Babelgum, un progetto italiano sfida Joost
Babelgum è il progetto italiano ideato da Silvio Scaglia, fondatore di Fastweb, che intende sfidare Joost. Entro marzo verrà distribuita la prima beta pubblica del player
di Fabio Boneschi pubblicata il 07 Marzo 2007, alle 18:01 nel canale SoftwareFastweb
Babelgum è il nome di un'iniziativa tutta italiana legata al nuovo scenario dell'entertainment legato a internet. Il progetto è capitanato da un nome illustre per il mercato ICT infatti Silvio Scaglia, patron dell'iniziativa, è il fondatore di Fastweb.
Il progetto pare avere radici lontane infatti il dominio Babelgum.com risulta registrato fin dal 2005, ma fino a pochi mesi fa ben poco si sapeva dell'iniziativa e, almeno all'apparenza, si ha l'impressione che negli ultimi tempi gli sviluppatori stiano cercando di bruciare le tappe.
Una recente intervista di Silvio Scaglia rilasciata a Reuters rivela la possibilità del rilascio di una beta pubblica per fine marzo mentre in aprile il progetto dovrebbe essere presentato ufficialmente.
I rivali di Babelgum.com sono ovviamente individuabili tra le fila di Joost.com (ex Venice Project) ma, stando alle dichiarazioni di Scaglia, anche altri nomi importanti potrebbero essere interessati a questo business emergente.
L'obiettivo finale di Babelgum, Joost e simili è quello di portare sul display del pc i contenuti tipicamente fruibili attraverso gli usatissimi network televisivi ma, ovviamente, il dispositivo informatico offrirebbe indubbi vantaggi legati alla flessibilità. Babelgum.com è un progetto che guarda oltre i confini nazionali e intende attuarsi non in un brevissimo tempo. I promotori dell'iniziativa ritengono che tale soluzione potrebbe divenire profittevole non prima di due anni, un tempo necessario anche per realizzare un adeguato contesto di advertising.
Presupposto fondamentale per questo business è la disponibilità di connessione a larga banda diffusa e l'orizzonte temporale di due anni, si spera, dovrebbe aiutare a migliorare l'attuale situazione. In questo periodo anche altri progetti simili potrebbero nascere e aiuteranno indubbiamente a diffondere la notorietà di queste nuove tecnologie. E' quindi opportuno inserire Babelgum.com tra i propri bookmark e controllare costantemente la homepage del progetto.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDubito che in due anni si possa passare dalla situazione disastrosa della banda larga in Italia (sia come qualità che come prezzo) ad una situazione favorevole a queste iniziative legate alla televisione su internet.
Praticamente andresti più veloce con una ISDN, spero che almeno costi poco vista la qualità a dir poco mediocre.
La societa' e' attiva dal 2002.
Tanto clamore per un prodotto gia' esistente da anni?
BOICOTTIAMO LA TV non voglio più pagare canoni e abbonamenti per un servizio fallito...Sanremo, La Vita in Diretta, Mia Nonna tra le Stelle...
questo per legge.. .. poi si sà ..
questo per legge.. .. poi si sà ..
Zob.
Guardacaso ho trovato un articolo eloquente (da Punto-Informatico [08/02/2007]), ne cito le conclusioni:
1. Prima di tutto, non è necessaria alcuna dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Basta una lettera raccomandata in cui si dichiara di non avere la tv. Quello della RAI è solo un tentativo di sfiancare il cittadino e costringerlo a pagare per stanchezza.
2. Contrariamente a cio' che dice la RAI, il canone/tassa lo si deve pagare solo per il possesso della televisione o di un computer con scheda Tv (ovvero, dove vi sia una scheda che permette l'allaccio diretto dell'antenna tv al computer). Ignorare pertanto la richiesta per il possesso di un computer solo perchè connesso ad internet, di un videofonino, et similia.
3. Se la lettera della RAI è stata recapitata per posta ordinaria, si puo' ignorarla.
4. Se la richiesta dell'atto di notorietà giungesse per raccomandata, rispondere con una diffida.
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