Un trimestre ancora in crescita per AMD, anche senza cryptomining
I risultati finanziari trimestrali di AMD per il terzo trimestre 2018 confermano il periodo positivo per l'azienda americana, capace di chiudere gli ultimi 5 trimestri consecutivi con fatturato in crescita e un utile di periodo.
Le vendite hanno totalizzato quota 1,65 miliardi di dollari, in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e in calo del 6% con riferimento ai 3 mesi precedenti. Il margine operativo lordo in crescita, dal 36% di 1 anno fa all'attuale 40%, ha permesso di registrare un utile operativo di 150 milioni di dollari (in crescita di 31 milioni sui 12 mesi) e un utile netto di 102 milioni (in aumento di 41 milioni).
La divisione Computing and Graphics business ha visto un aumento delle vendite di soluzioni client, riferibili alle CPU della famiglia Ryzen. D'altro canto la divisione ha registrato un dato di contrazione nelle vendite di GPU, giustificato dalla domanda di schede video per cryptomining che è di fatto completamente venuta meno nel corso del trimestre. Manca inoltre, in questo segmento, un impatto competitivo rispetto a quanto offerto dalla concorrenza: AMD è al lavoro in questa direzione ma dovrà passare ancora del tempo prima di poter vedere GPU di nuova generazione dall'azienda americana.
Buon risultato anche per la divisione Enterprise, Embedded and Semi-Custom che ha registrato un calo del fatturato del 5% su base annuale ma una sua crescita del 7% rispetto al secondo trimestre 2018. La situazione si è di fatto stabilizzata, con una previsione positiva per il prossimo trimestre durante il quale AMD dovrebbe annunciare le prime GPU a 7 nanometri specifiche per il datacenter.
Dalle informazioni pubblicate da AMD emergono alcuni dati che aiutano a capire quale sia stata la portata delle vendite di GPU per cryptomining nel corso dei trimestri precedenti. Nel corso del terzo trimestre 2017 le vendite di GPU destinate a questi impieghi avevano rappresentato una quota del fatturato di AMD pari a una percentuale tra il 7% e il 9% (high single digit, nelle parole del comunicato stampa). Nel quarto trimestre 2017 le vendite di queste proposte avevano inciso per una quota di fatturato totale di poco superiore alla doppia cifra (low-double digit percent).
La stima per gli ultimi 3 mesi del 2018 prevede un fatturato di 1,45 miliardi di dollari in aumento di circa l'8% su base annuale, legato ad una crescita nelle vendite di soluzioni Ryzen, EPYC e di GPU destinate all'utilizzo all'interno dei datacenter per elaborazioni di calcolo parallelo. Il mercato, nelle ore immediatamente successive alla chiusura delle contrattazioni in borsa, non ha reagito bene a questi dati. Il valore delle azioni AMD è sceso in modo repentino, per via delle preoccupazioni legate alle vendite di GPU in contrazione e a problematiche di eccessivo stock di prodotti presso i partner che il mercato dovrà in qualche modo assorbire nel corso dei prossimi mesi.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTanto per citare nvda (nvidia) ha perso quasi il 10%!!
Tanto per citare nvda (nvidia) ha perso quasi il 10%!!
saranno preoccupati anche loro per la manovra
freesync non ha bisogno di un chip aggiuntivo.
manovra che in america porta il nome di dazio sui prodotti importati dalla cina.
si stima che una GPU come la 1080 aumenterebbe di 200 $ il suo costo.
Tanto per citare nvda (nvidia) ha perso quasi il 10%!!
Io mi fossi in loro mi preoccuperei per la fornitura di server xeon che costano il doppio e vanno la metà di epyc lol
si stima che una GPU come la 1080 aumenterebbe di 200 $ il suo costo.
Nuoooooo...
freesync non ha bisogno di un chip aggiuntivo.
Certo perchè usa la CPU dello scaler, che però deve avere determinate specifiche.
Quindi lascia semplicemente effettuare l'implementazione dell'Hardware al produttore stesso anzichè realizzarlo AMD stessa.
Quindi lascia semplicemente effettuare l'implementazione dell'Hardware al produttore stesso anzichè realizzarlo AMD stessa.
scaler che il produttore di monitor prende da produttori di chip...
praticamente solo i prodotti più economici non rientrano dei canoni del freesync, anche perchè son di manica molto larga (già il FS2 mette dei paletti alle prestazioni ottenibili).
comunque non costa 200 euro in più per un chip che farebbe l'identico lavoro.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".