TomTom taglia il 10% della forza lavoro

TomTom ha comunicato un piano di ristrutturazione che prevede il taglio del 10% della forza lavoro e la riorganizzazione del budget stanziato per le attività di ricerca e sviluppo, con l'obiettivo di migliorare il time to market dei propri prodotti.

La decisione fa parte di una strategia volta a ridurre i costi di circa 50 milioni di euro e adottata come risposta alla flessione del 23% nelle vendite consumer registrata durante il terzo trimestre dell'anno. Flessione causata dalla forte concorrenza delle soluzioni smartphone, che sempre di più integrano funzionalità avanzate tra le quali proprio la navigazione GPS. Nel corso del terzo trimestre la compagnia ha registrato una flessione del fatturato del 10%, per un totale di 336 milini di euro, pur assistendo ad una crescita dei profitti del 50%, a 29 milioni.

"Ridurremo il numero delle posizioni a tempo pieno di 457 unità, che costituisce il 10% della forza lavoro. 225 ruoli saranno resi ridondanti, metà di questi si trovano nei Paesi Bassi. Il resto sarà raggiunto senza licenziamenti, evitando di sostituire coloro i quali giungono alla pensione o decidono di cambiare lavoro. Un costo di 14 milioni di euro sarà contabilizzato nel quarto trimestre del 2011 relativamente alle ridondanze e alla razionalizzazione degli uffici" ha dichiarato il CEO di TomTom, Harold Goddijn.

Le attività di ricerca e sviluppo saranno distribuite su 10 gruppi: Maps Traffic, Navigation, Automotive Systems, PNDs, Fleetservices, Fitness, Mobile, POI e Speedcam. Un'ampia proporzione del budget R&D sarà invece allocato per le aree di crescita più elevata, come mappe, traffic intelligence e navigazione.

Goddjin ha aggiunto: "La nuova struttura porterà più trasparenza e responsabilità, rendendo più semplice fare scelte innovative e riducendo il nostro time to market. I primi benefici di questa strategia si vedranno nel corso del 2012".