Una nuova proprietà nel futuro di GlobalFoundries?

Mubadala, fondo sovrano di Abu Dhabi proprietario di GlobalFoundries, starebbe valutando la cessione parziale o totale di questo investimento nell'azienda specializzata nella produzione di semiconduttori per conto terzi
di Paolo Corsini pubblicata il 30 Novembre 2015, alle 08:20 nel canale MercatoGlobalfoundriesAMD
Un nuovo futuro in vista per GlobalFoundries? Bloomberg riporta indiscrezioni che indicano un possibile cambio di proprietà per il produttore di semiconduttori, impegnato da vari anni nella costruzione di soluzioni per conto di varie aziende presenti nel mercato.
L'azienda è di proprietà di Mubadala Development Co., il fondo sovrano di Abu Dhabi responsabile di investire in attività diverse il denaro generato dal business dell'estrazione petrolifera. Mubadala detiene una quota di partecipazione in AMD oltre che, tra le altre, in Ferrari. In prospettiva per Mubadala l'investimento in GlobalFoundries è stato dettato dalla volontà di preparare il terreno per il futuro, quando le riserve petrolifere andranno ad esaurirsi e per gli Emirati sarà necessario trovare altre attività nelle quali reinvestire il denaro guadagnato con il petrolio.
L'operazione non è motivata da problemi operativi dell'azienda, per quanto negli ultimi anni GlobalFoundries abbia incontrato non poche difficoltà a operare in un settore così competitivo e ad elevato contenuto tecnologico come quello dei semiconduttori. L'andamento generale nel mercato dell'estrazione petrolifera avrebbe spinto Mubadala Development Co. verso una semplificazione della propria attività, operazione che passerebbe anche attraverso la cessione di una quota di GlobalFoundries se non dell'intero investimento. Il controvalore di una operazione del genere potrebbe raggiungere la quota di 20 miliardi di dollari USA.
Ricordiamo come GlobalFoundries sia stata costituita 7 anni fa partendo dalla decisione di AMD di trasformarsi in azienda fabless, cedendo a terzi le proprie fabbriche produttive e delegando a questi ultimi la produzione dei propri chip. In questo modo AMD è riuscita a implementare al proprio interno una struttura di costi molto più snella del passato, facendo fronte ad una difficile situazione economica che la caratterizzava in quel periodo.
Inizialmente GlobalFoundries ha visto AMD presente tra gli azionisti ma nel corso degli anni l'azienda americana ha scelto di diluire la propria quota sino a uscire completamente dalla compagine societaria.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopiuttosto, le indiscrezioni dicono anche a chi potrebbero vendere queste quote?
corea? cina? altro?
ciao ciao
non è tanto 30 anni!come al solito si aspetta all'ultimo, per poi chiedere fondi allo stato. se l'agip e le altre iniziassero a mettere in parallelo pompe per le auto elettriche, sarebb n'altra cosa o comunque un inizio per incentivare l'acquisto delle auto elettriche, specialemente ora che i soldi li hanno e li fanno ogni giorno col petrolio
Ciò non toglie che comunque bisogna investire, come giustamente affermi te, nelle nuove tecnologie energetiche sia per il trasporto che in tutti gli altri ambiti... Oramai i costi ambientali e collaterali degli idrocarburi e del carbone aumento di anno in anno, e stanno annullando i guadagni in termini di economicità. Inoltre abbandonare il petrolio come fondamenta economica globale, relegando il suo uso meramente alla chimica di sintesi, significherebbe una normalizzazione e distensione di determinate relazioni politiche che oggi ci danno parecchi problemi.
Le tecnologie ci sono, bisogna solamente investirci seriamente!!
Ciò non toglie che comunque bisogna investire, come giustamente affermi te, nelle nuove tecnologie energetiche sia per il trasporto che in tutti gli altri ambiti... Oramai i costi ambientali e collaterali degli idrocarburi e del carbone aumento di anno in anno, e stanno annullando i guadagni in termini di economicità. Inoltre abbandonare il petrolio come fondamenta economica globale, relegando il suo uso meramente alla chimica di sintesi, significherebbe una normalizzazione e distensione di determinate relazioni politiche che oggi ci danno parecchi problemi.
Le tecnologie ci sono, bisogna solamente investirci seriamente!!
infatti c'è anche il risvolto geopolico che cambierebbe, molte guerre non ci sarebbero + in quanto tra energia solare eolica ed idroelettrica si potrebbe tranquillamente soddisfare il fabbisogno globale con ovviamente ingenti investimenti iniziali che si ripagherebbero col tempo in una qualità di vita migliore, è una cosa che avrebbe dovuto iniziare a fare da anni anche in giappone e cina, e non dire agli abitanti di pechino di stare in casa perchè lo smog è così intenso da ucciderli. che cosa ridicola.
http://www.engadget.com/2015/11/30/breakthrough-energy-coalition/
Dubito il disinvestimento sia legato a una qualche loro necessità di liquidità...
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