La NASA rimanda il lancio del James Webb Space Telescope, di nuovo

La NASA rimanda il lancio del James Webb Space Telescope, di nuovo

Quello del James Webb Space Telescope, il più grande osservatorio mai lanciato nello spazio, è un progetto ambizioso e complesso. Per via di alcuni problemi, infatti, la NASA sta prendendo tempo in modo da eseguire in maniera minuziosa gli ultimi test

di pubblicata il , alle 15:21 nel canale Scienza e tecnologia
 

Il lancio del James Webb Space Telescope (JWST), ovvero l'osservatorio più potente mai inviato nello spazio, è stato pianificato dalla NASA da parecchi anni, ma ancora oggi sembra ci siano problemi per portare a compimento la missione. Martedì la NASA ha dichiarato ufficialmente che ha bisogno di ulteriore tempo per le ultime fasi di test dell'osservatorio spaziale da 8 miliardi di dollari, rimandando le tempistiche della missione ad un più sicuro mese di maggio 2020.

Secondo i piani precedenti il lancio era previsto per la primavera del 2019, ma alla NASA serve più tempo: "Webb è il progetto a più alta priorità per lo Science Mission Directorate dell'agenzia, e il più grande progetto scientifico internazionale nello spazio nella storia degli USA", ha dichiarato il dirigente della NASA Robert Lightfoot in una nota ufficiale. "Tutte le componenti di volo dell'osservatorio sono adesso complete. Tuttavia, le problemantiche portate alla luce con la navicella spaziale ci richiedono di osservare con cura i passi necessari per concentrarci sul lavoro di completamento di questo ambizioso e complesso osservatorio".

Alcuni rappresentanti dell'agenzia spaziale hanno inoltre dichiarato alla stampa americana che nell'ultimo anno sono emersi ulteriori problemi tecnici che hanno costretto a rivedere le tempistiche per il lancio del telescopio. Fra questi sono stati menzionati difetti ad un trasduttore nel sistema di propulsione che hanno causato ulteriori problemi che devono essere assolutamente corretti prima del lancio. Questi lavori, però, hanno richiesto più tempo del previsto anche per via di alcuni errori effettuati durante le operazioni.

Il telescopio deve essere ripiegato "come un origami" all'interno della stiva di carico di un razzo Ariane 5, e poi si deve schiudere una volta raggiunto lo spazio. Questo aumenta ovviamente il rischio dell'intera missione e gli ingegneri hanno infatti scoperto che il complesso schermo parasole del telescopio può riscontrare problemi nella schiusura con potenziali tagli nel sottile materiale che lo compone. JWST sarà inoltre il successore spirituale dell'Hubble Space Telescope che è stato lanciato nel 1990. Quest'ultimo ha rivoluzionato il modo in cui l'umanità considera alcuni fenomeni dello spazio: ha permesso di scoprire dettagli sulla materia oscura, analizzare le atmosfere degli esopianeti che si trovano oltre il nostro sistema solare, e molto altro. Quando Hubble è stato lanciato non avevamo mai avuto modo di osservare ulteriori esopianeti, ma JWST è decisamente più grande e potente di Hubble, con la superficie utile dello specchio primario che è sei volte superiore rispetto a quella del suo predecessore.

Il James Webb Space Telescope dovrebbe permetterci di penetrare più a fondo nelle maglie dello spazio, e scoprire ulteriori dettagli sull'universo che ci circonda. Diversamente da Hubble, però, JWST osserverà principalmente nelle lunghezze d'onda dell'infrarosso. I lavori di lancio si sono protratti per lunghissimi periodi e hanno riscontrato ritardi e maggiorazioni negli investimenti, e la NASA presenterà un report formale al Congresso nel corso dei prossimi mesi, con il governo USA che dovrà autorizzare le nuove spese legate al progetto.

23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Paganetor28 Marzo 2018, 16:25 #1
Il problema è che mentre Hubble orbita vicino alla Terra (a una quota di poco più di 500 km), James Webb sarà in tutt'altra posizione, ovvero a circa 1 milione e mezzo di km dalla Terra (L2, il secondo punto di Lagrange) rendendo virtualmente impossibile qualsiasi intervento successivo.

Hubble ad esempio è stato aggiustato, migliorato e modificato nel corso degli anni, mentre una volta lanciato il James Webb non sarà più possibile intervenire.

Per questo è meglio essere "un filo zelanti" oggi anziché sacramentare subito dopo il lancio
inited28 Marzo 2018, 17:08 #2
Originariamente inviato da: Paganetor
Il problema è che mentre Hubble orbita vicino alla Terra (a una quota di poco più di 500 km), James Webb sarà in tutt'altra posizione, ovvero a circa 1 milione e mezzo di km dalla Terra (L2, il secondo punto di Lagrange) rendendo virtualmente impossibile qualsiasi intervento successivo.

