NASA ed ESA vogliono portare sulla Terra dei campioni di rocce da Marte
Firmata una lettera di intenti fra la NASA e l'ESA: le due agenzie spaziali valuteranno la fattibilità di una missione che permetta di raccogliere dei campioni su Marte e portarli sulla Terra per analizzarli
di Riccardo Robecchi pubblicata il 01 Maggio 2018, alle 13:22 nel canale Scienza e tecnologia
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChe la nasa sia gestita in maniera oscena è certo. Che le missioni nascano sottostimate per poterle prolungare è certo, se no nemmeno le finanzierebbero. Che chi decide cosa finanziare non sia uno scienziato ma un politico è altrettanto certo. Che l'astronautica sia nata e si sia sviluppata solo quando era necessario essere dei dimostratori di supremazia tecnologica e militare è certo. Che al di fuori di questo solo con obiettivi scientifici si sia perso molto dell'interesse necessario a giustificare il prelievo di soldi pubblici per giustificare questi investimenti è sotto gli occhi di tutti. Che la Cina stia facendo passi da gigante recuperando gli anni di arretratezza tecnologica e di know how è certo.
La conseguenza che vedo di questi fatti è che mandare altre n missioni per campionare il suolo è troppo poco. Non dimentichiamoci che i giapponesi sonderanno ancora, tra poco, un asteroide lontanissimo con ritorno di campioni a terra, mentre qui si tratterà della probabilmente decima missione con lo scopo di campionare marte. Curiosity è arrivato alla quindicesima trapanata e si è rotto, pheonix ha fatto il suo, spirit e opportunity hanno messo insieme quasi 100 km di viaggi con analisi innumerevoli, abbiamo mappato e tra "poco" potremo farlo ancora meglio anche spettrograficamente la superficie quasi come sulla terra. Per non parlare di tutte le sonde precedenti sia russe che americane. Gli unici che hanno toppato siamo stati noi
Poi chiaro che non ho la sfera di cristallo ma per quanto mi riguarda questa è la situazione odierna: gradissimi investimenti per piccolissimi progressi. Tengo presente che non è così impensabile che sia necessario terraformare marte. Se qui andiamo avanti di questo passo tra antibiotico resistenza e nuovi virus tra cento anni potrebbe essere necessario creare una colonia...e per farlo servirà già avere realizzato delle infrastrutture là, e tante, non cose che si fanno in un secolo.
Probabilmente no.
suvvia era per ridere
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