WI-MAX in Italia: il Ministero della Difesa libera le frequenze

WI-MAX in Italia: il Ministero della Difesa libera le frequenze

Il Ministero della Difesa ha annunciato di aver avviato il progetto per lo spostamento degli apparati radar e di telecomunicazione dalla banda di frequenze dei 3,5GHz

di pubblicata il , alle 12:28 nel canale Mercato
 

Nel corso della giornata di ieri il Ministero della Difesa e il Ministero delle Comunicazioni hanno comunicato di aver dato il via ad un gruppo di lavoro per la liberazione dello spettro delle frequenze dei 3,5GHz, attualmente occupato dai radar e dai sistemi di telecomunicazione della Difesa. L'iniziativa è volta ad accelerare la diffusione sul territorio delle infrastrutture WI-MAX.

Il gruppo di lavoro sta ora definendo tempi, modalità e budget disponibile per l'avvio del progetto, il quale dovrebbe aiutare a superare alcuni dei più consistenti problemi relativi al digital divide della nostra penisola.

L'intenzione di ambo i Ministeri è quella di portare la tecnologia WI-MAX dapprima in quelle aree che attualmente non sono raggiunte, spesso per motivi legati alla morfologia del territorio, dalla banda larga.

Fonte: Ministero della Difesa

38 Commenti
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Mic.C.06 Dicembre 2006, 12:44 #1
Buona notizia, ma quanti anni ci sara' ancora da aspettare prima di vedere qualcosa di funzionante???

P.S. : anche se a costi esorbitanti , qualcuno sa qualcosa delle connessioni satellitari?

(non alice sat , quello bidirezionale)
Kenny Rullo06 Dicembre 2006, 12:46 #2
Pongo una domanda: il wi-max non supporta altre frequenze oltre il 3.5ghz?

In fondo è un paradosso dover aggiornare i sistemi di difesta in toto per lasciar spazio al wimax.

In un periodo "caldo" come questo preferirei andare a 56k ed essere sicuro di non trovarmi bin laden in giardino

Mi pongo un'ulteriore domanda: con una rete gsm e successivi così radicata, è proprio necessario necessario aggiungere altre antenne? Il passaggio da 2 a 3g è stato +ttosto rapido e completo, un balzo in più e passare ad un eventuale 4G con una bella infarcitura di protocolli ethernet così da uniformare anche il mondo mobile alle attuali tecnologie avrebbe IHMO una + rapida diffusione.
Mic.C.06 Dicembre 2006, 12:48 #3
se per 3g intendi l'umts...e' tutt'altro che completo,parlando della mia zona!
ThePunisher06 Dicembre 2006, 12:49 #4
Speriamo sia vero e speriamo lo sia in tempi brevi, visto che ho ancora ISDN e l'ADSL non arriverà mai.
sslazio06 Dicembre 2006, 12:50 #5
si poi con i costi che ha l'umts stai fresco
Kenny Rullo06 Dicembre 2006, 12:53 #6
In effetti ho parlato senza "ragion di dati", ma solo per esperienza personale. Sono passato a 3 da un paio d'anni e da circa uno raramente lo vedo passare al roaming TIM per il 2/2.5G. Viaggio spesso da un capo all'altro del nord e centro italia.

Per altro io vivo nella profonda campagna piemontese e abbiamo umts e fastweb, 'na festa
ulk06 Dicembre 2006, 13:04 #7
Gruppo dil avoro alias consulenti e politici trombati da sistemare, c'è da fare una bando per vendere le frequenze della difesa e poi bisogna vedere se qualcuno deciderà di spendere 200 milioni di euro per comprare queste frequenze, chi poi investirà su infrastrutture....
nonikname06 Dicembre 2006, 13:15 #8
Speriamo che adesso non vadano in piazza i noglobal e gli operatori radar...
vink06 Dicembre 2006, 13:32 #9
Credo si tratti di adeguarsi ad un protocollo internazionale... e poi s e smantellano i Radar magari è perché adesso lavorano su una frequenza diversa e più efficiente.
dupa06 Dicembre 2006, 14:02 #10
Sì ma il problema è che si parla di licenze concesse ad operatori.
La vera rivoluzione sarebbe se si potessero fare reti Wimax point to point, e non centralizzate.
Poter usare il wimax senza alcun vero operatore, sarebbe stata una rivoluzione, invece non sarà nulla di questo tipo

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