6 aziende private per aiutare la NASA nella rotta verso Marte: NextSTEP entra nella 2° fase

6 aziende private per aiutare la NASA nella rotta verso Marte: NextSTEP entra nella 2° fase

NASA ha annunciato quali sono i sei partner privati scelti per portare avanti il progetto NextSTEP e ha mostrato i primi bozzetti di quello che potrebbe essere l'aspetto dei moduli abitativi spaziali. Il fine è quello di sviluppare moduli da posizionare nell'area vicina alla Luna che possano fare da trampolino di lancio per la conquista di Marte

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Scienza e tecnologia
 


La navicella Orion

"Attraverso l'esplorazione, NASA sta allargando gli orizzonti, accrescendo la conoscenza e migliorando la nostra vita". È così che si apre l'articolo sul sito dell'ente spaziale statunitense a proposito del progetto di costruzione di prototipi di sistemi abitativi per lo spazio profondo e non. Passato ormai diverso tempo dal primo passo dell'uomo sulla Luna, gli sforzi per esplorare l'universo sono tornati a crescere, andando incontro a progetti di sempre maggiore portata, raggio e durata. In un futuro non troppo lontano (anno 2021) assisteremo al lancio di Orion, la navicella spaziale che sarà portata in orbita cislunare dal vettore Space Launch System (SLS) e che servirà per l'esplorazione di asteroidi e dello spazio cislunare (compreso tra noi e la Luna). Espandere la presenza umana all'interno del sistema solare richiede però avanzamenti tecnologici nel campo dello sviluppo di habitat e sistemi che possano ospitare gli astronauti per lunghi periodi di tempo.

NASA aveva lanciato il programma Next Space Technologies for Exploration Partnerships (NextSTEP) ad aprile e in questi giorni ha presentato la seconda fase del progetto che mira a coinvolgere aziende private nella costruzione dei sistemi per un'esplorazione spaziale più 'profonda' di quella attuale. Il fine è quello di sviluppare moduli da posizionare nell'area vicina alla Luna che possano fare da trampolino di lancio per la conquista di Marte. NASA ha annunciato quali sono i sei partner privati scelti per portare avanti il progetto NextSTEP e ha mostrato i primi bozzetti di quello che potrebbe essere l'aspetto dei moduli abitativi spaziali.

Bigelow Aerospace LLC svilupperà e testerà un prototipo di XBASE (Expandable Bigelow Advanced Station Enhancement) un habitat di 330 metri cubi. La progettazione di questo sistema abitativo parte dalla base del B-330, un modulo di stessa cubatura attualmente in via di sviluppo, pensato come aggiunta alla Stazione Spaziale Internazionale ISS. A sua volta B-330 nasce dal modulo aggiuntivo di 16 metri cubi per la ISS già testato sul campo. XBASE però sarà pensato per vivere in modo autonomo, senza la base della ISS.

Boeing è al lavoro su un sistema abitativo modulare che fa leva sull'esperienza accumulata dal colosso statunitense negli 15 anni in cui ha disegnato, sviluppato, assemblato in orbita e messo in opera parti della Stazione Spaziale Internazionale. Il progetto Boeing prevede la produzione di un sistema di test in scala reale qui sulla Terra per simulare come delle persone possano lavorare e vivere per lunghi periodi di tempo nello spazio profondo. Sarà un dispositivo chiave per testare e validare standard di interfaccia, sistemi funzionali e tecnologie critiche per l'esplorazione.

Lockheed Martin è invece incaricata di trasformare uno dei suoi moduli multiruolo utilizzati per trasportare equipaggiamenti e viveri dallo Shuttle alla ISS e viceversa in un vero e proprio modulo abitativo viaggiante dotato di avionica e sistemi di controllo dell'ambiente e dei parametri che permettono la vita (Environmental Control and Life Support System - ECLSS). Questo progetto sarà utile per testare le comunicazioni e l'interfaccia tra la navicella Orion e gli habitat spaziali.

Orbital ATK ha anch'essa esperienza nel trasporto di equipaggiamento verso la Stazione Spaziale Internazionale e a partire dalla sua navicella Cygnus, attualmente in servizio, svilupperà un habitat cislunare. Proprio questo dovrebbe essere un punto di partenza per poi dirigere le esplorazioni in direzione di Marte.

