WAPI: la Cina accusa l'IEEE di cospirazione

WAPI: la Cina accusa l'IEEE di cospirazione

Un gruppo di aziende cinesi non accetta la decisione dell'ISO di rifiutare lo standard WAPI in favore dell'802.11i e lancia dure accuse dirette all'IEEE

di pubblicata il , alle 14:33 nel canale Mercato
 

Nel periodo a cavallo degli anni 2003 e 2004 si è più volte parlato dello standard di criptatura WAPI (Wireless And Privacy Infrastructure) introdotto dal governo cinese per le apparecchiature di networking wireless. Inizialmente la Cina aveva fissato nella data del 1 Giugno 2004 la scadenza entro la quale tutti i dispositivi Wi-Fi avrebbero dovuto ottenere la certificazione WAPI per poter continuare ad essere utilizzati ed importati nella Repubblica Popolare. Successivamente tale decisione fu revocata e la deadline fu posticipata a data da destinarsi, di fatto mai stabilita. Da allora il WAPI è lentamente calato nell'oblio.

Nel corso del passato mese di Marzo un gruppo di 22 compagnie Cinesi, tra cui Lenovo e le quattro principali aziende di telecomunicazioni del Paese, si è riunito per formare il BWIPS (Broadband Wireless Internet Protocol Standard Group) al fine rimettere in moto il progetto WAPI con ambizioni ben più grandi rispetto a quelle iniziali, ovvero la volontà di spingere la tecnologia WAPI come uno standard mondiale, e come tale riconosciuto dall'ISO, in grado di poter succedere alle attuali specifiche WiFi 802.11g sancite dall'IEEE (nstitute of Electrical and Electronics Engineers).

L'iniziativa è però stata stroncata sul nascere proprio dall'ISO che nello stesso mese ha rifiutato il protocollo presentato dal BWIPS con 8 voti a favore e ben 17 voti contrari. L'International Standard Organization ha invece deciso di accettare il protocollo IEEE 802.11i con 24 voti a favore e soli tre voti contrari.

Il gruppo a favore del WAPI ha però deciso di ricorrere in appello per quanto riguarda la decisione dell'ISO e, senza troppa diplomazia, ha accusato in un documento di 38 pagine l'IEEE di "cospirazioni", "attività non etiche" e "sciovinismo culturale". In altri termini il BWIPS è convinto che l'IEEE abbia condizionato in modo scorretto le decisioni dell'ISO.

Molte delle accuse riguardano procedure interne dell'ISO e sono quindi difficili da poter valutare. L'accusa che però fa un po' sorridere è quella di "sciovinismo culturale". L'IEEE avrebbe infatti dichiarato di avere avuto a disposizione una documentazione relativa alle specifiche WAPI "mal scritta, con ambiguità semantiche ed errori sintattici tali da rendere molto difficile la comprensione del documento e gli intenti del protocollo". Dichiarazione che in qualche modo avrebbe "offeso" il BWIPS.

Con lo standard 802.11i ormai recepito dall'ISO, il BWIPS non avrà certo strada facile nella ricerca dell'approvazione del WAPI ed è comunque possibile che tale standard venga messo in opera all'interno della Cina, con o senza il beneplacito dell'ISO.

Fonte: Arstechnica

18 Commenti
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Kanon31 Maggio 2006, 14:42 #1
Probabilmente il documento di presentazione è stato tradotto da un impiegato svraqualificato e sottopagato...
Redvex31 Maggio 2006, 14:52 #2
Bè ma la Cina che accusa di cospirazione è tutto da ridere...
eta_beta31 Maggio 2006, 14:57 #3
ma che impiegato la traduzione affidata ad un traduttore automatico
Tenebra31 Maggio 2006, 15:05 #4
Peggio per loro, se vuoi che il tuo protocollo diventi standard mondiale COME MINIMO curi perfettamente anche la traduzione della documentazione. Oltretutto non mi stupirei se avesse pesato anche il fatto che da anni ci sono sospetti sulle tecnologie made in China, per via del fatto che non sono mai del tutto aperte e che la segretezza dietro ai "punti oscuri" potrebbe celare backdoor e tracker ad arte per lo spionaggio industriale, militare e politico.
daedin8931 Maggio 2006, 15:11 #5
Tenebra sono daccordo con te. Probabilmente gli fa anche comodo che lo standard non venga implementato.
DevilsAdvocate31 Maggio 2006, 15:19 #6
Bisogna vedere se la documentazione era davvero male scritta:
che la rendano pubblica,se son convinti di avere ragione......
norp7431 Maggio 2006, 15:23 #7
la notizia non è completa
la domanda è stata respinta non solo per la documentazione "ambigua", ma anche:
1) l'algoritmo crittografico non è stato reso pubblico!
2) non hanno ricevuto un esemplare WAPI funzionante!!

poi accuse di "sciovinismo culturale" da uno dei popoli più razzisti della terra fa veramente sorridere
aLLaNoN8131 Maggio 2006, 15:56 #8
Originariamente inviato da: norp74]la notizia non è
1) l'algoritmo crittografico non è stato reso pubblico!
2) non hanno ricevuto un esemplare WAPI funzionante!![/B]

poi accuse di "sciovinismo culturale" da uno dei popoli più razzisti della terra fa veramente sorridere

Ah beh, praticamente hanno tralasciato le uniche due cose realmente importanti per standardizzare un algoritmo
Rubberick31 Maggio 2006, 16:55 #9
sti cinesi... se si potesse rovesciare quella cazzo di dittatura...
vittoriusly31 Maggio 2006, 17:04 #10
Ridicoli.
Ed in ogni caso nel board nei working group sull'802.11 non ci sono voti "di serie A" e "di serie B" e le soluzioni bislacche vengono scartate ovviamente.
Ed in ogni caso non e' sempre detto che ISO ratifichi gli standard "informali" IEEE senza dire nulla.
Per finire le specifiche o sono chiare, complete ed univoche o sono carta per pulirsi ..... le mani

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