Il mining di Bitcoin ed Ethereum consuma come interi Stati
Bitcoin ed Ethereum sono due tra le più famose criptovalute. La loro estrazione però costa caro, soprattutto in termini energetici: il solo mining di Bitcoin, ad esempio, consuma più energia della città di Milano.
di Riccardo Robecchi pubblicata il 07 Luglio 2017, alle 18:01 nel canale Scienza e tecnologiaI consumi del mining di criptovalute sono aumentati esponenzialmente negli ultimi mesi. Digiconomist ha pubblicato un'interessante stima dei consumi, arrivando a conclusioni inaspettate: Bitcoin ed Ethereum consumano complessivamente più di uno Stato come la Siria.
Il "sistema" Bitcoin consuma, secondo le stime, circa 14,5 TWh, mentre Ethereum si ferma a "soli" 4,7 TWh. Il primo arriva a consumare quasi quanto l'intero Turkmenistan, Stato da più di 5 milioni di abitanti, mentre il secondo approssima i consumi della Moldova, con circa 3 milioni di abitanti.
Per aiutare a mettere le cose in prospettiva è possibile fare un confronto con la realtà italiana. Secondo i dati ISTAT, il consumo di energia elettrica pro capite della città di Milano nel 2012 era pari a 1024,6 kWh. Ipotizzando che la popolazione sia rimasta stabile tra il 2012 e il 2016 e utilizzando i dati messi a disposizione dal Comune riguardo la popolazione residente al 31 dicembre 2016, è possibile stabilire che il consumo annuale della città di Milano è pari a circa 12,3 terawatt. Questo numero è già di per sé significativo, ma è equivalente a circa i due terzi del consumo complessivo del cryptomining.
Tutto questo riporta il problema del consumo di energia e dello spreco di energia al centro della discussione, in un momento in cui l'opinione pubblica sembra essere più sensibile alle tematiche ambientali anche per via di decisioni politiche non sempre condivisibili.
Quello che può sembrare un atto piccolo e innocuo - l'uso della propria GPU per il cryptomining - è in realtà inserito in un contesto molto ampio di tanti altri gesti che sono individualmente piccoli e innocui. La somma di tutti questi atti, però, porta a numeri enormi. Il problema evidenziato dai critici è che a questo dispendio enorme di energia non conseguirebbe alcun vantaggio per l'umanità - è tutto puramente virtuale e non c'è alcun guadagno reale in termini di utilità di ciò che viene calcolato o prodotto, perché il principio alla base delle criptovalute è di tipo speculativo-finanziario e non poggia su alcuna base reale affidandosi esclusivamente al concetto di mercato (domanda/offerta).
Il modello attuale non sembra quindi essere sostenibile, almeno dal punto di vista ambientale. Tanta energia - e, di conseguenza, tante risorse - vengono utilizzate per il solo guadagno monetario. Ethereum sembra direzionata verso un cambio di algoritmi che ridurrebbe i consumi. L'uso di questi centri di calcolo distribuiti potrebbe essere utile nel calcolo scientifico e un utilizzo di questo tipo porterebbe vantaggi a tutti, di fatto accontentando anche le frange più critiche.
425 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomeglio l'oro almeno se si rompe l'hard disk non perdi tutto
Anche hwupgrade non serve a nulla (a differenza di btc...) e consuma energia
"Il modello attuale non sembra quindi essere sostenibile, almeno dal punto di vista ambientale. [B][I][U]Tanta energia - e, di conseguenza, tante risorse - vengono utilizzate per il solo guadagno monetario.[/U][/I][/B]"
ovviamente sì, quello che resta è poco o nulla, ma lo fanno con la speranza di specularci sopra, solo perché hanno visto che all'epoca con bitcoin qualcuno si è arricchito per davvero.
integriamo l'artico con una riflessione interessante
che cerca di capire anche i retroscena, xchè se dobbiamo sempre e solo fermaci alla superfice delle cose, meglio lasciare starehttps://www.techpowerup.com/234971/...-nakamoto-hides
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