Sierra Nevada Corporation’s Space Systems studierà e metterà a punto un'architettura flessibile e delle linee guida per le operazioni di un modulo abitativo a lunga permanenza per lo spazio profondo che possa fare leva su 3 o 4 lanci commerciali per sua la costruzione. Il suo prototipo sarà pensato per essere trasportato dal modulo cargo Dream Chaser, veicolo spaziale riutilizzabile nato per trasportare equipaggi e materiale in orbita terrestre bassa. Il modulo abitativo, dopo il lancio, sarà combinato con un modulo gonfiabile per creare un secondo ambiente, con il sistema ECLSS e con un sistema di propulsione. Tutto servirà per mettere a punto un proof-of-concept e testare le modalità affinché tutti i moduli si integrino alla perfezione tra di loro.

NanoRacks of Webster assieme ai suoi partner Space Systems Loral e United Launch Alliance, sotto il cappello di Ixion Team, condurrà studi di fattibilità in merito alla conversione dei moduli superiori o dei comparti carburante degli attuali vettori di lancio in moduli abitativi pressurizzati. In questo caso lo scopo è quello di studiare la fattibilità di un approccio low cost che permetta di 'I' gli attuali vettori, SLS incluso.

I progetti coprono un ampio orizzonte e in diversi punti vanno a sovrapporsi: l'idea della NASA è quella, in questa fase, di avvalersi dell'aiuto dei privati per battere il maggior numero di strade possibili, senza precludersi ogni possibilità di sviluppo. Il progetto NextSTEP è affidato alla sezione Advanced Exploration Systems Division (AES) delle NASA e rappresenta una novità nel panorama dello sviluppo di soluzioni per lo spazio grazie al suo approccio ibrido pubblico-privato.

27 Commenti
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Pier220413 Agosto 2016, 11:21 #1
Noto parecchi progetti di spazi abitativi adatti a lavorare per lungo periodo nello spazio profondo e uno nella ISS, ma nulla riguardo il suolo Lunare.

Pensavo che uno degli step per la missione su Marte fosse creare una base permanente sulla Luna e da qui, grazie alla bassa gravità Lunare,
lanciare enormi "Space Ship" in grado di arrivare su Marte offrendo all'equipaggio Umano tutto il necessario per i lunghi mesi di viaggio in assenza di gravità,
oltre alla scorta di viveri e carburante sufficiente per atterrare su Marte.

Il problema è che finita la missione bisogna ripartire da un pianeta con una massa simile alla Terra, quindi contrastando una forza di gravità più o meno simile a quella Terrestre, quindi servono grandi quantità di carburante liquido più altrettanto quantità di Ossigeno da usare come comburente, oltre che per la sopravvivenza dell'equipaggio...
Un bel problema.. a meno che (ma bisogna esserne sicuri) se Marte non si trovi acqua e da questa, ottenere Idrogeno ed ossigeno direttamente sul pianeta, elementi adatti allo scopo.
Eress13 Agosto 2016, 11:52 #2
Finalmente la democrazia sarà esportata anche su Marte! non so perché, ma sta cosa mi ricorda questi personaggi mitici di Corrado Guzzanti

https://www.google.it/url?sa=t&...129422649,d.d2s

"Attraverso l'esplorazione, NASA sta allargando gli orizzonti, accrescendo la conoscenza e migliorando la nostra vita".
Bisogna vedere innanzitutto se i marziani sono d'accordo

Chiuso il preambolo sarcastico, direi che se il progetto può affascinare a prima vista, credo possa nascondere molti più problemi ambientali del previsto. Marte non è certamente un posto molto ospitale dove vivere né sopravvivere, inoltre è soggetto a sferzanti tempeste di sabbia estese a livello planetario. Poi ci sarebbe il problema dell'acqua. Su Marte ce n'è sicuramente una discreta quantità, difficilmente quantificabile al momento, più che altro sotto forma di ghiaccio ai poli, specie quello nord. Si porrebbe quindi una questione fondamentale e irrinunciabile, e cioè il terraforming di quel pianeta, attraverso il recupero di questi depositi di H2O. Ma d'altro canto Marte a differenza della Terra è esposto direttamente al vento solare, con cui quindi interagisce direttamente, senza protezione del campo magnetico terrestre. Questo potrebbe avere conseguenze non da poco per la sopravvivenza su quel pianeta. Ricordo che l'atmosfera marziana è composta quasi eclusivamente da CO2 (in larga percentuale) e azoto.
Dal sito ESA

At Earth, the solar wind does not directly interact with the atmosphere. It is diverted by Earth’s natural cloak of magnetism. Neither Mars nor Venus have appreciable magnetic fields generated inside the planet, so each planet’s atmosphere suffers the full impact of the solar wind.

