Intel e VMware insieme per la sicurezza nel cloud

Intel e VMware insieme per la sicurezza nel cloud

I due colossi annunciano una collaborazione che porta sul mercato una piattaforma cloud sicura basata su vSphere 5.1 e sulla tecnologia Intel TXT

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Private Cloud
Intel
 

Nel corso della giornata di ieri Intel e VMware hanno fatto sapere di aver dato vita ad una collaborazione che permetterà di portare sul mercato una piattaforma per ambienti trusted cloud che sarà basata sull'unione della tecnologia Trusted Execution Technology di Intel con la piattaforma per infrastrutture cloud vSphere 5.1 di VMware.

L'obiettivo che Intel e VMware si prefiggono è quello di offrire una piattaforma sicura per le applicazioni business critical negli ambienti cloud privati e pubblici dove vSphere possa operare in sinergia con le funzionalità di sicurezza integrate nei processori Intel.

Jason Waxman, general manager di Intel Cloud Infrastructure Group, ha dichiarato in un comunicato: "Intel TXT offre funzionalità di sicurezza hardware per aiutare a superare alcuni degli aspetti più impegnativi della sicurezza cloud, inclusa l'individuzione e la prevenzione di attacchi biosi e delle forme di malware in costante evoluzione come i rootkit. Il supporto di TXT da parte di VMware vSphere 5.1 è fondamentale per costruire fondamenta affidabili nelle infrastrutture virtualizzate".

Aziende, imprese e compagnie attorno al mondo stanno ormai cercando di abbracciare sempre di più l'impiego di soluzioni cloud computing per migliorare agilità ed efficienza sul mercato e nelle operazioni, anche se le preoccupazioni circa la sicurezza continuano a restare una forte barriera all'adozione. Nei datacenter cloud i server sono di norma virtualizzati e condivisi tra vari dipartimenti o clienti e non sono più dedicati a specifiche linee di business, dando vita a nuovi rischi sulla sicurezza.

Intel osserva come una recente indagine a livello globale abbia individuato che il 61% dei professionisti IT esprime preoccupazione per la mancanza di controllo e di visione sulle capacità di sicurezza di risorse datacenter condivise e virtualizzate. I professionisti IT sono inoltre preoccupati di non disporre di strumenti adeguati per la protezione contro i cyber-attacchi ed il 57% degli intervistati ha affermato di non conservare sul cloud quei dati sensibili che devono soddisfare specifici requisiti di compliance. Il 55% degli intervistati ha infine espresso ulteriore preoccupazione per la perdita di controllo dei dati conservati nei datacenter dei provider di servizi public cloud.

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