi chiedo come sia possibile
E in debito di qualche milione ? Ah ah ah non usiamo eufemismi suvvia.
La Societa' Italiana Autorizzata alle Estorsioni e' in debito per poco meno di 1 miliardo di €. Alla faccia di "qualche milione".
la siae è buono solo di intascarsi i soldi, e poi è in debito di qualche milione, e mi chiedo come sia possibile
Idem. Considerando che il 99.9% degli artisti iscritti alla SIAE è in passivo, ovvero versa più soldi di quanti riceve, più le decine di altri fonti di guadagno tra etichette, equo compenso, tasse ai negozi con radio di sottofondo, concertini pubblici etc. sarebbe interessante sapere che fine faccia quella montagna di soldi.
La Societa' Italiana Autorizzata alle Estorsioni e' in debito per poco meno di 1 miliardo di €. Alla faccia di "qualche milione".
In effetti la definizione gli si addice, sono dei ladri legalizzati.
Veramente il palo è per gli artisti che non solo pagano la SIAE percentuali discutibili, ma non ricevono i diritti (leggasi 800 milioni di passivo della SIAE).
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