Processori Intel a 7 nanometri non prima del 2020, se non oltre

Processori Intel a 7 nanometri non prima del 2020, se non oltre

Sono vari gli indizi che portano a pensare come le CPU Intel basate sulla futura tecnologia produttiva a 7 nanometri non giungeranno sul mercato prima del prossimo decennio, presumibilmente tra non meno di 5 anni

di pubblicata il , alle 10:51 nel canale Scienza e tecnologia
IntelCore
 

Costruire semiconduttori utilizzando le più avanzate e sofisticate tecnologie produttive a disposizione non è semplice: abbiamo esempi nel recente passato di come l'evoluzione tecnologica in questo ambito sia andata incontro ad un crescente numero di problemi accumulando ritardi rispetto alle tempistiche di debutto inizialmente previste.

Al momento attuale Intel costruisce le proprie CPU della famiglia Core utilizzando processo a 14 nanometri, che verrà utilizzato anche per i processori Kaby Lake da poco annunciati sul mercato e previsti in rilascio nelle differenti versioni tra fine 2016 e primi mesi del 2017.

A seguire vedremo l'adozione della tecnologia produttiva a 10 nanometri, utilizzata inizialmente con i processori indicati con il nome in codice di Cannonlake. A seguire Intel prevede di avere sul mercato altre due declinazioni di tecnologia produttiva a 10 nanometri, indicate rispettivamente con i nomi di 10 nanometri+ e 10 nanometri++: si parlerà in questo caso dei processori Icelake e Tigerlake.

10nm_wafer_intel.jpg

Dopo le 3 evoluzioni dell'architettura a 10 nanometri Intel prevede di passare alla tecnologia a 7 nanometri, che sulla carta dovrebbe arrivare nel corso del 2020: Cannonlake è un prodotto atteso per il 2017, con Icelake e Tigerlake a seguire rispettivamente nel 2018 e nel 2019. Tutto questo ipotizzando che non vi siano problemi legati all'implementazione delle nuove tecnologie, eventualità che alla luce della recente storia nel rilascio di processori con tecnologie produttive innovative pare essere di ben difficile concretizzazione.

A dare forza ad uno spostamento in avanti nel debutto di CPU con tecnologia produttiva a 7 nanometri anche una serie di annunci di posizioni di lavoro aperte da Intel, evidenziate online da Motley Fool e che indicano chiaramente come Intel sia al lavoro per offrire nel prossimo decennio processori che siano sviluppati con tecnologia produttiva sub 10 nanometri. Da questo l'ipotesi, confortata anche dalla recente storia nel rilascio di processori Intel, che le prime soluzioni a 7 nanometri possano debuttare sul mercato solo tra 2021 e 2022: passeranno quindi almeno 5 anni, durante i quali i processori dell'azienda americana verranno proposti con tecnologia produttiva a 10 nanometri e progressivi e periodici aggiornamenti architetturali.

Costruire processori è molto difficile, ma lo è ancora di più farlo restando al massimo dell'evoluzione tecnologica disponibile: ne abbiamo avuto conferme negli ultimi anni con i delay dei processi a 14 nanometri e a 10 nanometri, pertanto difficile attendersi qualcosa di diverso per la ancor più sofisticata e complessa tecnologia a 7 nanometri.

4 Commenti
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Rubberick12 Settembre 2016, 11:15 #1
Amd, amd..
boboviz12 Settembre 2016, 14:06 #2
Originariamente inviato da: Rubberick
Amd, amd..


??
Amd non ha fonderie
Rubberick12 Settembre 2016, 16:40 #3
Originariamente inviato da: boboviz
??
Amd non ha fonderie


nel senso dove sei.. Intel sta andando di freno tiratissimo..
rockroll13 Settembre 2016, 01:47 #4
Originariamente inviato da: boboviz
??
Amd non ha fonderie


La concorrenza nella corsa ai nanometri (ammesso che abbia senso quando diventa mania estrema) non può venire da AMD che non ha fonderie ma da ben altri player, e sopratutto non può cambiare più di tanto l'atteggiamento di Intel, che ha come nemico insuperabile le leggi della fisica, con le quali si sta scontrando prima di altri.
La concorrenza di AMD si può articolare sulle progettazioni e le soluzioni architetturali, non sui processi produttivi; ma una cosa stanno dimostrando le ultime vicende: i livelli di miniaturizzazioni non sono poi così determinanti, anche con valori meno spinti si possono raggiungere risultati altrettanto validi.

Intel non ha il freno tirato, sta solo raschiando prima di altri il fondo del barile.

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