Google: tecniche di indicizzazione sotto accusa
Il colosso di Mountain View si vede citato in giudizio per la presunta infrazione di un brevetto relativo alle tecniche di indicizzazione web
di Andrea Bai pubblicata il 12 Novembre 2007, alle 16:31 nel canale Software
18 Commenti
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Parlate facile voi che no navete inventato niente se non la critica!Vi ci voglio vedere se un'azienda miliardaria usa una presunta parte del tuo brevetto per inciso! ma fate silenzio va.
E cmq la Jarg è dal 2001 che indaga e non adesso.
Gnurant
Certo! io domani invento e tu che hai i soldi e opportunità ti fai ricco alle mie spalle. Come d'altronde non è giusto che io faccia soldi con le basi musicali di altri. Ma per favoreee!!
... Per non dire osceno... ma ormai ci si fa il callo....
Cioè, cos'avrebbero brevettato? Il multi processing asimmetrico e il clustering in load balancing applicato ai motori di ricerca? E che differenza c'è con un qualsiasi altro scenario in cui si usavano, si usano e si useranno dei cluster con un nodo che smista il lavoro agli altri? Mah...
Per quanto io sia scettico sui brevetti software (ma, in minima parte, possibilista), ancora ancora capirei se avessero brevettato UNO specifico algoritmo di load balancing, mai usato prima e pensato apposta per i database di un motore di ricerca, con UNO specifico algoritmo di hashing, visto che ne fanno menzione (e non l'hanno inventato certo loro). Ma così è troppo generico, perchè non dimostrano che
a) non è banalmente riconducibile a tutte le altre applicazioni di load balancing (ai database, peraltro), e
b) è concretamente possibile fare ciò che dicono, e soprattutto che loro sanno farlo
Io posso mettermi a sparare m1nk1@t3 a raffica senza sapere quello che dico, e azzeccare qualcosa di fattibile, ma se per farlo qualcun'altro deve inventarsi un metodo completamente diverso da quello che pensavo io, o inventarselo di sana pianta, perchè io l'ho solo sparata senza cognizione di causa alcuna, allora, per me, i suoi meriti sono paragonabili a quelli di chi inventa qualcosa partendo da zero (perchè ha dimostrato di saper trovare una soluzione vera a un problema concreto, e non di saper partorire idee campate per aria). Inomma, non si dovrebbe poter bravettare l'idea di fare qualcosa, ma il modo concreto di farla.
@demon77
Un software gode anche del copyright, come se fosse un libro, una qualsiasi invenzione "materiale" no. Un brevetto sul software, specialmente se generico, è pericoloso quanto un brevetto su un genere letterario (poichè equivalente): significa uccidere quel "genere".
@Cristiano®
Spero che tu fossi ironico, o che non abbia capito di cosa si sta parlando, perchè questi non hanno inventato niente: hanno solo messo il loro nome su un'applicazione tutt'altro che innovativa di una tecnica più generica ben nota e largamente utilizzata...
... Per non dire osceno... ma ormai ci si fa il callo....
cut ...
E invece caro mio sbagli e di grosso!
Io sto portando avanti la mia battaglia per ottenere le royalties sul soffritto e sul mettere una pianta ornamentale nel(nei) pianerottolo(i), nonché sui divani in quanto sistemi per coadiuvare la fruizione di uno o più contenuti multimediali da parte di uno o più utenti (io l'ho chiamato multimedivano).
Sono tutte cose che ho brevettato io e finora TUTTI evitano di pagarmi ciò che mi è dovuto!
Il fatto è che:
1) il sistema dei brevetti così com'è è ridicolo
2) non c'è senso del ridicolo
3) la longa manus non funziona
Mai brevetto fu più geniale: un sistema ibrido uomo-macchina, con la macchina a svolgere una parte del lavoro e alcuni compiti (non meglio specificati) demandati alla componente umana. Quando accendi il computer, avvii un programma, gli dai degli input e decidi cosa fare con gli output, sappi che stai violando questo meraviglioso brevetto!
Ma come non cogliere il genio, la finezza e la lungimiranza di un simile progetto: va oltre i limiti della scienza, laddove la fantasia incontra il cinema e ancora oltre, oltre il futuro, oltre il transumanesimo, e arriva al giorno in cui le macchine si ribelleranno, assumeranno il controllo e ridurranno l'uomo in schiavitù. Già immagino la scena: un Terminator con un dubbio amletico...
"Pagare royalty dirigenti Amazon... oppure terminarli... TERMINARE! TERMINARE! TERMINARE!"
Quanto al multimedivano: se mi dici che lo hai progettato perfezionandone la conformazione anatomica, con strumentazione ergonomicamente predisposta, composta di tasti a scomparsa per la gestione wireless di apparecchi audio-visivi, con lettori cd/dvd/bd/hddvd/caxxarola-d, ingressi usb/bt/firewire/ethernet/memory card e predisposizione per hd aggiuntivi, più una macchinetta per i popcorn silenziosa, e un immancabile pseudo-proiettore olografico capace di riscaldare opportunamente l'aria nei punti giusti, in modo da introdurre delle opportune diffrazioni e turbolenze, tali da consentire a due o più utilizzatori la fruizione contemporanea di contenuti diversi, senza interferire reciprocamente con la visione e l'ascolto dell'altro, il tutto a basso consumo, allora quasi quasi te lo lascio fare... altrimenti...
Il multimedivano al momento è un prototipo, ma funzionante:
Divano IKEA + Tv Philips
Io ho brevettato l'idea, mica devo costruirla. Aspetto che qualcuno lo faccia, così gli ciuccio soldi a canna
Evviva il mercato che si autoregola! Evviva evviva!
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