Forum sulla governance di Internet: Microsoft via dalla Cina?
Microsoft sta valutando la sospensione dei propri business in Cina. La decisione sembrerebbe motivata dalla forte censura a cui l'informazione è soggetta.
di Fabio Boneschi pubblicata il 02 Novembre 2006, alle 16:20 nel canale SoftwareMicrosoft
La censura cinese è stata oggetto di discussione al recente Forum sulla governance di Internet e in tale sede il governo cinese è stato duramente criticato. Nell'occhio del ciclone anche alcune multinazionali, tra cui Cisco, Google, Yahoo e Microsoft, accusate di non fare abbastanza per garantire una minima condizione di libertà anche in tale paese.
Il governo cinese ha ovviamente respinto al mittente ogni affermazione continuando a sostenere che in tale paese non esiste censura e la libertà di stampa è un principio che comunque viene garantito. I giornalisti arrestati dal regime sono, secondo lo stesso governo, accusati per attività non relative alla propria professione.
Tra le varie società accusate nel corso dell' Fgi Microsoft decide di uscire allo scoperto e per voce di Fred Tipson dichiara che al momento sta valutando se l'attuale livello persecutorio nei confronti di blogger o addetti all'informazione sia compatibile con le possibilità di business. Da tali parole si evince che per Microsoft la repressione cine è una realtà; resta solo da definire il livello di tale azione. Sicuramente un primo passo avanti a cui però necessariamente ne dovranno seguire altri e anche molto più decisi.
22 Commenti
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libro di Martin Luther King .... )
Comunque:
Non mi pare che questo sia proprio uscire allo scoperto, non parlano di
ritirarsi dal mercato cinese manco per il cavolo, dicono solo di stare
valutando la situazione (insomma dicon tutto e niente, aria fritta....)
se non ricordo male, qualche mese fa, il governo cinese aveva affermato: che nelle scuole e nelle amministrazioni pubbliche avrebbe usato solo software open.
mondo opensource vedrebbe velocemente il numero di sviluppatori quasi
triplicarsi (i cinesi rappresentano 1 quinto della popolazione mondiale
e lo share linux nel resto del mondo e' del 10% secondo alcuni, quindi si
passerebbe in pochi anni dal 10 al 27%, MACosx esclusi).
Potrebbe mai la Microsoft permettere una cosa simile, quando gia' col
numero attuale di sviluppatori l'open source da solo (senza software
proprietari di CAD o tipo Maya-XSI) riesce a darle fastidio nel mondo
server ed in quello delle PA? Personalmente DUBITO.
Anche se mi sovviene che potrebbe essere la Cina stessa a non voler
in alcun modo approvare la vendita di sistemi col Trusted Computing.
In quest'ottica MS starebbe valutando se non le convenga non
pubblicare Vista oggi per non vederselo rispedire al mittente domani.....
La riscossa dell'open source non si riduce solo a una battaglia di principio ma vincola la sua esistenza anche al diffuso timore dell'est di lavorare con prodotti americani potenzialmente 'infettati' da fantomatiche ingerenze dell'intelligence statunitense.
tratto da:
http://www.rai.it/news/articolonews...7,86649,00.html
W la cina
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