Su Marte si può rischiare anche di rimanere bruciacchiati dopotutto
Basta osservare le scie scure che lasciano i dust devils sulla superficie di Marte. Insomma problemini non da poco ce ne sono, la parte tecnologica di un'eventuale missione su Marte, secondo me, è solo secondaria al problema ambientale. Per estrarre tutta quell'acqua col calore, ci vorrà anche un'energia non indifferente. Non parliamo poi dell'elettrolisi per dissociare l'ossigeno dall'acqua. Sempre sul terraforming, facendo una grossolana stima di dati, presi in giro nella rete, sulla Terra ogni colonna di un cm^2 in superfice che arrivi alla stratosfera, contiene circa 200g di ossigeno. Per produrne altrettanto, bisognerebbe dissociare circa 230g d'acqua. Moltiplicando per tutti i cm^2 della superfice di Marte, servirebbero circa 3.5x10^17 kg d'acqua. Non so se su Marte ve ne sia abbastanza a disposizione, e se lo fosse, sarebbe una frazione non trascurabile di tutta la quantità di cui potrebbe disporre il pianeta rosso.

Alla fine tutto sto discorso per dire che cosa, che dovremmo moltiplicare la nostra capacità di trasporto per dieci o centomila volte, la nostra capacità energetica idem. Non quindi per 2 o 3 volte, ma per n^3-5. E lasciamo il resto invariato....
Un po' come pensare al modo di disporre dei cavalli da tiro per muovere la sonda Cassini verso Saturno
Se fossimo davvero in grado di realizzare certe cose, lo avremmo fatto sulla Terra, dove invece con un processo inverso, stiamo desertificando e devastando ogni cosa.
Il successo dei rover marziani, specie in termini temporali, non deve illudere più di tanto sulle condizioni ambientali di Marte, relativamente ad una possibile sopravvivenza di forme biologiche terrestri, umani o meno che siano.
Per quanto Marte mi abbia sempre affascinato, sin dalle prime letture giovanili di fantascienza, resto piuttosto scettico al riguardo di una missione umana sul pianeta rosso.
gino4613 Agosto 2016, 12:25 #3
Parere puramente personale, soldi spesi inutilmente, sarebbe meglio se progettassero nuovi propulsori per muoverci tra i cieli del nostro pianeta, oppure Che progettassero batterie decenti, di cose da fare su questo pianeta c'è ne sono ancora tante, nessuno riuscirà a togliermi dalla testa che fino a quando non saremo in grado di mandare in orbita astronavi del calibro di sottomarini, mossi dalla gravità artificiale è estremamente pericoloso, ed inefficiente uscire dal sistema luna-terra.
Pier220413 Agosto 2016, 12:30 #4
Originariamente inviato da: Eress
Finalmente la democrazia sarà esportata anche su Marte! non so perché, ma sta cosa mi ricorda questi personaggi mitici di Corrado Guzzanti

https://www.google.it/url?sa=t&...129422649,d.d2s

"Attraverso l'esplorazione, NASA sta allargando gli orizzonti, accrescendo la conoscenza e migliorando la nostra vita".
Bisogna vedere innanzitutto se i marziani sono d'accordo