Hubble ad esempio è stato aggiustato, migliorato e modificato nel corso degli anni, mentre una volta lanciato il James Webb non sarà più possibile intervenire.

Per questo è meglio essere "un filo zelanti" oggi anziché sacramentare subito dopo il lancio
Premesso che per quanto mi riguarda JWST deve essere lanciato a ogni costo, lo "zelo" si è tradotto in un aumento da un costo programmato di 1 miliardo di dollari a ben otto, con varie reiterazioni di decreti di spesa annuali con tetto appunto a otto miliardi, motivo per cui be', la conferenza stampa sulla revisione indipendente dei costi assume una certa importanza anche in senso istituzionale.
Mparlav28 Marzo 2018, 17:10 #3
Il problema del progetto James Webb è che il piano A è molto complesso e deve funzionare tutto alla perfezione, pena fallimento dell'intera missione.
Comunque un anno di rinvio non è una tragedia.

Con la tecnologia attuale, sarebbe un casino mandare una squadra di riparazione a 1.5 milioni di Km dalla Terra.

Ma magari alla Nasa hanno comunque preparato un piano del genere
+Benito+28 Marzo 2018, 20:32 #4
Che palle....sono dieci anni che aspetto quel giorno...
Domanda: ma al momento del lancio verrà posto in un'orbita di parcheggio, aperto, e poi riposizionato verso l'L2 oppure viaggerà con il secondo stadio subito verso destinazione? Nel primo caso un problema potrebbe essere risolto, nel secondo ovviamente no.
Non ho idea se la struttura una volta aperta sia stata progettata per reggere gli sforzi dovuti all'accelerazione
Busone di Higgs28 Marzo 2018, 21:58 #5
Secondo l'episodio che hanno trasmesso su Focus, per aprirlo bisogna che sia gia' tutto in posizione; nessuna chance una volta che e' aperto.

Di solito di questi dispositivi se ne costruiscono piu' di uno e dei campioni vengono tenuti im magazzino/laboratorio per verificare localmente la soluzione ai problemi remoti:

Ad esempio, su Marte una volta un rover si e' insabbiato, allora sono andati in un deserto terrestre similare con rover identico per vedere come si comportava in una situazione simile, e studiare i movimenti che avrebbero dovuto comandare a quello remoto perche si liberasse.

Anche durante le missioni Apollo c'erano dei moduli a terra che venivano usati per analisi durante le missioni (compresa la risoluzione dell'incidente dell'apollo 13 dove il campione a terra si e' rilevato fondamentale).

L'ideale, costi permettendo, sarebbe inviare in orbita un dummy modificato per testare il meccanismo di spiegamento e vedere i problemi che saltano fuori.....
andbad29 Marzo 2018, 09:43 #6
Originariamente inviato da: Paganetor
Il problema è che mentre Hubble orbita vicino alla Terra (a una quota di poco più di 500 km), James Webb sarà in tutt'altra posizione, ovvero a circa 1 milione e mezzo di km dalla Terra (L2, il secondo punto di Lagrange) rendendo virtualmente impossibile qualsiasi intervento successivo.

Hubble ad esempio è stato aggiustato, migliorato e modificato nel corso degli anni, mentre una volta lanciato il James Webb non sarà più possibile intervenire.

Per questo è meglio essere "un filo zelanti" oggi anziché sacramentare subito dopo il lancio


Non sono sicuro che con i mezzi che abbiamo adesso, ovvero da quando lo Shuttle è stato pensionato, riusciremmo nemmeno ad arrivare ad Hubble.

By(t)e
+Benito+29 Marzo 2018, 10:39 #7
Dovrebbe essere possibile andarci con le Soyuz, sempre che sia possibile fare un'EVA. Il problema n°1 del JWST sarebbe che mancando completamente di un dock non sarebbe agganciabile da niente, ed operare su un oggetto svincolato è praticamente impossibile
rigelpd29 Marzo 2018, 10:56 #8
Secondo me una capsula Dragon 2 con equipaggio lanciata da un Falcon Heavy potrebbe farcela senza problemi.
+Benito+29 Marzo 2018, 12:11 #9
Se esistesse, sì, ma dubito che prima del 2020-2021 potrà essere considerata sufficientemente affidabile per un compito come questo. Siamo ancora ai test senza equipaggio
+Benito+29 Marzo 2018, 12:26 #10

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^