IBM: nuova iniziativa europea per i servizi di cloud storage

IBM: nuova iniziativa europea per i servizi di cloud storage

VISION cloud è la nuova iniziativa di ricerca congiunta che IBM porta avanti con 15 partner europei per la realizzazione di una architettura di cloud storage

di pubblicata il , alle 15:00 nel canale Private Cloud
IBM
 

Nel corso della giornata di venerdì IBM ha annunciato l'avvio di una iniziativa di ricerca congiunta con quindici partner europei per lavorare allo sviluppo di una architettura di cloud storage.

Il progetto mira a vincere le principali sfide che l'ambito del cloud storage pone oggi: l'efficienza dei costi, la mobilità dei dati tra i provider cloud, le garanzie di sicurezza e la potenza computazionale che determina la qualità del servizio.

L'iniziativa, finanziata dall'unione europea, chiamata VISION cloud - servizi di storage vitualizzati per il futuro di Internet - svilupperà un nuovo approccio dove i dati sono rappresentati da smart objects che includono informazioni atte a descrivere il contenuto dei dati e come l'oggetto dovrebbe essere gestito, replicato o preservato. La nuova architettura utilizzerà la onoscenza del contenuto che viene stoccato per mgliorare la mobilità dei dati e permettere modalità di computazione più sicure ed efficienti.

"Il mondo sta generando dati più velocemente di quanto si possa stoccarli. Siamo diventati dipendenti in maniera critica dai servizi che possono estrarre informazioni di valore dai dati e aiutare a trarre decisioni migliori. Ottimizzando la consegna di servizi di storage data-intensiove, VISON potrebbe segnare la via in una nuova era di servizi cloud storage più flessibili, scalabili e sicuri che possono essere distribuiti tramite un modello pay-per-use" ha spiegato Kristof Kloekner, vice president IBM e CTO della divisione cloud di IBM.

Ed è proprio l'impressionante esplosione dei dati digitali, sia in riferimento all'ambito personale, sia a quello enterprise, a rappresentare una delle più singificative caratteristiche di questo decennio. Secondo alcune stime nel 2005 sono stati generati 150 Exabyte (150 miliardi di gigabyte) di dati e le previsioni per l'anno in corso parlano di oltre 1200 Exabyte di dati digitali, con una tendenza inarrestabile per gli anni a venire, dove vi sarà una grande proliferazione di servizi data-intensive che contribuiranno a loro volta ad incrementare la mole di dati grezzi generati nel mondo.

Per maggiori informazioni rimandiamo al comunicato ufficiale di IBM.

2 Commenti
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supertigrotto15 Novembre 2010, 17:24 #1

piccolo appunto

Se una azienda ha una linea che fa pena,il cloud può essere una palla al piede per la produttività
Dreadnought15 Novembre 2010, 23:06 #2

Chi si fida?

Fino a che il Cloud coinvolge e trasforma servizi è un conto, ma quando si iniziano a creare strati di software uno sopra all'altro per gestire DATI... io mi fido molto meno.

O hai anni di esperienza oppure vedo male una soluzione del genere.

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