Chiuso il preambolo sarcastico, direi che se il progetto può affascinare a prima vista, credo possa nascondere molti più problemi ambientali del previsto. Marte non è certamente un posto molto ospitale dove vivere né sopravvivere, inoltre è soggetto a sferzanti tempeste di sabbia estese a livello planetario. Poi ci sarebbe il problema dell'acqua. Su Marte ce n'è sicuramente una discreta quantità, difficilmente quantificabile al momento, più che altro sotto forma di ghiaccio ai poli, specie quello nord. Si porrebbe quindi una questione fondamentale e irrinunciabile, e cioè il terraforming di quel pianeta, attraverso il recupero di questi depositi di H2O. Ma d'altro canto Marte a differenza della Terra è esposto direttamente al vento solare, con cui quindi interagisce direttamente, senza protezione del campo magnetico terrestre. Questo potrebbe avere conseguenze non da poco per la sopravvivenza su quel pianeta. Ricordo che l'atmosfera marziana è composta quasi eclusivamente da CO2 (in larga percentuale) e azoto.
Dal sito ESA

At Earth, the solar wind does not directly interact with the atmosphere. It is diverted by Earth’s natural cloak of magnetism. Neither Mars nor Venus have appreciable magnetic fields generated inside the planet, so each planet’s atmosphere suffers the full impact of the solar wind.

Su Marte si può rischiare anche di rimanere bruciacchiati dopotutto
Basta osservare le scie scure che lasciano i dust devils sulla superficie di Marte. Insomma problemini non da poco ce ne sono, la parte tecnologica di un'eventuale missione su Marte, secondo me, è solo secondaria al problema ambientale. Per estrarre tutta quell'acqua col calore, ci vorrà anche un'energia non indifferente. Non parliamo poi dell'elettrolisi per dissociare l'ossigeno dall'acqua. Sempre sul terraforming, facendo una grossolana stima di dati, presi in giro nella rete, sulla Terra ogni colonna di un cm^2 in superfice che arrivi alla stratosfera, contiene circa 200g di ossigeno. Per produrne altrettanto, bisognerebbe dissociare circa 230g d'acqua. Moltiplicando per tutti i cm^2 della superfice di Marte, servirebbero circa 3.5x10^17 kg d'acqua. Non so se su Marte ve ne sia abbastanza a disposizione, e se lo fosse, sarebbe una frazione non trascurabile di tutta la quantità di cui potrebbe disporre il pianeta rosso.

Alla fine tutto sto discorso per dire che cosa, che dovremmo moltiplicare la nostra capacità di trasporto per dieci o centomila volte, la nostra capacità energetica idem. Non quindi per 2 o 3 volte, ma per n^3-5. E lasciamo il resto invariato....
Un po' come pensare al modo di disporre dei cavalli da tiro per muovere la sonda Cassini verso Saturno
Se fossimo davvero in grado di realizzare certe cose, lo avremmo fatto sulla Terra, dove invece con un processo inverso, stiamo desertificando e devastando ogni cosa.
Il successo dei rover marziani, specie in termini temporali, non deve illudere più di tanto sulle condizioni ambientali di Marte, relativamente ad una possibile sopravvivenza di forme biologiche terrestri, umani o meno che siano.
Per quanto Marte mi abbia sempre affascinato, sin dalle prime letture giovanili di fantascienza, resto piuttosto scettico al riguardo di una missione umana sul pianeta rosso.


Discorso interessante e non privo di verità scientifiche.

Ma credo che l'esplorazione di Marte non preveda la Terraformazione, si parla di piccoli spazi abitativi all'interno dei quali viene riprodotta la condizione terrestre, la protezione contro raggi cosmici e le radiazioni solari, si ha già una gravità simile e per l'esplorazione si usano tute spaziali come quelle usate sulla Luna.
qualcosa simile a questo

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Ricordiamo che riguardo le condizioni ambientali, quelle Lunari non sono certo meno inospitali visto che li non esiste neppure un'atmosfera, eppure ci sono andati e sono sopravvissuti per diversi giorni.
Certamente non so se vivrò abbastanza per vedere "coloni" Umani su Marte...
Eress13 Agosto 2016, 13:00 #5
Originariamente inviato da: Pier2204
Discorso interessante e non privo di verità scientifiche.

Ma credo che l'esplorazione di Marte non preveda la Terraformazione, si parla di piccoli spazi abitativi all'interno dei quali viene riprodotta la condizione terrestre, la protezione contro raggi cosmici e le radiazioni solari, si ha già una gravità simile e per l'esplorazione si usano tute spaziali come quelle usate sulla Luna.
qualcosa simile a questo

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Ricordiamo che riguardo le condizioni ambientali, quelle Lunari non sono certo meno inospitali visto che li non esiste neppure un'atmosfera, eppure ci sono andati e sono sopravvissuti per diversi giorni.
Certamente non so se vivrò abbastanza per vedere "coloni" Umani su Marte...

