Creata la prima batteria protonica ricaricabile: rivoluzione?

Creata la prima batteria protonica ricaricabile: rivoluzione?

Un team di ricercatori ha mostrato il primo prototipo funzionante di batteria protonica, che promette grossi cambiamenti nello stoccaggio dell'energia in termini economici e di impatto ambientale

di pubblicata il , alle 19:21 nel canale Scienza e tecnologia
 

Un team di ricercatori della RMIT University di Melbourne, in Australia, ha creato la prima batteria protonica ricaricabile al mondo. Si tratta di un prototipo in fase embrionale, ma comunque la notizia è importante perché rappresenta un passo importante verso la creazione di nuovi sistemi energetici più economici rispetto a quelli odierni basati sul litio e più favorevoli all'ambiente. Entro 10 anni, secondo il team, la batteria potrebbe essere pronta per l'impiego commerciale.

"Le batterie agli ioni di litio sono ottime, ma si basano su risorse difficili da trovare e costose", ha dichiarato al Guardian uno dei responsabili della ricerca, John Andrews, il quale ritiene la batteria protonica una tecnologia ideale per rispondere alle crescenti esigenze di energia sulla Terra. Secondo Andrews le batterie protoniche hanno le carte in regola per fare da supplemento alle batterie agli ioni di litio, o anche per sostituirle del tutto considerando i costi di queste ultime.

"La batteria protonica è una fra le tante potenziali soluzioni per rispondere alle enormi richieste di stoccaggio dell'energia. Alimentare le batterie con i protoni può essere una soluzione più economica rispetto all'uso degli ioni di litio, realizzati da scarse risorse. Il carbonio, che è la risorsa principale utilizzata nella nostra batteria protonica, si trova in abbondanza ed è economico sia se paragonato alle leghe metalliche per lo stoccaggio dell'idrogeno, sia al litio".

Un altro beneficio della tecnologia sviluppata in Australia è che, grazie al modo in cui produce l'energia, il carbonio non viene bruciato o rilasciato nell'aria, caratteristica che rende la nuova soluzione più "eco-friendly" rispetto alle tecnologie attuali. I costi economici e, soprattutto, quelli ambientali, sono caratteristiche fondamentali nella ricerca di un sostituto delle batterie agli ioni di litio, tuttavia i consumatori finali sono più interessanti alle performance.

Il prototipo attualmente costruito ha una supericie attiva di circa 5,5 centimetri quadrati, e può stoccare la stessa energia concessa nello stesso spazio dalle tecnologie che sfruttano il litio. Il team capitanato da Andrews sta adesso cercando nuove modalità per migliorare il prototipo, adesso che è già funzionante: "I lavori futuri si concentreranno sul miglioramento delle performance e della densità di energia utilizzando materiali basati sul carbonio come il grafene".

L'obiettivo finale è realizzare una soluzione di stoccaggio dell'energia paragonabile in tutto e per tutto come prestazioni alle tecnologie agli ioni di litio, ma per raggiungere il traguardo e vedere le prime implementazioni commerciali saranno necessari parecchi anni.

12 Commenti
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marcram13 Marzo 2018, 19:47 #1
"Entro 10 anni potrebbe essere pronta"? "Potrebbe"?
Tra 10 anni probabilmente non servirà a nessuno. Sicuramente si sarà trovato qualcosa di meglio prima...
domthewizard13 Marzo 2018, 19:50 #2
Originariamente inviato da: marcram
"Entro 10 anni potrebbe essere pronta"? "Potrebbe"?
Tra 10 anni probabilmente non servirà a nessuno. Sicuramente si sarà trovato qualcosa di meglio prima...

proprio a nessuno non lo so, potrebbero metterla in un iphone y
Lampetto13 Marzo 2018, 19:58 #3
Ne ho sentite di ogni sulla tecnologia delle batterie, di come saranno capienti a parità di massa, rivoluzionarie ecc.. ecc..
Per il momento il Litio spopola e mi sa che spopolerà per anni a venire

Comunque una cosa è sicura, il primo costruttore che immette sul mercato lo Smartphone a batteria [B][SIZE="5"]Protonica[/SIZE][/B], ....solo il nome basta per fare la fila nel negozio con sdrai e ombrellone stile old Apple
D4N!3L313 Marzo 2018, 21:50 #4
La usano già i Ghostbusters nei fucili protonici.

Tutti gli articoli sulle batterie hanno il solito incipit comunque.

TITOLO "Batteria al....., rivoluzionerà l'industria"

ARTICOLO I ricercatori dell'università di ............ hanno testato un nuovo prototipo di batteria a .............., naturalmente è solo un prototipo e ha alimentato un led per 1 millisecondo ma sarà commercializzato quando sarete morti tutti (forse), ma intanto è una grande conquista per l'umanità.

Il giorno dopo torno alla mia schifosa batteria di litio che manda avanti il mio smartphone per appena un giorno dopo averci scritto qualche messaggio e vista qualche mail.
Raven13 Marzo 2018, 23:43 #5
... invece è un po' che non si parla più di grafene...
Ci vorrebbe proprio, una batteria al grafene, per riportarlo alla ribalta qualche giorno!

Eress14 Marzo 2018, 06:48 #6
Tutta fuffa. Piuttosto mi chiedo, perché non va avanti lo sviluppo di tecnologia per l'autosufficienza energetica, di tutti i prodotti ad energia elettrica, come per esempio nel campo dei dispositivi mobili.
Cappej14 Marzo 2018, 07:44 #7
Purtroppo vero tutto.. Dalle tante promesse ai fatti c'è sempre l'abisso e una vera e propria innovazione non c'è mai stata.
Per il grafene poi... Tutto doveva essere a base di grafene, anche le fette biscottate!.. Come al solito, aspettiamo il pioniere che avrà il coraggio di rompere il mercato sia con un idea che a fatti.
Raul14 Marzo 2018, 09:41 #8
il grafene è roba vecchia la vera rivoluzione si avrà con la superlega Z

La Superlega Z (anche Ultralega Z) realizzata con un nuovo elemento, il Japanium, scoperto dal prof Kabuto in uno strato roccioso risalente all'epoca glaciale, nella zona vulcanica del monte Fuji.
Express14 Marzo 2018, 10:11 #9
i Ghostbusters non sono i primi, negli anni 80 c'era già Jeeg robot d'acciao che sparava raggi protonici dall'ombelico
Raven14 Marzo 2018, 13:23 #10
Originariamente inviato da: Bivvoz
Non leggi con attenzione.
"I lavori futuri si concentreranno sul miglioramento delle performance e della densità di energia utilizzando materiali basati sul carbonio come il grafene"


ottimo!... ora sono più sereno!

Originariamente inviato da: Express
i Ghostbusters non sono i primi, negli anni 80 c'era già Jeeg robot d'acciao che sparava raggi protonici dall'ombelico


Niente in confronto alle razzo-tette di Afrodite A!
https://www.youtube.com/watch?v=8AtEZD5wR1A
(razzi totalmente inutili, ma vabbeh... )

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