Il Comune di Napoli avvia un'iniziativa per l'uso di una blockchain
Aperta la possibilità di creare un gruppo di lavoro su base volontaria che permetta di studiare il fenomeno e di concretizzarlo per la fruizione ed il pagamento di servizi
di Andrea Bai pubblicata il 20 Aprile 2018, alle 17:41 nel canale Scienza e tecnologia
36 Commenti
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la tecnologia blockchain sara sicuramente alla base del futuro delle infrastrutture sia delle macchine pubbliche che imprese private, ancora e' incompleta e immatura per essere implementata in una citta cosi importante, se non in beta test. in qualsiasi caso, ben venga l'appello, magari esce fuori qualche idea di rilievo e ci si fa ricerca su. una blockchain per il made in italy sarebbe di interesse nazionale. e non servirebbe nemmeno fosse proprietaria, ormai ci sono diversi progetti sulla supply chain in bc che bastano e avanzano per la certificazione in bc.
perche?
i dati sono in bc e sono accessibili
puoi realizzare una bc privata con nodi interni alla pa
non serve alcuna software house, i dev ti fanno gli smart contract
fai audit di smart contract, cosi a naso ti posso gia citare 3 societa specializzate
poi ok domani non puoi rimpiazzare l'infrastruttura in BC, ma puoi cominciare a accettare btc o altre valute, a magari cominciare a fare una bc per condividere alcuni dati e in generale a ridurre tutti i problemi che la bc risolve con una tecnologia nuova. per gradi.
Per il resto chi me li carica 30 anni di dati sulla blockchain? Ci mettiamo a spacchettare db adattati su altri db di diverse software house o facciamo l'ocr sui documenti? O ancora peggio, lo chiediamo ai dipendenti?
Per fare un sistema del genere a mio avviso il cambio deve avvenire in blocco, si studiano i vari software utilizzando i loro db, si applica al meglio la normativa vigente, si struttura per bene e quando si effettua il passaggio si potranno perdere un paio di giorno per caricare i dati su bc ed il lavoro da quel giorno successivo si effettuare su blockchain. Niente più software house di mezzo, niente sistemi misti, tutto distribuito... forse una cosa del genere la vedranno i miei nipoti
Per il resto chi me li carica 30 anni di dati sulla blockchain? Ci mettiamo a spacchettare db adattati su altri db di diverse software house o facciamo l'ocr sui documenti? O ancora peggio, lo chiediamo ai dipendenti?
fidati, ho idea, il mio punto e' che il collo di bottiglia non sono gli smart contract ma la maturita' e che una implementazione per gradi e per test net nella macchina pubblica e' cosa buona e giusta.
poi per quanto riguarda i dati e' ovvio che non e' un sistema plug and play ma come tantissimi sistemi con le medesime problematiche una soluzione per la prima introduzione si e' sempre trovata
Si, ma con quali tempistiche? Possiamo parlare pure di anpr ma anche di come arriva il capoccia di Amazon a (non) sistemare la situazione con l'agid (che per inciso rispetto ad utilizzare una blockchain sembra di essere tornati nel medioevo, quindi partiamo con una cosa vecchia)
Formazione su formazione perché il software usa una gui differente, dati perduti per sempre, adattamento non automatico del dipendente medio, etc. etc.
Ci sono piccolissimi comuni d'Italia dove alcuni documenti vengono ancora fatti a mano...
la sua funzione principale non è quella di essere un database ma di automatizzare alcuni meccanismi...usandola diventerebbe anche un database ma non sostitutivo di un altro db piu ricco di di informazioni....
la sua funzione principale non è quella di essere un database ma di automatizzare alcuni meccanismi...usandola diventerebbe anche un database ma non sostitutivo di un altro db piu ricco di di informazioni....
Infatti il senso sarebbe quello, oltre al fatto di legare la singola informazione alla crittografia e al consenso distribuito. Si evitano problemi su qualsiasi dato inserito, modificato, strampalato (più o meno a richiesta).
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