Beh certo vivere in quelle specie di loculi non dovrebbe essere molto comodo
Ma da quello che ho scritto prima, posso anche aggiungere che secondo me, le condizioni ambientali su Marte nel loro complesso, potrebbero rivelarsi ancor più ostili di quelle lunari.
Del resto è un po' difficile parlare di Marte stando qui sulla Terra anche con lunghi anni alle spalle di esplorazioni meccaniche e dati raccolti su quel pianeta si rischia di rimanere allo stato di ipotesi piuttosto vaghe. Marte è comunque un pianeta ben più attivo della Luna, ma un genere di attività, temo estremamente ostile alla vita di origine terrestre. Se davvero un giorno si arriverà su Marte, sperando di esserci, vedremo come stanno realmente le cose lassù, direttamente con occhi umani. Naturalmente tutto ciò, non esclude che in un passato più o meno remoto, Marte abbia ospitato forme di vita, anzi di questo sono convinto. Anche perché alla fine, la vita è la cosa più comune nell'universo.
RaZoR9313 Agosto 2016, 15:59 #6
Originariamente inviato da: Pier2204
Noto parecchi progetti di spazi abitativi adatti a lavorare per lungo periodo nello spazio profondo e uno nella ISS, ma nulla riguardo il suolo Lunare.

Pensavo che uno degli step per la missione su Marte fosse creare una base permanente sulla Luna e da qui, grazie alla bassa gravità Lunare,
lanciare enormi "Space Ship" in grado di arrivare su Marte offrendo all'equipaggio Umano tutto il necessario per i lunghi mesi di viaggio in assenza di gravità,
oltre alla scorta di viveri e carburante sufficiente per atterrare su Marte.

Il problema è che finita la missione bisogna ripartire da un pianeta con una massa simile alla Terra, quindi contrastando una forza di gravità più o meno simile a quella Terrestre, quindi servono grandi quantità di carburante liquido più altrettanto quantità di Ossigeno da usare come comburente, oltre che per la sopravvivenza dell'equipaggio...
Un bel problema.. a meno che (ma bisogna esserne sicuri) se Marte non si trovi acqua e da questa, ottenere Idrogeno ed ossigeno direttamente sul pianeta, elementi adatti allo scopo.
L'unica realtà a stare sviluppando un serio piano per Marte è SpaceX e il loro progetto neanche considera la Luna.
L'idea di base è quella di trasportare in orbita bassa una imponente "spaceship", quindi procedere al rifornimento orbitale di carburante per poi inserirsi nella traiettoria verso Marte. Il trasporto della nave in orbita bassa, così come il suo successivo rifornimento, verrà affidato ad un vettore di nuova generazione, attualmente noto come BFR (Big Fucking Rocket) ovviamente pensato per essere riutilizzabile. La nave sarà in grado di atterrare sulla superficie di Marte mediante retropropulsione supersonica.
Sia BFR che la nave spaziale (chiamata MCT) saranno basati sul Raptor, il motore di nuova generazione che è in sviluppo da ormai diversi anni. Il Raptor rappresenterà lo stato dell'arte della propulsione, usa infatti il più avanzato ciclo possibile (Full Flow Staged Combustion) ed è un motore "Metalox", ovvero usa Metano liquido e Ossigeno liquido criogenici.
La scelta è semplicemente perfetta, il metano può essere ottenuto sulla superficie di Marte attraverso la reazione di Sabatier (CO2 + 4H2 → CH4 + 2H2O).

Post rifornimento, MCT può lasciare Marte e tornare in orbita terrestre. La gravità di Marte è appena il 38% di quella terrestre, una differenza abissale.

I dettagli del progetto saranno ufficialmente resi noti a fine Settembre; Elon Musk ha prenotato un keynote di 2 ore all'International Astronautical Congress.
Attualmente il sito ufficiale dell'IAC2016 mostra il 27 Settembre per la presentazione di Elon, con il titolo "Colonizing Mars – A deep technical presentation on the space transport architecture needed to colonize Mars (SpaceX)"
amd-novello14 Agosto 2016, 08:26 #7
Big Fucking Rocket

si vede che è tutto progettato da uomini
RaZoR9314 Agosto 2016, 09:21 #8
Originariamente inviato da: amd-novello
Big Fucking Rocket

si vede che è tutto progettato da uomini
Elon stesso ha detto che deriva dalla Big Fucking Gun di Doom.

Il nome ci sta bene dal momento che BFR sarà di gran lunga il più potente vettore orbitale mai seriamente progettato e costruito, doppiando circa il Saturn V (il vettore lunare, ormai in pensione). Con un diametro vociferato di 15 metri, questo è un confronto con l'attuale primo stadio del Falcon 9.

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Pier220414 Agosto 2016, 15:46 #9
Originariamente inviato da: RaZoR93
Elon stesso ha detto che deriva dalla Big Fucking Gun di Doom.

Il nome ci sta bene dal momento che BFR sarà di gran lunga il più potente vettore orbitale mai seriamente progettato e costruito, doppiando circa il Saturn V (il vettore lunare, ormai in pensione). Con un diametro vociferato di 15 metri, questo è un confronto con l'attuale primo stadio del Falcon 9.

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I tre stadi più il modulo lunare del Saturn 5 erano 110 metri di altezza, questo quant'è?

Quell'enorme Tubo a destra sarebbe il razzo vettore del BFR? ..immagino che il razzo piccolo a sinistra faccia parte dei razzi di supporto alla struttura principale, un po come i razzi attaccati nel serbatoio dello Shuttle..
se quelle sono le proporzioni è una cosa mostruosa..
RaZoR9314 Agosto 2016, 16:24 #10
Originariamente inviato da: Pier2204

I tre stadi più il modulo lunare del Saturn 5 erano 110 metri di altezza, questo quant'è?

Quell'enorme Tubo a destra sarebbe il razzo vettore del BFR? ..immagino che il razzo piccolo a sinistra faccia parte dei razzi di supporto alla struttura principale, un po come i razzi attaccati nel serbatoio dello Shuttle..
se quelle sono le proporzioni è una cosa mostruosa..
L'altezza non è nota. In teoria le informazioni leaked parlavano di una altezza complessiva compresa fra i 120 e i 180 metri, ma è necessario chiarire bene di ciò che si parla.

Stando all'interpretazione di gran lunga più probabile, l'architettura di SpaceX non ha proprio nulla che fare con quelle classiche come il Saturn V : non esiste un secondo stadio (o terzo stadio) e una navicella in cima a quest'ultimo. BFR è esso stesso solo il primo stadio ; il secondo stadio è la nave spaziale stessa, che userà il proprio carburante per raggiungere l'orbita bassa terrestre. Quindi, come ho detto prima, partirà un secondo BFR che in questo caso trasporterà un tank carburante per fare rifornimento alla nave in orbita. Stando così le cose, BFR deve solamente trasportare MCT fino al punto di separazione, poco meno di 3 minuti di volo (ma moltissima energia cinetica).

Stando così le cose, con un diametro di 15 metri (confronto ai 10 del Saturn V), 60 metri dovrebbero essere anche troppi come altezza, ma ripeto che parliamo dell'altezza del solo primo stadio. Quello che è praticamente certo è la spinta che BFR avrà a livello del mare : circa 15 milioni di pound, paragonati ai 7,6 milioni del Saturn V. Sulla nave non si sa nulla, ma penso proprio che sarà la cosa più ambiziosa e complessa dell'intera architettura. In teoria... MCT dovrebbe poter trasportare fino a 100 persone verso Marte per viaggio. Francamente non so se SpaceX voglia subito puntare a qualcosa di così enorme.

L'illustrazione dovrebbe mostrare un core di 15 metri di diametro paragonato all'attuale Falcon 9 da 3,6m. Per il resto... nessun vettore di SpaceX userà mai dei booster secondari allo stato solido (non riutilizzabili). SpaceX è interessata alla sola propulsione liquida. BFR avrà un numero di Raptor compreso fra 25 e 37, più che sufficienti per tirare su quel bestione, offrendo probabilmente anche una minima ridondanza.

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